MotoGP | Yamaha: un gap "in tutte le aree" da colmare entro inizio 2024
A tre settimane dall'ultimo test dell'anno, il responsabile del programma Yamaha è sincero sull'entità del compito che attende il costruttore in vista della prossima stagione, con un obiettivo: convincere Fabio Quartararo a rimanere oltre il 2024.
Il test svolto a Misano nel mese di settembre ha suscitato alcune divergenze di opinione nelle conclusioni tratte pubblicamente da Fabio Quartararo e dal suo team manager Massimo Meregalli. Il campione del mondo 2021 si è affrettato a sottolineare i commenti diametralmente opposti, aggiungendo ulteriore confusione ad una situazione già preoccupante per il costruttore giapponese.
Con il senno di poi, Lin Jarvis, responsabile del programma Yamaha, ammette che questa cosa ha evidenziato la necessità di un progresso generale sulla moto sviluppata ad Iwata. Questo è ciò che è emerso dal debriefing tenuto dal pilota francese in una riunione alla quale ha voluto partecipare lo stesso direttore esecutivo di Yamaha Motor Racing.
"C'era un sacco di gente", ha raccontato a Speedweek Lin Jarvis sull'incontro avvenuto al termine del test, il primo che ha permesso ai titolari di valutare i prototipi delle moto 2024. Fabio Quartararo era stato molto chiaro sulle sue aspettative e sulla loro portata futura, indicando che quel giorno avrebbe potuto "cambiare la sua carriera", ma non era rimasto impressionato dal carattere della moto che aveva guidato. Spiegando che si aspettava "molto di più", ha potuto parlare a lungo delle sue sensazioni alla ventina di tecnici che si erano riuniti per interrogarlo.
"Gli ingegneri gli hanno fatto molte domande da diversi punti di vista. C'erano ingegneri del motore, ingegneri del telaio e ingegneri elettronici", ha spiegato Lin Jarvis, che era presente perché era "curioso" e voleva "sentire direttamente il feedback tecnico esatto".
"Dopo la relazione di Fabio, è apparso chiaro che abbiamo ancora del lavoro da fare se vogliamo affrontare la prossima stagione in modo veramente competitivo", ha descritto il manager inglese, che ammette la portata del compito: "Il terreno da recuperare è in tutte le aree".
Secondo Jarvis, il prototipo presentato a Fabio Quartararo a Misano ha comunque mostrato "chiari progressi in termini di dati e tempi", ma probabilmente non così chiari come il pilota di Nizza si aspettava. "Il motore della M1 non sembrava particolarmente potente, non c'era una 'spinta' evidente", ha spiegato Lin Jarvis. "Il motore sembrava più fluido ai bassi regimi ed aveva un po' più di potenza di picco. Ma dobbiamo tenere conto che Misano non è una pista che richiede molta potenza e velocità massima".
Non sarà così nemmeno a Valencia, dove si svolgerà il prossimo test il 28 novembre. Tuttavia, la Yamaha dovrà riuscire a fare un passo avanti a tutti i costi in questo prossimo evento, perché sarà immediatamente seguito dall'inizio della pausa invernale di due mesi a cui i piloti sono soggetti.
Tutti torneranno in pista il 6 febbraio 2024, a Sepang, questa volta con una versione quasi definitiva della moto che verrà portata in gara. Alla vigilia della sua ultima stagione di contratto, Fabio Quartararo starà già facendo delle scelte sul suo futuro.
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