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Rossi: "Scommettere su Marc? Dipende quanto paga!"

Dopo la pole di Lorenzo, Valentino vede più complicata la sua rimonta: "Purtroppo non dipende tutto da me"

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Foto di: Yamaha MotoGP

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing and Marc Marquez, Repsol Honda Team

Non c'è molto da commentare riguardo al risultato di Valentino Rossi nelle qualifiche del Gp della Comunitat Valenciana. Con l'ultimo posto assegnato a tavolino in virtù della penalità inflitta a Sepang, il "Dottore" oggi doveva solo guardare alla messa a punto in vista della gara e da questo punto di vista ha lasciato intendere che la sua Yamaha può fare ancora un passetto in avanti. Anzi, che è fondamentale per rimontare e provare a difendere i suoi 7 punti di vantaggio nei confronti di Jorge Lorenzo. Ad aumentare ancora un po' la tensione di questa vigilia importante poi è arrivata anche una scivolata in Q2, che se non altro non ha potuto pesare sul risultato finale.

Il pesarese è partito proprio dal racconto di questo sabato valenciano: "La giornata era iniziata bene, perché anche questa mattina, come ieri, sono andato forte ed ho trovato un buon passo. Eravamo contenti ed abbiamo modificato poco per il pomeriggio, perché volevamo vedere come si comportava la moto con la temperatura più alta. Purtroppo ho sofferto di più sia sull'anteriore che sul posteriore e facevo un po' più fatica a far girare la moto. Per questo dopo la FP4, nella quale comunque avevo chiuso quarto, abbiamo deciso di fare delle modifiche, perché tanto non avevamo niente da perdere in qualifica. Non è andata come avremmo sperato, quindi abbiamo deciso di tornare indietro e con la seconda gomma stavo facendo un buon giro, perché il tempo non era male al T2, ma poi ho fatto un errore e sono scivolato. Ma non cambia tanto, perché dovevo comunque partire ultimo".

Qualcuno ipotizzava che partendo ultimo non avrà niente da perdere, quindi anche meno pressione. Il 9 volte iridato però sembra d'accordo solo in parte: "Avrei preferito partire davanti, perché non si può neanche pensare lontanamente che una gara sarà più facile partendo da dietro. Diciamo che sarà diversa. Ci saranno delle differenti priorità: bisognerà cercare di partire bene e recuperare più posizioni possibili nei primi giri. Ci vuole anche un po' di culo e poi sarà importante il lavoro che riusciremo a fare tra oggi e domani per il mio passo, perché dal quinto o sesto giro si tratta solo di quello e sarebbe importante avere qualcosina in più da spendere rispetto a quelli che potrei raggiungere. Comunque partendo 26esimo faccio un po' fatica a capire dove potrei arrivare".

Riguardo all'argomento pressione, non ha voluto commentare se sarà lui o Lorenzo ad averne di più: "Non lo so, non ne ho idea. Bisogna che glielo chiedete a lui".

La caduta è stata abbastanza banale, ma Valentino sembra convinto di non aver fatto nulla di particolarmente diverso in quel giro: "In quel punto lì mi si muove sempre un po' il posteriore in entrata, scivola un po'. In qualifica l'ho messa dentro uguale. Sinceramente non l'ho ancora rivista la caduta, ma non credo che fossi largo di traiettoria. Mi è scivolata davanti senza gas, quindi non stavo neanche andando troppo forte, anche se mi stavo migliorando di mezzo secondo. Ci ho provato, ma è andata così".

Successivamente ha ribadito di non ritenere che quella che lo attende domani sia la più grande impresa della sua carriera, perché ci sono troppi fattori in ballo: "Purtroppo non dipende tutto da me, quindi non è un'impresa paragonabile a quelle che ho già realizzato in passato. Io devo solo cercare di andare più forte possibile, recuperare più posizioni possibile e poi vedere cosa succede davanti".

Quando gli è stato chiesto un aggettivo per la gara che lo attende domani, ha risposto: "Abbastanza difficile direi. Difficile potrebbe essere un buon aggettivo. Anzi, complicato è più bello".

Poi ha dato una risposta interessante sulle ultime settimane. Ad una domanda su come ha reagito ai pugni incassati nelle ultime due settimane, ha infatti replicato dicendo che per lui il più duro resta quello patito a Phillip Island: "Io penso che il pugno più grosso l'ho preso in Australia, perché lì è successo qualcosa che non mi aspettavo. Quello che è successo dopo è stata solo una conseguenza. Ormai comunque quel che è fatto è fatto, quindi posso solo pensare a fare una bella gara e magari è anche divertente fare una rimonta. Io ribadisco che devo solo pensare ad essere competitivo, poi vedremo cosa succederà".

Rossi comunque non ha perso il sorriso, perché ha trovato la forza di scherzare quando gli è stato domandato se per domani scommetterebbe su una vittoria di Marquez: "Dipende quanto la pagano! (ride, ndr) Non saprei, come potenziale vanno tutti molto forte, perché Jorge ha un gran passo, ma lo hanno anche Marc e Pedrosa. Diciamo che si potrebbe dare il 33% di possibilità di vittoria ad ognuno di loro".

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