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Pol Espargaró: “Non decido io quale moto guidare, lo dice Honda”

Pol Espargaró ha chiuso il Gran Premio di Spagna un po’ abbattuto e si è mostrato sorpreso dal sistema di lavoro di Honda, affermando che è differente da quello a cui era abituato.

Pol Espargaro, Repsol Honda Team

Pol Espargaro, Repsol Honda Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Pol Espargaro ha tagliato il traguardo del Gran Premio di Spagna in decima posizione, a quasi 12 secondi dal vincitore e a 1.2 secondi dal compagno di squadra Marc Marquez, che sta ancora recuperando dall’infortunio. Entrambi sono finiti lontani dalla migliore RC213V, quella di Takaaki Nakagami che ha chiuso in quarta posizione. Questo ha colpito il pilota di Granollers, che nell’anno del suo debutto nel team ufficiale HRC non sta avendo l’inizio di stagione che aveva immaginato.

“Non ho idea di cosa stia succedendo, non so se sono io, la moto o il pacchetto che stiamo usando. Ogni pilota ha utilizzato diverse cose  eper me, che sto imparando, è complicato sapere cosa funziona e cosa no. Sono un po’ perso e il fatto di non potermi confrontare con gli altri piloti mi porta a non sapere in cosa posso migliorare”, ha affermato lo spagnolo al termine della gara.

 

Espargaro ha riconosciuto di non essere abituato al sistema di lavoro in Honda: “È diverso da quello a cui io ero abituato. Le sensazioni il sabato erano buone, ma a me piace sapere quando ho un problema, perché ce l’ho e quello che succede. Ma ho la sensazione di non sapere cosa sta succedendo. Mi crea molta frustrazione il fatto di non sapere nei test cosa devo migliorare. Sono l’unico che sta usando il pacchetto che ho attualmente e non posso confrontarlo con nessuno. Se non capiamo il problema, è difficile risolverlo”.

A Polyccio hanno chiesto per quale motivo ha un pacchetto diverso dagli altri piloti Honda: “Io non decido quale moto guidare né sta a me deciderlo, è la fabbrica che prende le decisioni. Sono un impiegato di Honda e loro mi devono dire quale moto devo guidare ed io devo portare risultati con quella. Il giorno dei test sarà diverso, mi sveglio con tutta la voglia del mondo e farò il mio lavoro, sempre propositivo e provando a migliorare il gruppo. Soprattutto, proverò ad essere più veloce ogni weeken. Nel test proverò ciò che Honda mi chiederà come pilota suo quale sono. Proverò ad essere all’altezza del pilota ufficiale Honda”.

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