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Pedrosa avrebbe fatto scelte differenti per il motore della Honda

Lo spagnolo ha spiegato che la RC213V di quest'anno è stata pensata per assecondare soprattutto le esigenze di Marquez, che però la stra sfruttando a dovere, visto che è in testa al Mondiale. Anche se gli altri piloti Honda faticano tutti.

Dani Pedrosa, Repsol Honda Team

Foto di: Repsol Media

Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team, Marc Marquez, Repsol Honda Team

Dani Pedrosa sta piano piano risalendo la china dopo un inizio di stagione un po' complicato. Nonostante le difficoltà, lo spagnolo ha conquistato due piazzamenti a podio ed occupa il quarto posto nella classifica iridata. Tuttavia, il pilota della Honda ci ha tenuto a precisare di non essere particolarmente a suo agio con la RC213V di quest'anno.

Ma è andato anche oltre, spiegando che le scelte sono state fatte per disegnare una moto che si adattasse alle necessità di Marc Marquez, soprattutto per quanto riguarda la scelta di modificare radicalmente il motore.

"Alla fine non abbiamo troppe specifiche, ma tra quelle che avevamo a disposizione non avrei scelto quella attuale. Quando abbiamo scelto la moto, sapevo già che sarebbe stata molto dura. Sapevo già da novembre come si comporta la moto. Ma è andata così" ha detto Dani.

"La scelta è stata di Marquez, io non ho niente a che fare con questa. Al momento lui è davanti e se lo merita. Gli piace la moto, si è adattato bene, mentre io faccio più fatica. Questo è ovvio e lo si vede nei risultati e nel modo di guidare" ha aggiunto.

Tra le altre cose, non si può non notare che pure le moto delle squadre satellite abbiano fatto un evidente passo indietro rispetto al passato. Ad oggi, il miglior risultato è il sesto posto di Cal Crutchlow a Barcellona. Un aspetto che è stato sottolineato anche da Pedrosa.

"Se guadiamo alle altre Honda, sono molto più indietro rispetto a due o tre anni fa, quando Bradl o Bautista chiudevano quarto o quinto. Ora sono intorno alla decima posizione o più indietro. Dobbiamo provare a fare qualcosa anche per gli altri team".

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