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Petrucci: "Pensavamo di fare più fatica, ma vorrei stare più avanti"

Danilo deve sistemare il posteriore della sua Ducati, ma ieri è stato costantemente nelle prime otto posizioni e crede di poter fare meglio. Con i valori molto ravvicinati però si aspetta una grande battaglia per entrare in Q2.

Danilo Petrucci, Pramac Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing

La temperatura di ieri ha sicuramente mischiato molto le carte nella prima giornata di prove al Sachsenring, ma probabilmente la sorpresa più clamorosa è stata quella di vedere sei Ducati nelle prime dieci posizioni, su una pista che storicamente è sempre stata ostica per le Desmosedici. Tra queste c'è anche quella con i colori Pramac di Danilo Petrucci, che ha chiuso in ottava posizione.

Anche il pilota di Terni è allineato ai colleghi sul fatto che ieri ci fosse troppo freddo: "E' stata una giornata un pochino particolare per via del freddo. Si potrebbe fare un pochino meglio, ma sono soddisfatto perché sono stato sempre nella top 10. Le condizioni sono molto strane e non è facile girare su una pista con poche curve a destra con questo freddo, infatti ci sono state molte cadute".

Al momento le difficoltà più grandi di Danilo derivano dal posteriore della sua GP15: "Per le qualifiche si potrebbe fare qualcosina meglio a livello di trazione, però la coperta è sempre un po' corta: adesso l'anteriore va abbastanza bene, ma c'è da lavorare sul posteriore. Siamo vicini agli altri, anche se vorrei stare un pelo più avanti. In una pista così corta ad un certo punto eravamo in otto in due decimi: per entrare in Q2 ci sarà una bella battaglia".

E lo stesso discorso vale anche a livello di gomme, nel senso che "Petrux" si è trovato molto bene con la nuova anteriore asimmetrica, ma ha faticato un po' con la posteriore: "Con l'anteriore mi sono trovato abbastanza bene, anche se bisogna andarci sempre con i piedi di piombo. Io magari aspetto un giro in più per scaldarla, perché fa davvero freddo. Al posteriore invece secondo me è un po' dura la mescola a sinistra e un po' morbida quella a destra. Proveremo a fare qualcosa per stare più comodamente nei primi dieci".

Qualche settimana fa, ad Assen, era stato un grande protagonista sul bagnato prima che un guasto rovinasse tutto, ma qui gradirebbe di più una gara asciutta: "Preferirei una gara asciutta, soprattutto per la sicurezza e perché mi serve fare chilometri sull'asciutto dopo aver saltato un test e le prime quattro gare".

Come detto, la novità è che questa improvvisamente sembra essere diventata una pista abbastanza favorevole alla Ducati: "Siamo molte Ducati davanti, anche se la classifica finale lascia un po' il tempo che trova nella FP2, perché abbiamo messo quasi tutti la gomma nuova. Però sono stato sempre nei primi otto e qui non ce lo aspettavamo. Pensavamo di fare più fatica, ma facevamo riferimento all'anno scorso che avevamo gomme diverse ed un'altra centralina. Magari diventasse una pista amica anche questa, sarebbe bello per noi".

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