Perché la sanzione alla Yamaha è una brutta notizia per il marchio e il Mondiale

La controversa sazione inflitta dalla FIM alla Yamaha per un'irregolarità sui propulsori delle sue moto sottolinea la necessità di una maggiore trasparenza nelle decisioni dell'ente regolatore della MotoGP.

Il vincitore Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT, secondo posto Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing, terzo posto Andrea Dovizioso, Ducati Team

E' significativo che probabilmente i più soddisfatti dell'esito della vicenda del motore siano proprio quelli che sono stati puniti. La Yamaha ha aperto i motori delle sue M1 prima della prima gara dell'anno a Jerez per sostituire le valvole di alcune unità, in una flagrante violazione del regolamento tecnico, che impedisce qualsiasi modifica una volta effettuata l'omologazione.

A seguito di un'indagine interna, il panel dei commissari FIM ha deciso di penalizzare la Casa di Iwata con la perdita di 50 punti nella classifica costruttori, corrispondenti al doppio dei punti conquistati da Fabio Quartararo in quella stessa gara. Allo stesso tempo, sono stati sottratti 37 punti al Team Petronas e 20 alla Yamaha in quella a squadre.

Tutto questo, in fondo, è stato un buffetto rispetto al KO che avrebbe potuto significare la perdita dei punti ottenuti dai piloti Yamaha che avevano utilizzato quei motori alterati. In quel caso, Joan Mir e la Suzuki avrebbero avuto il titolo in pugno.

La decisione della FIM sarebbe un dramma in una struttura come quella della Formula 1, dove il reddito annuo delle squadre dipende in gran parte dalla posizione finale nel Mondiale Costruttori. Dopo la sanzione, infatti, la Yamaha ha perso la leadership nella classifica costruttori, passata nelle mani della Ducati, ed è scivolata al terzo posto.

Tuttavia, questa classifica ha un valore molto più relativo in MotoGP, circostanza che ha portato ad una marea di critiche per la risoluzione adottata, considerata troppo morbida. Il più diretto è stato Marc Marquez, che ha commentato da casa sua a Cervera. "Ora si scopre che noi piloti non beneficiamo dei vantaggi meccanici" ha scritto con ironia il campione in carica sul suo profilo di Twitter.

 

La reazione di Marquez non è stata spontanea. Se lo spagnolo è stato così duro con il suo messaggio è perché voleva esserlo e, in un certo senso, la situazione glielo permetteva.

Le zone d'ombra di alcuni ambiti sono stati esposti in questa stagione atipica, e non sarebbe male avere una riflessione da parte dei leader (Dorna e FIM) per il bene comune. Non aiuta il fatto che venga applicata una punizione come quella inflitta alla Yamaha e nessuno sappia esattamente quali siano i criteri seguiti per raggiungerla.

Le sanzioni per questo tipo di infrazione dovrebbero essere incluse nel regolamento per evitare che queste situazioni degenerino in una sorta di dibattito aperto senza quartiere, più appropriato per un campionato minore che per un Mondiale.

Dorna è orgogliosa della sua capacità di manovra in situazioni delicate, ma questo non deve essere in contrasto con la conservazione di alcuni aspetti formali. Tutto ciò che riguarda le sanzioni dovrebbe evitare qualsiasi tipo di sospetto, come quelli che invece abbondano da ieri. Dovremo aspettare almeno che qualcuno faccia luce sul ragionamento che ha preceduto la sentenza.

Leggi anche:

In questo caso, il Panel dei Commissari FIM non ha avuto altro coinvolgimento se non quello di firmare la circolare che convalida la condanna della Yamaha, precedentemente certificata da Danny Aldridge, Direttore Tecnico del Mondiale. Freddie Spencer e i suoi commissari hanno già abbastanza cose di cui preoccuparsi in pista. Non sono loro a dover giudicare quale tipo di sanzione debba essere applicata a chi ha infranto il regolamento tecnico e gli accordi della MSMA.

In ogni caso, c'è un'altra prospettiva che vale la pena di prendere in considerazione in questa controversia sui motori, che è quella di cercare di immaginare le conseguenze a medio e lungo termine per la Yamaha. Stiamo parlando di un'azienda giapponese la cui onesta è stata chiaramente messa in discussione.

Infatti, la sanzione inflitta porta all'indiscutibile conclusione che abbia imbrogliato. Un'altra cosa è sapere chi ha preso la decisione di aprire i motori prima di Jerez, perché non dobbiamo dimenticare che la tecnologia viene dal Giappone, ma la gestione della divisione MotoGP avviene in Italia, con Lin Jarvis come grande capo.

Tuttavia, se i livelli di trasparenza nella gestione del campionato dovrebbero essere aumentati in maniera considerevole, nel caso della Yamaha ci troviamo di fronte alla squadra più nebulosa ed impermeabile quando si tratta di comunicare qualsiasi decisione e, ancora di più, quando si tratta di una questione sensibile come un'irregolarità di questo calibro.

Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
1/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
2/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Alex Rins, Team Suzuki MotoGP, Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Alex Rins, Team Suzuki MotoGP, Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
3/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team, Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
Andrea Dovizioso, Ducati Team, Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
4/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team, Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
Andrea Dovizioso, Ducati Team, Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
5/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team, Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT, Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
Andrea Dovizioso, Ducati Team, Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT, Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
6/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
7/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
8/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
9/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
10/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
11/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
12/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
13/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
14/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
15/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
16/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
17/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
18/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
19/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
20/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
21/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
22/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
23/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
24/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
25/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
26/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
27/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP, Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Joan Mir, Team Suzuki MotoGP, Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
28/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
29/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
30/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
31/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
32/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
33/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
34/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Alex Rins, Team Suzuki MotoGP, Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
Alex Rins, Team Suzuki MotoGP, Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
35/50

Foto di: MotoGP

Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
36/50

Foto di: MotoGP

Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
37/50

Foto di: MotoGP

Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT, Alex Rins, Team Suzuki MotoGP
Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT, Alex Rins, Team Suzuki MotoGP
38/50

Foto di: MotoGP

Joan Mir, Team Suzuki MotoGP, Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
Joan Mir, Team Suzuki MotoGP, Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
39/50

Foto di: MotoGP

Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
40/50

Foto di: MotoGP

Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
41/50

Foto di: MotoGP

Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing, Miguel Oliveira, Red Bull KTM Tech 3
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing, Miguel Oliveira, Red Bull KTM Tech 3
42/50

Foto di: MotoGP

Pol Espargaro, Red Bull KTM Factory Racing, Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT, Miguel Oliveira, Red Bull KTM Tech 3
Pol Espargaro, Red Bull KTM Factory Racing, Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT, Miguel Oliveira, Red Bull KTM Tech 3
43/50

Foto di: MotoGP

Podio: ganador Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
Podio: ganador Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
44/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Ramon Focada, , Petronas Yamaha SRT
Ramon Focada, , Petronas Yamaha SRT
45/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
46/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT, Joan Mir, Team Suzuki MotoGP
Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT, Joan Mir, Team Suzuki MotoGP
47/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT, Ramon Ramon Forcada
Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT, Ramon Ramon Forcada
48/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
49/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
50/50

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

condivisioni
commenti

Petrucci: "Stavolta avevo una gran voglia di fare i test a Jerez"

Yamaha: Gerloff gira al posto di Rossi venerdì a Valencia

Iscriviti