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Pirro duro con il KymiRing: "Pista troppo lenta per la MotoGP"

Il tester della Ducati ha trovato troppo lento il nuovo tracciato che dall'anno prossimo ospiterà il Gran Premio di Finlandia di MotoGP.

Michele Pirro, Ducati Team

Michele Pirro, Ducati Team

MotoGP

Nella giornata di ieri i tester dei team ufficiali di MotoGP hanno potuto assaggiare il KymiRing, la pista che dal 2020 ospiterà il Gran Premio di Finlandia del Motomondiale. Tra questi c'era anche Michele Pirro, che vestiva i panni di collaudatore del team Ducati.

Terminata la sessione di ieri, il pluri-campione italiano Superbike ha parlato delle sue prime impressioni a La Gazzetta dello Sport di quello che è la scenografia che circonda il KymiRing, passando poi ad analizzare bene anche la pista.

"Al momento non c'è davvero nulla, se non la pista, neanche la strada, per arrivare al circuito c'è un ghiaione. Però mi dicono che fino a un paio di mesi fa qui non esisteva niente, hanno già fatto un mezzo miracolo. E poi ho visto il progetto, vogliono costruire alberghi e altre infrastrutture, diventerà bellissimo".

Poi, Pirro, è entrato nello specifico parlando della pista. Le parole di Michele sono apparse piuttosto secche, non nei toni - sempre pacati - quanto nel contenuto. Il tracciato finlandese sembra adeguato alla MotoGP solo in alcuni tratti, mentre in altri è parso troppo lento.

"Quando domenica ci ho fatto qualche giro con la macchina la pista mi sembrava più veloce. Invece con la moto dopo Curva 5 è parecchio lenta. La prima parte è molto rapida, c'è quel rettilinei dei 1,2 chilometri da 350 all'ora, ma poi dalla 5 fino a Curva 18 diventa quasi tutto da prima e seconda marcia, con qualche piccolo appoggio in terza, e dove passi il tempo a parzializzare con l'acceleratore".

"E' un tratto molto guidato, con continui saliscendi e punti ciechi, da questo punto di vista è anche interessante, ma per me troppo lento. Ed è un peccato, con tutto lo spazio che c'è, 4,5 chilometri di pista e 19 curve, si poteva pensare a fare qualcosa di più gustoso per la MotoGP. Noi corriamo al Sachsenring, la F1 a Monte-Carlo, ma quelle sono piste storiche".

"A me personalmente sarebbe piaciuto qualcosa di più moderno, dove puoi usare tutta la potenza di una MotoGP: se proprio vuoi, metti un paio di curve per rallentare come hanno fatto ad Austin, ma poi crea uno svolgimento veloce. Poi è chiaro che ogni pilota ha le sue preferenze e sono quasi sicuro che uno come Marquez potrà esaltarsi nella seconda parte. Ma anche Kallio, che è finlandese non è stato tenero, dicendo che a tratti questa non è una pista di MotoGP".

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