Pedrosa guida l'1-2 Honda a Jerez, primo podio in Ducati per Lorenzo
Dani vince la gara numero 3.000 della storia e nemmeno Marquez può nulla. Il ducatista sorprende tutti nella giornata nera della Yamaha: Vinales è sesto, Valentino addirittura decimo, ma rimane in testa al Mondiale.
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Gold and Goose / Motorsport Images
Gli manca ancora un titolo iridato nella classe regina, ma oggi Dani Pedrosa ha scritto il suo nome nella storia del Motomondiale, perché è proprio lui il vincitore della gara numero 3.000 a Jerez de la Frontera, toccando quota 30 successi in MotoGP.
Lo spagnolo si è mostrato in grande spolvero per tutto il weekend ed oggi ha letteralmente dominato il GP di Spagna: scattato benissimo dalla pole position, Dani ha comandato ognuno dei 27 giri previsti del tracciato andaluso, sul quale quest'anno le Honda hanno dato veramente la sensazione di fare un altro sport.
Questa volta però Pedrosa è stato bravo a riuscire a fare meglio anche del compagno di squadra Marc Marquez. Nei primi giri, sfruttando la gomma media al posteriore (il #93 aveva la hard), si è costruito subito un margine di circa 1"5. Poi è stato bravissimo ad amministrarlo fino alla fine, perché la scelta fatta dal campione del mondo in carica non ha dato i dividendi sperati.
Poco male comunque per "El Cabronsito", perché i 20 punti conquistati nella gara odierna sono davvero pesantissimi, perché le Yamaha ufficiali hanno vissuto una crisi profondissima proprio su quella che doveva essere una pista favorevole. Con l'asfalto che sfiorava i 50 gradi, le M1 si sono sciolte come neve al sole, quindi Maverick Vinales ha chiuso solamente sesto, ad oltre 20" secondi, e Valentino Rossi addirittura e staccatissimo dai migliori, ma anche dal tempo di gara con cui si era imposto a Jerez nel 2016.
Questo vuol dire che ora Marc è distante appena 4 punti dalla vetta della classifica occupata dal pesarese, mentre Vinales è a metà strada tra i due, a -2. Senza contare poi che il dominio della Honda avrebbe potuto essere dilagante se Cal Crutchlow non fosse caduto nelle prime fasi della corsa, quando era in quarta posizione con la RC213V della LCR.
Per una Yamaha in crisi nera, c'è invece festa in casa Ducati, perché al quarto tentativo Jorge Lorenzo ha conquistato il suo primo podio per la Rossa di Borgo Panigale. Nonostante il caldo, il maiorchino si è fidato delle sue sensazioni ed è stato uno dei pochi ad aver puntato sulla gomma media all'anteriore.
All'inizio lo spagnolo era in nona posizione, ma poi uno ad uno ha iniziato ad "infilzare" tutti i suoi avversari, arrivando a riprendere verso metà gara la Yamaha Tech 3 di Johann Zarco, che aveva fatto la sua stessa scelta di gomme. Il francese ha provato a tenere botta il più a lungo possibile, ma alla lunga si è dovuto arrendere al fatto che il ducatista aveva un ritmo migliore e che oggi si è meritato il podio.
Il due volte iridato della Moto2 comunque è stato ancora una volta autore di una prova superba e nei primi giri ha sfoderato dei sorpassi veramente spettacolari, arrivando addirittura ad occupare la seconda posizione, prima di arretrare fino alla quarta. Sicuramente la sue prestazione è l'unica nota lieta nella domenica nera di casa Yamaha.
A completare la top five c'è l'altra Ducati di Andrea Dovizioso, che si è reso protagonista di una bella rimonta dal 14esimo posto in griglia ed ha battagliato a lungo con le due M1 ufficiali, riuscendo poi a piegarle entrambe nella seconda parte della corsa. Impresa che stava per riuscire anche a Danilo Petrucci, settimo al traguardo, alle spalle di Vinales davvero per un soffio.
Nelle tornate conclusive poi hanno approfittato delle difficoltà del "Dottore" anche l'altra Yamaha Tech 3 di Jonas Folger e l'Aprilia RS-GP di Aleix Espargaro, che quindi si inserisce ancora una volta nella top 10. Peccato invece per Andrea Iannone, ritirato a causa di una caduta, avvenuta comunque quando era già ai margini della top 10 con la sua Suzuki, dopo essere stato anche terzo nelle primissime fasi.
Dispiace anche per Pol Espargaro, scivolato con la KTM quando era in 12esima posizione nelle prime fasi della corsa. In ogni caso la Casa austriaca è riuscita a portarsi a casa un paio di punti grazie al 14esimo posto conquistato da Bradley Smith.
Si è sfiorata anche la rissa in seguito ad un incidente che ha escluso Jack Miller ed Alvaro Bautista: l'australiano l'ha presa particolarmente male e a caldo ha rifilato un paio di spintoni allo spagnolo. Dopo un chiarimento piuttosto acceso all'interno del box del Team Aspar però i due si sono salutati con un abbraccio.
Cla | # | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 26 | Daniel Pedrosa | Honda | 27 | 45'26.827 | 157.6 | 25 | ||||
2 | 93 | Marc Márquez Alenta | Honda | 27 | 45'32.963 | 6.136 | 6.136 | 157.3 | 20 | ||
3 | 99 | Jorge Lorenzo | Ducati | 27 | 45'41.594 | 14.767 | 8.631 | 156.8 | 16 | ||
4 | 5 | Johann Zarco | Yamaha | 27 | 45'44.428 | 17.601 | 2.834 | 156.6 | 13 | ||
5 | 4 | Andrea Dovizioso | Ducati | 27 | 45'49.740 | 22.913 | 5.312 | 156.3 | 11 | ||
6 | 25 | Maverick Viñales | Yamaha | 27 | 45'51.383 | 24.556 | 1.643 | 156.2 | 10 | ||
7 | 9 | Danilo Petrucci | Ducati | 27 | 45'51.786 | 24.959 | 0.403 | 156.2 | 9 | ||
8 | 94 | Jonas Folger | Yamaha | 27 | 45'54.548 | 27.721 | 2.762 | 156.0 | 8 | ||
9 | 41 | Aleix Espargaro | Aprilia | 27 | 45'58.060 | 31.233 | 3.512 | 155.8 | 7 | ||
10 | 46 | Valentino Rossi | Yamaha | 27 | 46'05.509 | 38.682 | 7.449 | 155.4 | 6 | ||
11 | 45 | Scott Redding | Ducati | 27 | 46'07.806 | 40.979 | 2.297 | 155.3 | 5 | ||
12 | 8 | Hector Barbera | Ducati | 27 | 46'10.026 | 43.199 | 2.220 | 155.2 | 4 | ||
13 | 76 | Loris Baz | Ducati | 27 | 46'10.038 | 43.211 | 0.012 | 155.2 | 3 | ||
14 | 38 | Bradley Smith | KTM | 27 | 46'14.791 | 47.964 | 4.753 | 154.9 | 2 | ||
15 | 17 | Karel Abraham | Ducati | 27 | 46'18.106 | 51.279 | 3.315 | 154.7 | 1 | ||
16 | 22 | Sam Lowes | Aprilia | 27 | 46'35.712 | 1'08.885 | 17.606 | 153.7 | |||
17 | 12 | Takuya Tsuda | Suzuki | 27 | 46'54.277 | 1'27.450 | 18.565 | 152.7 | |||
dnf | 29 | Andrea Iannone | Suzuki | 9 | 15'19.450 | 18 giri | 18 giri | 155.8 | Accident | ||
dnf | 53 | Tito Rabat | Honda | 9 | 15'24.810 | 18 giri | 5.360 | 154.9 | Accident | ||
dnf | 35 | Cal Crutchlow | Honda | 5 | 8'29.685 | 22 giri | 4 giri | 156.2 | Accident | ||
dnf | 43 | Jack Miller | Honda | 5 | 8'33.241 | 22 giri | 3.556 | 155.1 | Accident | ||
dnf | 19 | Alvaro Bautista | Ducati | 5 | 8'33.277 | 22 giri | 0.036 | 155.1 | Accident | ||
dnf | 44 | Pol Espargaro | KTM | 5 | 8'35.892 | 22 giri | 2.615 | 154.3 | Accident |
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