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Petrucci: "Preoccupa che ci siano solo 2 curve a sinistra in Austria"

Viste le caratteristiche del Red Bull Ring, il pilota della Ducati Pramac teme che possa essere difficile mandare in temperatura la gomma sul lato meno utilizzato, proprio come accade in Germania con la “Waterfall”. Domani saranno sciolti i dubbi.

Danilo Petrucci, Pramac Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Casey Stoner, Ducati Team
Casey Stoner, Ducati Team
Casey Stoner, Ducati Team
Il vincitore Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Winner Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team

Prima della meritata pausa estiva, per alcune squadre della MotoGP ci sarà una due giorni di test importante: martedì e mercoledì saranno in pista al Red Bull Ring, per prendere le misure al tracciato che ospiterà il GP d'Austria nel weekend che precede Ferragosto.

Anche se per il momento hanno avuto modo di saggiarlo solamente Marc Marquez e Dani Pedrosa, tra le altre cose in sella a due RC213V-S, quindi alle Honda stradali derivate dalla loro MotoGP, sono già sorti parecchi dubbi legati alla sicurezza del tracciato austriaco.

Dopo il test, avvenuto nell'ambito di un evento promozionale della Red Bull, il #93 infatti aveva detto a Motorsport.com: "A livello di sicurezza, la maggior parte del circuito è abbastanza buona, ma ho dei dubbi sull'ultima curva, dove Daniil Kvyat ha avuto l'incidente nelle qualifiche della F.1. Resta da vedere come sarà protetta con gli airfence quella zona. Fino a quando non ci correremo, non sapremo cosa migliorare".

Anche Casey Stoner, che tornerà a vestire i panni del collaudatore Ducati proprio nei test di questa settimana, ha espresso qualche perplessità, però sulla verniciatura applicata alle vie di fuga: "Mi preoccupano le vie di fuga in Austria. Alcune sono addirittura verniciate. Immaginate cosa può accadere se piove: il pilota non ha modo di ridurre la propria velocità. Anzi, il contrario. Dobbiamo concentrarci di più sulla sicurezza, perché la vita delle persone è preziosa, e non dare sempre la priorità alle prestazioni".

Tra le squadre che scenderanno in pista nei prossimi giorni c'è anche il Pramac Racing e pure Danilo Petrucci sembra piuttosto allineato ai suoi colleghi: "Abbiamo parlato del Red Bull Ring anche in Safety Commission, perché anche Marquez e Pedrosa sono già stati là a girare con delle moto stradali e hanno dato delle indicazioni. Ci sono dei muretti che sono molto vicini e li abbiamo visti bene dalla televisione quando ci ha corso la Formula 1".

Il pilota di Terni però sembra preoccupato anche da un altro aspetto che fino a questo momento forse era stato tenuto poco in considerazione, ovvero che anche il Red Bull Ring presenta una configurazione simile a quella del Sachsenring, con due sole curve a sinistra, entrambe veloci e per di più in sequenza. Dunque, tutto il resto del tracciato gira a destra e il cruccio di “Petrux” è che anche lì ci possano essere delle difficoltà a mandare in temperatura il lato meno utilizzato della gomma, visto che, come in Germania, non dovrebbe neanche fare troppo caldo.

"E' una pista un po' particolare perché ci sono praticamente tre rettilinei da sesta piena e tre staccate violente a destra, poi arrivano due curve a sinistra molto veloci. Sinceramente sono curioso di vedere come si comporteranno le moto e le gomme, perché sicuramente in Austria non farà caldissimo. Le gomme che abbiamo adesso sono iper-competitive, ma non sarà facile mandarle in temperatura. La mia preoccupazione è legata al fatto che ci siano solo queste due curve a sinistra, dopo un tratto in cui la gomma si raffredda molto da quel lato, però la pista è uguale per tutti, quindi vedremo" ha spiegato Danilo.

Se non altro, con questi allungi importanti, si tratta di un tracciato che dovrebbe esaltare le caratteristiche della Desmosedici: "Sulla carta dovrebbe essere una pista favorevole alle due Ducati ufficiali, che hanno delle velocità maggiori rispetto alle nostre. Ma anche le nostre GP15 da questo punto di vista sono più o meno a livello delle ufficiali di Honda e Yamaha. Spero che per noi possa essere una pista amica e sono curioso di andare a vedere com'è in questi test".

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