Pol Espargaro: "Il telaio della KTM RC16 è ottimo. Ora serve più potenza"
Pol Espargaro ha parlato in esclusiva a Motorsport.com della sua nuova sfida in MotoGP assieme a KTM. La moto migliora giro dopo giro, ma c'è ancora da fare prima dell'esordio di Losail.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Questa mattina all'Hangar 7 adiacente all'Aeroporto di Salisburgo, in Austria, si è tenuta la presentazione dei programmi sportivi di KTM. Tra questi il fiore all'occhiello è stata certamente la RC16, ovvero la moto che riporterà il marchio austriaco in MotoGP dopo un'assenza piuttosto lunga.
Al termine della presentazione Pol Espargaro, pilota in arrivo dal team Yamaha Tech 3, ha parlato a Motorsport.com di questa nuova, importante ed eccitante sfida della sua carriera. Per la prima volta sarà pilota titolare in un team ufficiale, ma l'iberico non è spaventato.
La RC16 sembra nata bene e, soprattutto, a ogni richiesta fatta gli ingegneri KTM sono riusciti a farla migliorare di test in test, sino ad approntare un ottimo telaio. Manca ancora qualcosa per quanto riguarda la potenza del motore, ma Espargaro sembra già contento dei passi avanti fatti nelle ultime settimane.
Come hai trovato la moto quando sei arrivato in KTM?
"Fortunatamente prima del mio arrivo ha svezzato la moto Mika Kallio. Ha fatto davvero un grande lavoro. Quando l'ho provata per la prima volta la moto era già a un buon livello. Certo, dobbiamo migliorare qualche area, ma lui ha fatto davvero un ottimo lavoro. Ogni volta che saliamo in moto ci accorgiamo che c'è qualcosa che manca. A Valencia il problema più grande era il telaio, ma il Malesia abbiamo migliorato molto. A Phillip Island andava bene, ma ci mancava un po' d'accelerazione. E' questione di bilanciamento delle cose, quando migliori da una parte, trovi dei problemi da un'altra. Ma siamo contenti. A Phillip Island ero molto vicino ai piloti di testa, siamo felici".
Dopo aver denotato qualche problema di telaio nelle prime uscite con la RC16, ora sei soddisfatto o manca ancora qualcosa a riguardo?
"Ora il telaio nuovo va molto bene. Sono davvero sorpreso dal suo comportamento perché non abbiamo dovuto fare cambiamenti o pensare di fare altri step riguardo il telaio. Sta funzionando davvero in modo perfetto. Ogni volta che abbiamo chiesto a KTM di migliorare il telaio per fare girare meglio la moto, inserirla meglio o altro, i nostri ingegneri hanno sempre risolto il problema e abbiamo fatto passi avanti. Non voglio cambiare nulla del telaio perché sarebbero richieste basate sul nulla".
Valutare più moto per individuare la migliore è un lavoro difficile, che ti pesa?
"Di sicuro non è facile passare da un telaio a un altro per valutarlo, ma siamo piloti di MotoGP e dobbiamo fare questo tipo di lavoro. Guidiamo noi le moto e dobbiamo capire e valutare cosa succede sulla moto e cercare l'assetto più consono. KTM ha scelto Bradley e me per fare questo lavoro e dobbiamo dimostrare di essere in grado di svolgerlo bene, approntando una buona moto".
Negli ultimi test avete già mostrato un buon livello di competitività. Non eravate così distanti dai primi...
"Se guardiamo ai tempi fatti nei test invernali è incredibile, siamo tutti molto vicini. Sono riscontri veritieri, perché ogni pilota ha avuto modo di fare più giri per migliorarsi. E' stato interessante vedere come molti piloti, e molte case, siano state vicine a Sepang, una pista lunga. La cosa positiva è che siamo vicini ai primi, a 1"3 dal miglior tempo, ma in quel secondo siamo in tantissimi piloti".
Quale potrebbe essere il circuito più adatto per le caratteristiche della KTM RC16?
"Mi sono sentito molto bene a Phillip Island. Credo che nei circuiti corti KTM potrà fare bene. Faremo più fatica in quelli lunghi perché ci manca ancora qualcosa di motore e questo è un aspetto importante. Ora individuare un'area specifica in cui dobbiamo migliorare è difficile perché quando scendiamo in pista riusciamo a migliorare ancora giro dopo giro".
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