Rossi: "Pecco può ancora vincere il Mondiale, perché no?"
Il campione di Tavullia si gode un'autodromo di Misano tutto giallo che gli vuole tributare l'ultimo saluto prima del ritiro. Per Rossi la giornata non è stata positiva, condida da due cadute per fortuna senza conseguenze. Il pesarese promette di rifarsi domani, visto che dovrà scattare dall'ultima fila, ma guardando al futuro prossimo vede in Pecco e Morbidelli i suoi eredi. Anzi il torinese se gioca bene le sue carte è ancora nella partita iridata.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Due cadute, per fortuna senza conseguenze, ma alla fine il responso per Valentino Rossi nel GP di San Marino e della Riviera di Rimini è pesante: penultimo in griglia, seguito solo dal nuovo compagno di squadra, Andrea Dovizioso, staccato di appena 131 millesimi di secondo, nonostante il forlivese abbia ereditato la M1 del 2019 che era di Franco Morbidelli. Due rider della vecchia generazione in coda al gruppo…
“Oggi è stato un giorno complicato soprattutto per le due cadute. Pensavo di fare bene perché il passo con le gomme nuove non era male, tant’è che ero ottimista per la Q1, visto che avevo fatto qualche giro buono, ma con la gomma dura anteriore mi sono trovato davvero in difficoltà. Sfortunatamente questa mattina ho commesso un errore e sono scivolato nella parte veloce mentre stavo cominciando a spingere per entrare nei dieci. Sono molto frustrato per la caduta del pomeriggio perché non stavo andando male e speravo di fare un buon tempo in Q1, ma sono scivolato. Cercherò di fare meglio domani”.
In mattina Vale sei scivolato alla curva 13 in un tratto veloce, mentre il tentativo in Q1 si è interrotto per una caduta alla 15, l’ultima curva, dove sei sembrato sorpreso dalla chiusura improvvisa dell’anteriore…
“Il problema è che la gomma dura anteriore è buona in frenata, ma sulla spalla sinistra è impegnativa specie alla sei e alla quindici. Il primo tentativo non è stato male, ma nel secondo run ho perso circa cinque secondi mentre ero in appoggio a sinistra e non capisco perché”.
Misano è una pista colorata di giallo per tributarti l’onore che meriti, ma cosa pensi dei piloti italiani che proveranno a prendere la tua eredità dopo il ritiro?
“Penso che lascerò la MotoGP con tanti buoni propositi per i piloti italiani, perché ci sono Pecco e Franco, ma anche mio fratello e Bastianini”.
“Partiamo da Pecco e Franco perché a mio parere l’anno prossimo partiranno per vincere il mondiale. Anzi Pecco potrebbe provare a vincere il titolo già quest’anno, perché no? E poi c’è la Ducati. Bagnaia ha il vantaggio di essere un pilota italiano su una moto italiana: più di così è difficile”.
“Sarebbe come avere la Ferrari che può vincere il mondiale e che parte in pole a Monza con un pilota italiano. Diciamo che siamo all’apoteosi del motociclismo italiano. I tifosi devono venire numerosi a seguirlo”.
È piaciuto molto il casco con il nastro rosa dedicato alla bambina stai aspettando…
“È stato ispirato da una canzone di Lucio Battisti, “Con il nastro rosa”. In realtà la canzone non parla di una bambina, ma di un ragazzo che ha paura di sposarsi. E noi l’abbiamo fatta nostra in onore della bambina che sarà. Chissà che sarà di noi e lo scopriremo solo vivendo”.
Ma hai intenzione di sposarti?
“Sinceramente non è nei miei piani. Non sono molto interessato. Il casco comunque è dedicato alla bambina”.
Ha già un nome?
“No, ancora no. Lo decideremo alla fine come piace fare le cose a me”.
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