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Petrucci furioso con Lecuona: “Manovra stupida, fa sempre così”

Danilo Petrucci ha gettato alle ortiche la gara al Sachsenring ma non per colpa sua. Finito a terra a causa di un contatto con Alex Marquez al quarto giro, il pilota Tech 3 sostiene che la colpa di quanto accaduto sia da attribuire a Iker Lecuona, sempre troppo aggressivo e recidivo in manovre che definisce 'stupide'.

Moto di Danilo Petrucci, KTM Tech3 and Alex Marquez, Team LCR Honda
dopo l'incidente

Moto di Danilo Petrucci, KTM Tech3 and Alex Marquez, Team LCR Honda dopo l'incidente

Gold and Goose / Motorsport Images

Continua senza sosta il calvario di Danilo Petrucci, che in Germania sperava di trarre qualcosa di buono eppure si è visto costretto a terminare la gara con largo anticipo a causa di una caduta di cui si è reso incolpevole protagonista. Al Sachsenring infatti il pilota Tech 3 è finito nella ghiaia al quarto giro a seguito di un contatto con Alex Marquez, episodio che la Direziona Gara ha messo subito sotto investigazione salvo poi non prendere alcun provvedimento.

Tuttavia, il ternano afferma di non essere arrabbiato con lo spagnolo del team LCR, ma con Iker Lecuona. Petrucci sostiene infatti che la perdita di controllo della Honda da parte di Marquez è stata dovuta a una manovra aggressiva dell’altro pilota Tech 3, che al contrario dei due ha proseguito la gara, pur terminando nelle retrovie.

Petrucci spiega l’incidente: “In poche parole, Marquez è caduto e sono caduto sopra la sua moto, ma il problema è che lui ha frenato forte come ha fatto Lecuona. Lui per me ha fatto una manovra molto stupida in pochi giri, perché tutti aspettavamo, eravamo tutti in fila. Avevo fatto una buona partenza ed ero lì, sicuramente avrei avuto la possibilità di passare i piloti davanti a me. Ma se vedi tutti gli altri piloti, nessuno passava perché mancavano 25 giri alla fine della gara quando sono caduto e in questa gara bisognava solo aspettare”.

“Ma lui spingeva tanto – prosegue – mi ha sorpassato due volte, alla Curva 1 eravamo in fila. Ha frenato più forte, Marquez era dietro di lui e ha frenato con il suo riferimento. Iker è andato largo, Marquez è andato largo e io mi sono trovato la sua moto sotto le mie ruote. Ci sono parole per descriverlo, perché avevamo fatto un buon weekend, una buona partenza e stavamo solo aspettando. Sono molto deluso da Iker, perché deve capire che ci sono altri 21 piloti intorno a lui e continua ad essere molto aggressivo già nei primi giri. Fa così in tutte le gare e non serve a niente, perché fa tutto questo per poi finire in fondo a non so quanti secondi dal vincitore.  Se ho parlato con lui? No, credo che l’unica cosa che posso fare è qualificarmi meglio e stare lontano da lui, così lui farà tutto da solo nella prossima gara”.

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La domenica di Petrucci è finita nella ghiaia di Curva 1 nelle fasi iniziali di gara, gettando via di fatto la possibilità di ottenere un buon risultato dopo molto tempo. Su una pista tortuosa e dove non ci sono troppi rettilinei lunghi come il Sachsenring, la KTM sembrava andare molto meglio e il ternano si sentiva decisamente meglio, puntando anche alla top 10.

Il risultato invece è tutt’altro che positivo e il pilota Tech 3 lo sottolinea: “Facendo così rovina il lavoro di un weekend di un team intero, perché eravamo all’inizio, poteva solo aspettare. Se fosse stato buono avremmo perso la top 10 o conquistato qualche punto, invece ora collezioniamo uno zero anche come team e non c’è molto altro da dire. Il mio obiettivo in gara era quello di fare la top 10 ed ero 12esimo quando sono caduto, quindi era un target possibile. Eravamo tutti uno dietro l’altro per gestire le gomme, perché non sono un campione del mondo ma corro al Sachsenring da dieci anni, quindi so come funzionano le cose qui. Si tratta di gestire le gomme senza attaccare, bisogna spingere negli ultimi dieci giri se ti restano gomme. È un po’ deludente essere messo sul suo stesso livello”.

A dispetto del risultato finale però, Petrucci fa un bilancio generale del Gran Premio di Germania e ritiene che tutto sommato non sia così negativo, anzi: “Sono contento più che altro perché mi sto avvicinando a guidare la moto andando nella direzione in cui stanno andando i due piloti del team ufficiale. Mi sono sentito bene e anche nel warm-up con gomme usate siamo stati competitivi. Sono contento della moto, è il primo weekend in cui mi sono risentito bene in moto, infatti fortunatamente corriamo subito ad Assen. Certo, sarebbe stato bello festeggiare finendo il weekend in top 10 come avevo detto il sabato dopo la qualifica. Però niente, non è andata così”.

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