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Petrucci: “È difficile fregare i piloti davanti, io devo sempre recuperare il gap”

Il pilota Ducati chiude il GP d’Argentina 6° e salva un weekend complicato. Sa di dover lavorare e migliorare molto se vuole restare in lotta con i primi, da cui paga ancora un distacco ed una differenza di prestazione notevole.

Danilo Petrucci, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

È un Danilo Petrucci soddisfatto a metà quello che archivia il GP d’Argentina, secondo appuntamento della stagione MotoGP. In una gara ricca di azione e colpi di scena, è stato uno dei protagonisti delle bagarre consumate alle spalle dei tre piloti del podio, ma il risultato delude un po’ le aspettative del pilota di Terni. Il portacolori Ducati ha infatti tagliato il traguardo in sesta posizione, salvando un weekend complicato e rimontando dalla decima casella della griglia, ma Petrucci si aspettava qualcosa di più.

Nelle prossime gare cercherà di migliorare ripartendo dalle difficoltà di Termas de Rio Hondo, ma nel complesso chiude il secondo weekend del campionato con un pizzico di soddisfazione in più rispetto al Qatar: “Alla fine contento di come è andata, partivo decimo, ma sapevo di poter stare un po’ più avanti. In gara sono stato molto in lotta e ho fatto grandi battaglie con Morbidelli, Miller e nel finale Rins. Sono più contento oggi che ho recuperato il weekend che in Qatar, dove ho perso un possibile podio”.

Nella seconda metà di gara, Petrucci ha provato ad avvicinarsi ed insidiare Dovizioso e Rossi, in lotta per il podio, ma si è dovuto arrendere ai suoi avversari, restando più attardato. Commenta così quella fase di gara: “C’è stato un momento in cui ero quarto e mi ero liberato di tutti. Ho pensato di fare il podio perché avevo visto che Dovi e Vale stavano rallentando il ritmo. Pensavo che avessero finito le gomme, quindi ho provato a spingere al massimo, ma in realtà loro stavano solo gestendo”.

“Gli sono andato sotto, ma ho dato troppo in quella fase lì, loro invece negli ultimi 5 o 6 giri hanno spinto fortissimo. Ho provato ad andar dietro a loro due, ma non ne avevo più. Purtroppo ho perso il loro treno e anche Rins mi ha passato, portandomi un po’ largo, così si è infilato anche Jack. Ma comunque Dovizioso e Rossi andavano più forte”.

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La fisicità di Petrucci ha inciso sicuramente nel risultato finale, su una pista complicata e storicamente poco amica della Ducati: “Sto cercando di trovare il mio modo di guidare per non consumare la gomma. Però in certe occasioni, tipo qua dove ci sono dei lunghi curvoni in accelerazione, mettere più peso sulla moto che scivola mi fa consumare più gomma. Quindi devo cercare di recuperare in altre parti. A volte invece è un beneficio, perché io riesco a raddrizzare la moto con più peso e ad avere più grip. Però quando la moto è ancora molto piegata devo stare tanto attento con il gas. Qui succede molto, infatti mi passavano in uscita dalla curva 6 ed in staccata della curva 7, perché io uscivo piano per risparmiare la gomma. Alla fine non è bastato risparmiarla in quel modo”.

Il pilota Ducati salva un weekend che si era prospettato decisamente peggiore, vedendo il venerdì e le qualifiche del sabato, ma il ternano cerca qualcosa in più: “Avrei preferito finire quarto, ma partendo decimo ho recuperato e non mi ha regalato niente nessuno. Ho preso punti ma vorrei fare un po’ di più, però per riuscirci devo migliorare nella gestione della gara”.

 

“I piloti davanti a me hanno diversi mondiali e diverse vittorie, io no ho né uno né l‘altro, quindi è difficile lottare con loro, è difficile fregarli. Anche quando sono o sembrano in difficoltà, loro hanno sempre un po’ più di margine, io invece non ce l’ho mai perché devo sempre recuperare da dietro. Marquez ha fatto un altro lavoro, però devo dire che sono contento di come è andata alla fine. Certo, volevo un po’ di più ma per come si era messa…”.

Ora arriva Austin, un’altra pista complicata che non entusiasma Petrucci: “È molto difficile perché ha delle curve strette in stile Formula 1, con degli angoli molto stretti. Poi è piena di avvallamenti e quelli nelle parti veloci danno molto fastidio. C’è pochissimo grip e fa molto caldo, non è tra le preferite dei piloti tranne che per Marquez purtroppo. Ma noi dobbiamo lavorare duro come questo weekend per rimanere lì insieme ai primi cinque”.

Danilo Petrucci, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team, Francesco Bagnaia, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team
Danilo Petrucci, Ducati Team
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