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Petrucci: "Io e Dovi vogliamo evitare di essere nemici e nel box c'è grande serenità"

Il pilota di Terni ha iniziato in maniera brillante la sua avventura nella squadra ufficiale Ducati, ma visti i rapporti tesi che ci sono stati a tratti tra Dovizioso e Lorenzo, ha sottolineato di aver instaurato subito un ottimo rapporto con il compagno e che spera possa continuare così".

Danilo Petrucci, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Danilo Petrucci, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team, Danilo Petrucci, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team
Davide Tardozzi, Danilo Petrucci, Ducati Team

Dopo il miglior tempo di ieri, oggi Danilo Petrucci si è dovuto accontentare della quinta posizione nella giornata conclusiva dei test collettivi di Jerez de la Frontera, prendendosi comunque la palma di miglior pilota Ducati in pista.

Il debutto nella squadra ufficiale della Rossa è stato molto positivo per il pilota di Terni, che nelle quattro giornate di test disputate fin qui si è sempre proposto tra i più veloci, facendo vedere di essersi adattato molto rapidamente al suo nuovo status. Forse più velocemente di quanto avrebbe pensato anche lui stesso.

"Sono rimasto piacevolmente colpito pure io. Oggi abbiamo faticato un po' di più, ma perché abbiamo fatto veramente tante prove. Ho girato con delle moto un po' diverse, ma sono contento del passo, perché siamo stati sempre lì e credo che questa sia stata una sorpresa un po' per tutti vedermi sembre tra i primi cinque in due test" ha detto "Petrux" a fine giornata.

"Stiamo facendo progressi e con Dovi stiamo cercando di capire quale sia la direzione da seguire per lo sviluppo. Per questo 2018 comunque va bene il modo in cui si sono conclusi i test" ha aggiunto.

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Proprio il rapporto con il nuovo compagno Andrea Dovizioso è una delle cose che gli stanno piacendo di più in questa nuova avventura nella squadra ufficiale di Borgo Panigale.

"Con Dovi siamo molto amici e lo stimo molto a livello personale. Come pilota poi lo stimo ancora di più, perché vedendo i suoi dati fa delle cose che sarebbe bello ripetere. Quest'inverno ci alleneremo anche insieme, ma ci siamo parlati chiaramente e vogliamo evitare di essere nemici. Vogliamo cercare di lavorare insieme e nel box c'è un'aria di grande serenità: spesso lui viene a parlare nel mio lato del box o io vado da lui. Io sono fiero di potergli dare una mano e lui ha bisogno di un pilota forte al suo fianco per confrontarsi. Sono contento quindi che sia stato proprio lui a volermi qui per il prossimo anno".

Oggi ha avuto il compito di provare anche il codone dotato di alette che ieri era stato portato al debutto da Alvaro Bautista sulla Desmosedici GP del Test Team. Il suo giudizio non è stato troppo positivo, anche se probabilmente è una componente poco adatta al tracciato andaluso.

"Quel codone lì non lo so se lo rivedremo. Oggi ci ha dato dei vantaggi su alcuni aspetti, ma degli svantaggi su altri. E' stata una prova abbastanza lunga, perché non capivamo quali fossero gli effetti, se positivi o negativi. Poi abbiamo capito che per una pista come Jerez, dove serve molta agilità, quello forse non è il massimo. Come ho detto però abbiamo fatto tantissime prove e sono contento che la maggior parte siano andate bene".

In questi due giorni a Jerez lui e Marc Marquez si sono "studiati" abbastanza, seguendosi quando c'era l'occasione. Secondo Danilo però si tratta di una cosa normale, fatta per capire anche il comportamento delle moto degli avversari. Inoltre si è detto fiero del fatto che un sette volte campione del mondo si sia preso la briga di andare ad osservarlo da vicino.

"Nei test si fa un po' più fatica, perché spesso ti incontri in condizioni diverse, perché magari uno ha le gomme nuove e l'altro a fine vita. Ieri comunque Marc mi è stato un po' dietro e oggi l'ho seguito io. Siamo curiosi tutti quanti come vanno le cose e questi sono confronti utili, perché ti permettono di capire dove la tua moto va meglio o peggio rispetto a quella della concorrenza. Però devo dire che, essendo l'uomo da battere, sono contento di vedere che Marc prova a studiarmi".

Informazione aggiuntive di Carlos Guil Iglesias

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