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Petrucci fiducioso: "La Ducati conosce bene il mio valore"

Dopo la bellissima prima fila di Le Mans, il pilota del Pramac Racing ha parlato a lungo della prospettiva di un suo possibile passaggio nel team ufficiale Ducati nel 2019: "Non posso fare di più, sto dando tutto quello che ho".

Il terzo qualificato Danilo Petrucci, Pramac Racing

Il terzo qualificato Danilo Petrucci, Pramac Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Il poleman Johann Zarco, Monster Yamaha Tech 3, il secondo classificato Marc Marquez, Repsol Honda Team, il terzo classificato Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP, Danilo Petrucci, Pramac Racing

Se doveva mandare un messaggio alla Ducati, Danilo Petrucci lo ha fatto nel migliore dei modi oggi a Le Mans, piazzando la sua Desmosedici GP del Pramac Racing in prima fila. Nelle ultime settimane il pilota ternano aveva ripetuto che il suo futuro in Rosso si sarebbe potuto definire solamente dopo la firma di Andrea Dovizioso.

Ora che il forlivese ha rinnovato, tocca a lui cercare di guadagnarsi un posto nella squadra ufficiale se Jorge Lorenzo dovesse decidere di passare alla Suzuki. E oggi in Francia "Petrux" ha dato una risposta importante, non arrendendosi neppure quando stamattina era rimasto fuori dalla Q2. Una volta superata la tagliola della Q1, infatti, è andato a prendersi il terzo posto in griglia. Ma mi raccomando, non ditegli che deve dare qualcosa in più per convincere i vertici di Borgo Panigale, perché su una cosa è stato categorico: lui ha sempre dato e darà sempre il massimo in sella alla sua Rossa.

"Non se l'aspettava nessuno, forse l'unico ero io. Stamattina ero un po' deluso, ma in queste ultime gare tutti mi stanno dicendo sempre di cercare di rimanere tranquillo, come se dovessi cercare di dare qualcosa in più. Ma io ho sempre dato il meglio e infatti stamattina pensavo di riuscire ad entrare in Q2, ma non ce l'ho fatta. Passare sempre dalla Q1 non è mai facile, però credo di essere il pilota che è riuscito a passare più volte" ha detto Danilo subito dopo la conferenza stampa dei primi tre.

Domani saranno almeno in sei o sette a poter puntare al podio, ma tra questi c'è anche lui: "Non mi aspettavo di fare la prima fila però è chiaro che puntavo a fare il massimo, perché non devo far scappare i primi per fare una bella gara. E so che posso farla, perché in FP4 ho fatto un buon tempo con le gomme usate e non stavo neanche girando al limite. Non sarà facile, perché sul passo gara ho visto che ci sono le Yamaha molto veloci, poi anche Dovizioso lo è. C'è Marquez, quindi siamo già sei o sette piloti che possono giocarsi il podio e dovrò sfruttare il fatto di partire davanti".

Quando è stato il momento di parlare di mercato comunque Petrucci non si è tirato indietro: "Come ho detto ieri, il mio valore la Ducati lo conosce bene, perché sono quattro anni che sono con loro. L'anno scorso ho fatto molto bene e quest'anno ho sentito tante persone dire che sto rendendo al di sotto delle aspettative, ma nelle prime quattro gare ho fatto quasi il doppio dei punti del 2017. E' chiaro che in Qatar puntavo a far podio e non ci sono riuscito. In Argentina ero dietro a Dovizioso e stavo per prenderlo quando mi hanno toccato e mi hanno buttato fuori pista, però io non mi sono lamentato a differenza di altri piloti. Ad Austin sono andato piano, ma a Jerez, anche se in maniera un po' fortunata, ho lottato per il podio. Quindi in quattro gare ho finito due volte nella top 5".

"L'unica cosa che non capisco è che i piloti vengono messi sotto contratto praticamente per tre anni, perché siamo solo all'inizio della stagione. Magari ce ne sono alcuni che hanno preso subito il ritmo e la mia situazione è un po' particolare, perché ho una moto di quest'anno, ma non è gestita da un team ufficiale e non ricevo gli aggiornamenti alla stessa velocità dei due ufficiali, quindi me le devo un po' guadagnare le cose. Però sono abbastanza fiducioso perché so qual è il mio potenziale. E' chiaro che mi piacerebbe far parte del team ufficiale il prossimo anno, ma ho la coscienza abbastanza a posto nel senso che io sto dando tutto quello che ho. Si può fare sempre meglio, ma sono soddisfatto del lavoro che sto facendo" ha concluso.

Informazioni aggiuntive di Jamie Klein

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