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Analisi

Perché Honda firma Pol Espargaro e cosa farà Alex Marquez?

La Honda ha raggiunto un accordo con Pol Espargaro per il 2021. Una mossa che apparentemente stigmatizza Alex Marquez senza nemmeno aver fatto il suo debutto come pilota HRC, oltre a danneggiare il programma KTM in MotoGP.

Pol Espargaro, Red Bull KTM Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

La Honda ha raggiunto un accordo con Pol Espargaro per il 2021. Una mossa che apparentemente stigmatizza Alex Marquez senza nemmeno aver fatto il suo debutto come pilota HRC, oltre a danneggiare il programma KTM in MotoGP.

L'accordo tra le due parti è stato chiuso, anche se mancano ancora la firma ed un annuncio ufficiale, che per il momento non può essere fatto a causa di una clausula del contratto che lega Pol Espargaro alla sua squadra attuale.

Le trattative tra le due parti sono iniziate qualche settimana fa, dopo che la Honda ha deciso di voler rispondere alle mosse fatte dalla concorrenza sul mercato piloti.

La Yamaha ha mandato un messaggio importante alla concorrenza, rinnovando Maverick Vinales e promuovendo Fabio Quartararo nella squadra ufficiale, mettendo da parte il romanticismo e lasciando a Valentino Rossi solo l'opportunità di accasarsi al Team Petronas, con il quale sta discutendo proprio in questi giorni.

In casa Suzuki ci sono stati i rinnovi di Alex Rins e Joan Mir, che significano una continuità nella crescita che lo scorso anno ha portato la Casa di Hamamatsu a conquistare due vittorie. Una delle quali, quella di Silverstone, particolarmente dolorosa per la Honda, perché Rins ha battuto Marquez in volata.

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A questo punto era la volta di Ducati e KTM di fare le proprie mosse. La Casa austriaca al momento non è un rivale diretto per la Honda, ma potrebbe diventarlo a medio termine. Quella di Borgo Panigale invece è stato l'avversario più temibile negli ultimi tre anni, ed ha reagito a questo domino promuovendo nel team ufficiale Jack Miller per la prossima stagione.

Secondo le informazioni raccolte da Motorsport.com, Ducati non è mai stata interessata ad ingaggiare Pol, un pilota che alla KTM guadagna 1,8 milioni di euro all'anno, circa tre volte lo stipendio pagato dalla Rossa a Danilo Petrucci.

Non sarebbe sorprendente se il più giovane dei fratelli Espargaro decidesse tuttavia di rinunciare a parte del suo ingaggio per entrare in HRC, salendo su una moto che finalmente gli potrebbe permettere di dare la caccia alla sua prima vittoria nella classe regina.

Cosa farà KTM?

In ogni caso, l'accordo tra il #44 e la HRC ha fatto svanire qualsiasi opzione di un approdo in Ducati al posto di Andrea Dovizioso, qualora non andasse a buon fine la trattativa per il rinnovo del forlivese.

Il cattivo rapporto tra KTM e Honda negli ultimi anni non deve essere perso di vista, con le dichiarazioni dei rispettivi vertici e le relative accuse di giocare sporco. Nulla è paragonabile, però, al colpo che KTM subirà con la perdita di "Polyccio", il pilota che finora ha guidato il progetto tecnico, conquistando anche il primo podio nella classe regina per il marchio di Mattighofen, a Valencia nel 2018.

Allo stesso tempo, i vertici Ducati non credono che KTM voglia o possa ingaggiare Dovi, cosa che teoricamente li mette ancora in una posizione di forza per proseguire il dialogo con il vice-campione del mondo.

Alex Marquez debutará este año en MotoGP con Repsol Honda Team

Alex Marquez debutará este año en MotoGP con Repsol Honda Team

KTM, invece, nello spazio di pochi giorni si è ritrovata a dover fare i conti con la perdita delle sue principali scommesse per il presente ed il futuro. Convinti di non poter fare nulla per impedire la partenza di Pol, gli austriaci hanno cercato una strategia per provare a confermare Jorge Martin, al quale hanno offerto addirittura una moto ufficiale per il 2021. Ma ormai sono in ritardo, perché lo spagnolo si è già impegnato con la Ducati e il suo passaggio al Pramac Racing sarà annunciato ad inizio luglio.

Espargaro è un pilota che, sulla carta, ha uno stile di guida che si adatta alle esigenze della RC213V. Inoltre gode del gradimento del team manager Alberto Puig, che non ha mai nascosto di apprezzarlo. L'arrivo del catalano garantirebbe che l'intero peso della squadra ufficiale non cada esclusivamente su Marc Marquez, che nel 2019 ha praticamente fatto la "Tripla Corona" da solo.

Puig in realtà questa idea la cullava già dallo scorso novembre, quando Jorge Lorenzo ha annunciato in fretta e furia il suo ritiro. Allora, l'opzione più logica sarebbe stata quella di promuovere Cal Crutchlow, offrendogli il posto del maiorchino in HRC e far approdare Alex Marquez in LCR con Takaaki Nakagami.

Alex Márquez, Repsol Honda Team, Cal Crutchlow, Team LCR Honda

Alex Márquez, Repsol Honda Team, Cal Crutchlow, Team LCR Honda

Situazione difficile per Alex Marquez

Tuttavia, i vari impegni commerciali hanno sconsigliato una mossa di questo tipo. Privare la squadra di Lucio Cecchinello del pilota di Coventry sarebbe stata una cattiva soluzione per tutte le parti, per non parlare delle continue insinuazioni di Cal riguardo ad un possibile ritiro a fine 2020. Una minaccia permanente che ha costretto Puig a coprire le sue tracce.

"HRC pensa sempre al suo futuro, dai team della Moto3 fino alla MotoGP. A causa delle circostanze in cui siamo immersi, questa stagione non si sta sviluppando normalmente, ma questo non impedisce alla Honda di continuare a pianificare il futuro dei suoi piloti nel miglior modo possibile" ha detto Puig dopo che Motorsport.com aveva rivelato l'accordo con Espargaro.

Con l'arrivo di Pol alla Repsol Honda, nessuno sa cosa succederà ora ad Alex Marquez: il giovane spagnolo non ha ancora fatto il suo debutto nel team ufficiale della Casa giapponese e potrebbe essere stigmatizzato da questa mossa.

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La logica suggerisce che Alex potrebbe passare in LCR, una squadra che si addice alla crescita nella classe regina per un campione del mondo della Moto2.

Il problema è che prima di questo Alex dovrà reggere una pressione enorme, e forse controproducente, di trovarsi sotto i riflettori del confronto diretto del con il fratello Marc, uno dei migliori piloti di sempre e il riferimento di questo momento storico.

A questo punto è logico che sorga un dubbio: non c'era un modo per scomporre questo puzzle senza esporre così tanto il più giovane dei Marquez?

Sicuramente no. Sei mesi fa le circostanze hanno impedito ad Alex di accasarsi nel posto giusto e ora c'è questa possibilità. Tutto quello che Puig e la Honda stanno cercando di fare potrebbe essere cercare di correggere un'anomalia e lasciare le cose come avrebbero dovuto essere fin dall'inizio.

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