Petrucci: "La Ducati va bene, ma se non ti chiami Marquez 30 giri sono tanti a causa del degrado gomme..."
Il pilota ternano ha ottenuto un ottimo secondo tempo nelle Libere 2 del Sachsenring, ma non si rilassa. "Abbiamo lavorato per fare durare le gomme più che possiamo, qui conta il passo gara".
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Danilo Petrucci è stato, assieme a Jorge Lorenzo, uno dei due protagonisti del secondo turno di prove libere del Gran Premio di Germania del Sachsenring. Il pilota del team Pramac Ducati ha portato la sua Desmosedici ufficiale e gestita dal team italiano in seconda posizione grazie a un ottimo tempo.
Il pilota ternano ha mostrato di avere tra le mani una moto competitiva. Sul giro secco la Ducati potrebbe essere anche candidata a firmare una bella prima fila, ma a preoccupare Danilo è la durata delle gomme e, di conseguenza, il passo gara.
Il Sachsenring è una pista corta, per questo motivo i piloti di MotoGP saranno chiamati ad affrontare un GP di 30 giri. La durata delle gomme sarà la vera chiave della gara: chi riuscirà a gestirle meglio potrà avere grandi possibilità negli ultimi giri.
"La moto aveva un buon bilanciamento e per questo abbiamo potuto lavorare un po' di più sulle gomme, cercare di capire quanto durassero perché sembra che abbiano un alto consumo per tutti. Io come al solito fatico più degli altri, succede anche nelle altre gare pesando di più. Sono stato molto attento e ho curato particolarmente assetto ed elettronica", ha dichiarato "Petrux" alla fine del secondo turno di prove odierno.
"Però Sarà importante la durata delle gomme. Siamo veloci ma sono più preoccupato dal passo gara perché siamo tutti vicini. Fare la differenza negli ultimi 10 giri sarà davvero complicato. Chi riuscirà a farlo potrà ottenere un grande risultato. Su questa pista un giro veloce lo puoi fare, ma fare 30 giri tirati qui sono proprio tanti e proveremo certamente di andare in Q2, poi nelle Libere 4 decideremo le gomme per la gara".
Al momento Marquez non ha brillato sul giro secco, ma per una scelta ben precisa. Il campione del mondo in carica ha lavorato in ottica gara e Petrucci lo sa bene.
"Marquez ha un passo nettamente superiore a tutti. Praticamente credo che sia il favorito per la vittoria, però noi non siamo messi male anche se resta da vedere, perché comunque con questo format di prove non riusciamo mai a portare le gomme a fine vita. A meno che tu non abbia un passo superiore come Marquez, tutti gli altri escluso lui hanno problemi a rientrare nei primi 10 in FP3 e questo ti toglie 15 minuti a turno".
"Le Libere 3 saranno una qualifica, ma sulla moto non abbiamo cambiato tanto. La Ducati non è male, ma i risultati del venerdì vanno presi con le pinze. Qui l'importante è il passo gara, non certo il giro secco".
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