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Petrucci: "La Ducati GP17 ha un bel potenziale, ma mi devo abituare"

Danilo Petrucci ha siglato l'11esimo tempo nella prima giornata di test di Sepang in sella alla nuova Ducati. Il pilota di Terni ha però apprezzato il potenziale della sua nuova moto: "Va forte, ma io devo capire come sfruttarla".

Danilo Petrucci, Pramac Racing

Foto di: Test Photographer

Danilo Petrucci è tornato in sella alla nuova Ducati Desmosedici GP sul tracciato malese di Sepang dopo averla provata per la prima volta in assoluto a Jerez de la Frontera. Il pilota del team Pramac ha iniziato a prendere le misure con la nuova Rossa, presentata ufficialmente il 20 gennaio scorso a Borgo Panigale.

Oggi il pilota di Terni ha centrato l'11esimo tempo assoluto, staccato di 1"169 dal miglior crono assoluto siglato da Casey Stoner (1'59"681) in sella alla moto gemella ma dotata di codone sperimentale. Sì, perché Danilo ha girato con la Desmosedici 2017 sprovvista della nuova soluzione vista sulle Rosse del team ufficiale. L'obiettivo è quello di fargli prendere confidenza con la moto per poi dotare anche la sua delle nuove soluzioni pensate dal reparto progettazione diretto da Gigi Dall'Igna.

Nella giornata odierna Petrucci ha iniziato a lavorare con la nuova moto in maniera consistente, ma al termine della sessione, pur con un tempo poco brillante ottenuto con gomme usate, il suo umore era comunque alto. La moto è veloce e Danilo ha margini di miglioramento enormi, perché la moto va ancora capita a fondo e i risultati di Stoner e Dovizioso mostrano un potenziale eccellente.

Danilo, che effetto fa tornare in sella a una MotoGP, per di più una Ducati ufficiale 2017?
"Sempre un'emozione grandissima tornare in moto dopo tante settimane. Ci sono le moto nuove, piloti nuovi e altri che hanno cambiato team. E' sempre bello tornare su una moto GP. E' un attrezzo che dà sempre belle emozioni. Oggi per noi è stata una buona giornata. Peccato aver buttato via metà del tempo a nostra disposizione a causa delle condizioni meteo, però la cosa più importante è che ho notato di aver margine. Margine mio e della moto".

"C'è molto margine e questo è un doppio passo avanti rispetto allo scorso anno perché avevo la GP15 fatta per le Bridgestone. Ora ho la moto ufficiale fatta per le Michelin e devo capire in che direzione portarla per quanto riguarda l'assetto. Però sono contento. E' il primo giorno, c'era da rompere il ghiaccio dopo l'inverno e sono davvero contento di essere tornato in sella a una MotoGP. E' sempre una figata!".

Stoner e Dovizioso hanno subito mostrato che la nuova Ducati ha potenziale. Tu su cosa hai lavorato oggi?
"Stoner e Dovi sono andati molto forte! Sono riusciti a sfruttare molto bene la gomma nuova, io l'ho fatto dopo 5 o 6 giri e non l'ho sfruttata appieno. Mancano ancora dei giorni di prove e vorrei almeno essere più vicino, anche se il tempo singolo non è che mi interessi molto. Mi interessa il passo e sono contento perché ho già mostrato di aver fatto meglio rispetto al gap che ho preso sul giro secco. C'è però da fare, perché Dovizioso ha mostrato un bel passo".

Quest'anno potrai avvalerti anche delle ultime novità in arrivo da Borgo Panigale...
"Avrò le ultime novità pensate per la Desmosedici quest'anno e sarà un vantaggio perché potrò capire cosa andrà meglio prima degli altri. Di contro c'è che avrò da fare più prove ma non mi dispiace. Avere tre moto uguali è fantastico, inoltre se pensiamo che nelle altre due ci sono Lorenzo e Dovizioso, che sono piloti veloci, ho molto da imparare, da guardare anche quando avrò finito di girare. Soprattutto i dati. Dovrò leggere dove consumo di più le gomme, come fare meglio una determinata cosa... Alla fine sono cose che pagano".

Ci puoi spiegare quali differenze hai trovato tra la Ducati 2015 che hai usato l'anno passato e quella nuova?
"A Jerez c'erano condizioni particolari. Faceva molto freddo e le gomme che avevano portato non erano il massimo. Qui invece c'era poca differenza rispetto a novembre. generalmente la moto va meglio sotto tutti i punti di vista. Dobbiamo però valutare le aree in cui è possibile farla andare ancora meglio. Mi hanno detto che come comportamento assomigli abbastanza a quella dell'anno passato. Ma io quella non l'ho mai provata per cui mi dovrò abituare a questa moto. E' un discorso di feeling, devo guidare".

"Oggi avevo una moto con un codone 2016, noi abbiamo lavorato sul set up personale della moto. Mi piace molto questa perché frena meglio e accelera decisamente bene. Sono due cose che per me contano molto perché io di solto freno in maniera molto pesante e accelero subito in maniera importante. Ma con queste gomme e con questa elettronica devi essere più dolce e questa cosa mi manca. Sono però contento perché ora posso confrontarmi con due piloti di alto calibro".

In questi test avrai certamente dei riferimenti importanti...
"Certo che Stoner è stato impressionante. Ha mostrato che questa moto può girare sull'1'59". Questo mi mette anche pressione, ma so di avere margine. Non che oggi mi sia risparmiato, ma devo ancora capire meglio la moto. Ci sono curve in cui penso di essere andato piano, invece sono andato forte. Devo ancora capire come approcciarmi al meglio a questa moto. Poi Casey ha già girato qui tre giorni".

"Mi ha fatto molta più impressione Dovizioso, perché è stato anche molto veloce sul passo con gomma usata e quando ha messo quella nuova mi ha dilaniato. Io non ho pensato proprio a fare il giro veloce, infatti l'ho fatto verso il sesto passaggio con le stesse coperture, perciò c'è margine anche lì. Potermi però comparare con altri a parità di moto e vedere dove perdo e dove guadagno aiuta molto".

Lo scorso anno eri partito molto carico, poi hai avuto l'incidente. Quale approccio hai adottato per questa stagione?
"Lo scorso anno ero partito molto carico, senza aspettative. Ero stato velocissimo nei test. Questo mi aveva messo tanta voglia. Quest'anno mi sono accorto che bisogna lavorare con calma, sono test e non devo guardare la classifica, ma la moto. Devo concentrarmi sulla continuità. C'è bisogno di fare risputato per fare lo step in avanti per raggiungere i piloti che mi stanno davanti. Penso di essere veloce sul giro secco ma sul long run mi manca qualcosa. Voglio lavorare sul passo gara per poter diventare più forte in questo modo. E' quello che mi manca e prenderò con calma questi test per prepararmi bene assieme alla moto sotto questo aspetto".

Informazioni aggiuntive di Sherazade Mulia Saraswati

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