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MotoGP | Vinales: "Se parti così indietro è una giungla, non c’è rispetto”

Maverick Vinales, che ad Aragon ha chiuso tredicesimo, lamenta un gran premio partito male dal venerdì, tanto da condizionare un fine settimana in cui aveva il ritmo per lottare per il podio.

Maverick Vinales, Aprilia Racing Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Maverick Vinales e Aleix Espargaro sono due piloti che tendenzialmente cadono poco, ma entrambi sono finiti a terra durante il fine settimana di Aragon. Il #41 è scivolato due volte venerdì, mentre il suo compagno di box è caduto sabato, mentre nella Q1 provava a rientrare nella seconda fase di qualifica. Questo lo ha relegato nelle retrovie la domenica, mentre Aleix è riuscito a piazzarsi in quarta posizione. Così è riuscito a salire di nuovo sul podio, 12 secondi avanti al suo compagno di squadra.

Il weekend è iniziato male, con diversi problemi tecnici sull’Aprilia di Vinales che hanno provocato una serie di complicazioni. A suo dire, queste spiegano come un fine settimana che sulla carta doveva mostrare la propria forza, si è trasformato in un gran premio discreto. I contrattempi del venerdì hanno portato il catalano a forzare più del dovuto il sabato, causando la prima caduta in sella alla RS-GP. La sua posizione di partenza, in sesta fila, lo ha lasciato esposto al trambusto che si è creato quando si è spento il semaforo. Questo lo ha lasciato fuori dal gruppo di testa, senza possibilità di avvicinarsi.

Maverick Vinales, Aprilia Racing Team

Maverick Vinales, Aprilia Racing Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

“Partire dietro è quello che è, perché ti ritrovi con piloti più lenti. Provi a superarli e vai largo. Partire davanti facilita le cose, mentre scattare da dietro di condizione tutta la gara”, ha riassunto Vinales, che ha visto molto da vicino gli incidenti di Fabio Quartararo e Takaaki Nakagami, che ha dovuto evitare con una manovra dell’ultimo momento. “Se parti 16° è una giungla, nessuno rispetta niente. Quando parti davanti, tutti sono più accorti. Dietro lasciano i freni e partono”, ha riflettuto Vinales, che ha insistito sulla fortuna che hanno avuto i due danneggiati della gara: “Lì è successo di tutto, ho viso la moto di Fabio contro quella di Alex Rins, poi Nakagami che stavo quasi per colpire”.

Per lo spagnolo, l’alleanza con Aprilia è il suo miglior momento di sempre, come dimostrato dai dati della gara. Ora resta solo da inquadrare un fine settimana in cui tutti i pezzi siano al loro posto per poter festeggiare questa tanto attesa prima vittoria con la Casa di Noale.

“Mi sento forte, ma non abbiamo lavorato bene per tutto il fine settimana. Questo ci ha impedito di concludere dove dovremmo stare. Dopo la gara ho guardato i miei tempi e ho pensato che se fossi partito più avanti avrei potuto lottare per il podio. Non avrei avuto il passo per lottare con Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini, ma sicuramente per stare tra loro e Aleix”, ha concluso Vinales.  

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