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Pirro: "L'unico rammarico è che corro in MotoGP solo ogni tre mesi"

Con il quinto posto di Misano, il collaudatore di Misano ha eguagliato il suo miglior risultato nella classe regina (Valencia 2012) ed è convinto che con più continuità potrebbe sempre lottare per delle posizioni importanti.

Michele Pirro, Ducati Team

Michele Pirro, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Michele Pirro, Ducati Team
Michele Pirro, Ducati Team
Michele Pirro, Ducati Team
Michele Pirro, Ducati Team
Michele Pirro, Ducati Team, pneumatico anteriore piatto dopo l'incidente
Michele Pirro, Ducati Team
Michele Pirro, Ducati Team
Michele Pirro, Ducati Team
Michele Pirro, Ducati Team, Ducati V4 road engine launch

La gara di Misano della MotoGP, disputata in condizioni davvero complicate a causa della pioggia, ha messo in difficoltà piloti esperti come Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa, ma non Michele Pirro. Alla sua seconda apparizione stagionale da wild card, il collaudatore della Ducati ha eguagliato il suo miglior risultato in MotoGP, chiudendo quinto (lo aveva già fatto anche a Valencia nel 2012, sempre sul bagnato, ma addirittura in sella ad una CRT).

Alla luce di questa ennesima bella prova, il pilota pugliese non ha nascosto il dispiacere per non potersi mettere alla prova più spesso in sella alla Desmosedici GP, che ormai conosce come le sue tasche a furia di fare chilometri nei test.

"L'unico rammarico che ho è che corro in MotoGP una volta ogni tre o quattro mesi, quindi i primi 7 o 8 giri non mi prendo mai troppi rischi in mezzo agli altri. Questa cosa l'ho pagata anche qui, perché dopo pochi passaggi avevo un distacco che poi ho più o meno mantenuto fino alla fine" ha detto dopo la gara.

Il prossimo impegno con la Rossa è previsto per l'ultima gara della stagione a Valencia, ma sotto sotto il desiderio di avere qualche chance in più l'anno prossimo ci sarebbe, anche se quando gli è stato chiesto è stato piuttosto aziendalista.

"Bisogna chiedere a Dall'Igna, ma io credo che se corressi con più continuità potrei lottare per delle posizioni importanti. Correndo così poco è difficile. In qualifica per esempio ho provato ad andare dietro a Marquez, che poi è partito in prima fila, ma ho fatto un errore e sono caduto. Avendo poche occasioni cerchi di sfruttarle al massimo. Qui a Misano ho chiuso quinto e anche al Mugello ho fatto tutta la gara con Lorenzo, quindi a livello di velocità non mi posso lamentare" ha spiegato.

Tra le altre cose, questo buon risultato è arrivato nonostante una difficoltà in più: "Era anche un anno e mezzo che non giravo sul bagnato, perché non abbiamo mai fatto un test con la pioggia, e anche nel warm-up abbiamo avuto qualche problemino, quindi non ho girato tanto. Per questo forse in gara ci ho messo qualche giro in più a trovare il ritmo".

Archiviato il weekend di Misano però è già il momento di guardare avanti e all'obiettivo più importante della stagione, ovvero portare avanti lo sviluppo per dare una mano ad Andrea Dovizioso a riportare il titolo iridato a Borgo Panigale.

"Ora c'è da rimanere concentrati per dare una mano a Dovizioso a lottare per il questo Mondiale, anche se oggi Marquez ha dimostrato ancora una volta che è lui l'uomo da battere".

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