Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

Petrucci: “Abbiamo un nuovo setup, va nella direzione di Jorge lo scorso anno”

Terzo nella combinata nonostante una caduta nelle FP1, Danilo Petrucci promuove le soluzioni trovate nei test di Barcellona e portate ad Assen. Paga solo tre decimi di ritardo e punta ad un buon risultato con la Ducati, che in Olanda vede competitiva.

Danilo Petrucci, Ducati Team

Foto di: Miquel Liso

Nel venerdì di libere del Gran Premio d’Olanda, a farla da padrone sono le Yamaha, che dominano la classifica combinata. Ma Ducati è vicina e con Danilo Petrucci si porta in terza posizione. Il ternano arriva al sabato con tre decimi di ritardo dalla vetta e la giornata di lavoro è stata produttiva, seppur condita da una brutta ma innocua caduta.

Solo un grande spavento per Petrucci questa mattina, protagonista di una spaventosa caduta ad oltre 200 chilometri orari alla curva 14 dello storico Circuito di Assen. Il pilota Ducati ha riportato solo qualche escoriazione, ma è riuscito a tornare in pista dopo poco, continuando a lavorare in vista della gara. L’italiano è soddisfatto delle soluzioni trovate nei test di Barcellona di due settimane fa e ha notato progressi già dal venerdì di libere, soprattutto per quanto riguarda il setup della moto.

 

“La caduta è stata molto molto forte”, afferma Petrucci a fine giornata riferendosi alla caduta della FP1. “Quella curva è una delle mie preferite del calendario da quando correvo nell’europeo nel 2008. Abbiamo avuto un problema già due giri prima con alcune componenti della moto, quindi sono rientrato ai box e poi sono tornato in pista. Forse ero un po’ troppo veloce in quel punto, ma sicuramente la gomma non era ancora pronta, forse ero un po’ troppo aggressivo”.

“È stato molto strano, sono caduto a 230 km/h , pensavo che mi sarei fatto male, ma fortunatamente ho solo qualche escoriazione. È un peccato, perché avevo un buon feeling, ma comunque sono contento perché sono riuscito a tornare in pista ed essere veloce sin da subito. Ho un gran feeling con la moto, nei test di Barcellona abbiamo trovato qualcosa nel setup che stiamo usando anche qui”.

Proprio il setup è uno dei punti chiave del lavoro svolto in Casa Ducati al Montmeló e Petrucci sembra trarne giovamento sin da subito: “Stiamo ancora facendo qualche confronto tra il vecchio ed il nuovo setup, era una cosa che ci tenevamo a provare e forse va un po’ nella direzione in cui andava la moto di Jorge l’anno scorso. Ovviamente non è la moto di Jorge, però io e Andrea abbiamo uno stile di guida abbastanza simile, perché siamo due grandi staccatori, abbiamo bisogno di una moto molto stabile in frenata”.

Leggi anche:

“Però secondo me a Barcellona siamo riusciti a sopperire un po’ a questa mancanza in frenata facendo girare un po’ di più la moto. Al momento, per esempio, sia il tempo di stamattina che quello di oggi pomeriggio lo abbiamo fatto con questo nuovo setup e pensiamo che possa funzionare anche su altre piste, quindi lo svilupperemo e lo porteremo avanti. Si cerca sempre di bilanciare i punti forti ed i punti deboli, al momento sembra che siano un po’ di più i miglioramenti”.

Parlando di quanto provato a Barcellona e successivamente portato ad Assen, afferma: “Abbiamo lavorato un po’ su quello che era il serbatoio di Jorge, ma la mia storia è un po’ diversa dalla sua, io venivo da una Ducati e non avevo bisogno di tanti aggiustamenti. Stiamo comunque lavorando anche noi sull’ergonomia della moto”.

Una volta promosse le soluzioni dei test, Danilo Petrucci è proiettato alla gara di domenica, che si preannuncia combattuta e dove vuole essere uno dei protagonisti: “C’è da dire che su questa pista non siamo stati mai estremamente competitivi, non siamo mai arrivati a vincere dal 2008. Però se guardiamo le ultime due stagioni, nel 2017 sono arrivato in volata con Rossi e nel 2018 Andrea è arrivato a pochi decimi dal podio. Quindi secondo me non è una pista così svantaggiosa come può sembrare sulla carta, siamo competitivi come nelle altre piste. È chiaro che ci sono delle moto che si adattano meglio a questa pista, però Andrea oggi ad inizio turno è stato molto molto veloce. Siamo lì, ci sarà anche Jack e per la gara possiamo lottare per il podio, non siamo svantaggiati rispetto ad altre piste”.

 

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Dovizioso: "Il nuovo telaio? Piccolo step, ma in una direzione diversa dal passato"
Prossimo Articolo Vinales: "Alla fine, tutti i circuiti possono essere buoni se la moto va bene"

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia