MotoGP | Zarco punge: “Ai piloti viene chiesto molto per lo show”
Johann Zarco si è mostrato critico nei confronti di alcuni aspetti del nuovo format della MotoGP, ritenendo che ai piloti venga chiesto uno sforzo decisamente importante. Guardando al weekend, il francese del team Pramac si sente ottimista, arrivando ad Austin in terza posizione nella generale.
L’avvio di stagione di Johann Zarco è stato decisamente positivo, con il primo podio del 2023 in Argentina di due settimane fa, si presenta al Gran Premio delle Americhe in terza posizione nella classifica generale, a 15 punti di distacco dal leader Marco Bezzecchi. Quarto a Portimao e secondo a Termas, ha sempre trovato maggiori difficoltà nella Sprint Race, in cui non è andato oltre l’ottavo e il 13° posto nei primi due appuntamenti.
Sembra dunque che proprio non digerisca le gare brevi, ma più in generale è apparso poco convinto dal nuovo format, di cui ha espresso una certa perplessità durante la conferenza stampa del giovedì. Nello specifico, il portacolori Pramac ritiene che nel nome dello spettacolo venga richiesto molto ai piloti: “Ci viene chiesto molto. È positivo fare questo cambiamento per offrire più spettacolo, ed è vero che come piloti ci divertiamo molto anche dal punto di vista sportivo. Ma quello che non va bene è che ci viene chiesto di più anche fuori dalla pista".
La sua perplessità non riguarda tanto l’azione in pista, che ritiene divertente e giusta per avere un cambiamento, quanto le attività extra che vengono richieste ai piloti: "A volte si dimentica un po' che bisogna concentrarsi per guidare una moto a più di 300 km/h, eppure d'ora in poi il sabato mattina sarà obbligatorio andare a incontrare i tifosi 15 minuti prima di salire in moto. Non sono d'accordo, ma visto che è obbligatorio potremmo essere penalizzati se non lo facciamo. Ma bisogna ricordare che, anche se si tratta di prove libere al mattino, si tratta pur sempre di una moto che va a più di 300 km/h e di piste che a volte sono difficili da percorrere, come qui ad Austin, che è la pista più difficile dell'anno".
Johann Zarco, Pramac Racing
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
"Quindi dovremmo pensarci due volte. È bello fare lo spettacolo, lo facciamo sulla moto, ma a lato abbiamo bisogno di tempo per concentrarci. Quando si rende obbligatorio qualcosa che avviene 15 minuti prima di salire sulla moto, poi credo sia questo il motivo per cui c'è più stress, ci sono più incidenti, più infortuni e meno piloti in pista", ha spiegato.
"Le Sprint Race sono molto interessanti", ha aggiunto. "Si ottengono molte informazioni per prepararsi alla gara di domenica e si ha il piacere di lottare con gli altri. Quando si ha la forza di lottare, ci si diverte ancora di più e questo è positivo. È vero che il sabato ci concentriamo sulle qualifiche e poi dobbiamo cambiare un po' mentalità e prepararci per la gara".
Così come gli altri piloti, anche Zarco ritiene che la Sprint Race possa fornire dei dati importanti in vista della gara di domenica. Non è solo un lavoro all’interno del box, ma anche di confronto con i rivali, avendo una percezione più reale del potenziale: "L'aspetto positivo è che è necessaria la concentrazione per scendere in pista e lottare con gli altri. Nei test non si ha mai l'opportunità di guidare con tutti gli altri e con tutti al 100%. Nelle prove puoi seguire qualcuno, ma non sai se il suo pneumatico ha fatto più o meno giri. Qui si tratta di una gara e, per me, rivela una situazione reale [della gerarchia] del weekend".
"Avere un'idea il sabato di quale sia la verità, aiuta molto per la domenica", ha sottolineato, convinto che riveli molto di più sui potenziali problemi ai piloti e ai tecnici. In un tipico fine settimana, le prove non hanno lo stesso valore. "Si vede cosa succede la domenica e a volte è troppo tardi", ha riassunto Zarco a proposito del Gran Premio come è stato vissuto in precedenza. "Quindi, dal mio punto di vista, ritengo che anche se si perde la gara sprint, si imparano lezioni per la domenica", ha spiegato.
"Sono molto soddisfatto di entrambe le gare di domenica. Per me le gare sprint sono utili per prepararmi alla domenica. Sono sempre stato molto concentrato per la domenica e il risultato importante è arrivato due volte, quindi sono contento. Essere terzo all'inizio del terzo weekend è un piacere e un segno che molto è possibile. È molto presto, quindi bisogna essere molto concentrati sul fine settimana e cercare di ottenere un buon feeling. È una pista difficile, l'anno scorso ero veloce ma non molto costante, quindi se riesco a trovare un buon ritmo posso aspettarmi buone cose", ha concluso.
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