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Rossi: "Imbarazzante il comportamento di Marquez"

Il "dottore" si sfoga dopo la gara, accusando lo spagnolo della Honda di non aver voluto attaccare Lorenzo

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Foto di: Yamaha MotoGP

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

La grande rimonta di Valentino Rossi non ha consentito al nove volte campione del mondo di fregiarsi del decimo alloro iridato. Rossi ha fatto il possibile per raddrizzare una gara compromessa in partenza con la penalità rimediata a Sepang, ma il massimo non è stato abbastanza.

Valentino ha voluto dire la sua sulla gara disputata da Marquez, apparsa a molti sospetta per i mancati attacchi a Lorenzo, sfognado la tensione di due settimane decisamente nervose:"È stata una stagione veramente bella. Ci siamo costruiti questa possibilità di lottare per il titolo sin dalla prima gara e sono stato sempre competitivo, non ho mai sbagliato. Devo essere onesto, Jorge nella seconda parte di stagione è stato molto bravo. Fino a quando le cose sono andate normalmente, sino a Motegi, ero in testa con 18 punti e avevo una grande possibilità di vincere. Da Philipp Island è successo qualcosa di strano che nessuno si sarebbe aspettato. Il comportamento di Marquez è stato imbarazzante, bruttissimo per il nostro sport, mai successo prima. Già da Philipp Island ha iniziato a fare il guardaspalle di Lorenzo e io mi sono trovato nella situazione di dover lottare contro due piloti molto forti. Da lì tutto è cambiato, l'unica cosa di cui sono contento è che anche oggi tutti hanno visto quale era il loro piano già iniziato in Australia. Mi rende molto triste, penso che il nostro sport abbia fatto una pessima figura con gli spettatori e non capisco l'atteggiamento della Honda che permette ad un suo pilota di far vincere volontariamente una Yamaha e non far vincere un'altra Honda, dato che Marquez ha tirato fuori gli artigli solo con Pedrosa rischiando di buttarlo fuori. Spero che questo comportamento con il passare del tempo gli si rivolti contro e tra qualche mese capisca quello che ha fatto. Lorenzo è molto bravo, sarebbe stato bello combattere ad armi pari in pista, così non è stato bello e credo che anche lui non sia tanto contento".

Rossi ha rincarato la dose contro Marquez, accusandolo palesemente di aver protetto Lorenzo, e non ha mancato di lanciare una frecciata anche al neo campione del mondo: "Non so se Marquez abbia protetto Lorenzo perchè è spagnolo, ma mi sembra triste che si sia ridotto a fare il suo guardaspalle. Jorge ha meno colpe di Marquez, anche perchè ritengo che non avrebbe mai fatto quello che ha fatto Marquez, tuttavia, con le sue dichiarazioni dopo la Malesia per me si merita di essere trattato quasi alla stregua di Marc perchè poteva perfettamente stare zitto e avrebbe fatto una figura migliore. Forse erano d'accordo. L'avevo detto sin dal giovedì che sarebbero andati sino in fondo ed è stato brutto".

Valentino aveva chiaro l'andamento della gara odierna sin dal giovedì: "Già dalle dichiarazioni di Marquez dove affermava che avrebbe fatto di tutto per battere Lorenzo ho avuto la conferma che avrebbero fatto il biscottone. Sono abbastanza triste, è una grande occasione sfumata, non me lo meritavo ma è andata così. Avevo già capito che sarebbe andata a finire così quando ho avuto la conferma che sarei partito ultimo e non avrei potuto giocarmi le mie chance con Lorenzo, mi è stato subito chiaro che Marquez gli avrebbe guardato le spalle".

Rossi non ha rimpianti per la stagione, anche se considere la gara australiana come il vero bivio del mondiale: "Non ho rimpianti se guardo le gare disputate. Ho sempre fatto il massimo, l'unico rimpianto è Philipp Island dove ero più veloce di Lorenzo e l'avrei battuto e da 18 punti il vantaggio sarebbe cresciuto ed avrei chiuso lì il mondiale. Lì è stato il bivio del mondiale".

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