Marquez: "Qui ho vinto da ultimo, ma era la Moto2..."
Marc vede più difficile la rimonta a cui è chiamato Valentino e ribadisce che pensa solo a fare una bella gara
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Repsol Media
"Le ultime sono state tra le settimane più difficili della mia vita, specialmente perché dopo la Malesia ho cercato di dimenticare quello che era successo e concentrarmi al 100%, ma non è stato facile perché si è parlato tanto dei fatti di Sepang. Ora però sono qui con la mia seconda famiglia, ovvero la mia squadra, ed ora voglio solo pensare a preparare al meglio la mia moto per domenica e provare a chiudere la stagione nel migliore dei modi. L'obiettivo è lottare per la vittoria e se non sarà possibile finire sul podio".
Con queste parole Marc Marquez è stato abbastanza chiaro nella conferenza stampa andata in scena oggi pomeriggio all'hospitality Honda: dopo l'incidente e le polemiche di Sepang, per il suo incidente con Valentino Rossi, l'obiettivo per Valencia è solo quello di dare il massimo per la sua squadra e poco gli importa della lotta per il Mondiale tra il "Dottore" e Jorge Lorenzo.
Anche lui, come i suoi colleghi, non è voluto tornare sui fatti della Malesia, seguendo i consigli arrivati oggi dalla Dorna e dalla FIM: "Non ho cambiato la mia opinione rispetto a quello che è successo a Sepang, ma non lo dirò di nuovo perché Ezpeleta e la FIM ci hanno chiesto di parlare solo di Valencia, come ha fatto anche la Honda questa mattina non mostrando la telemetria della Malesia. Siamo qui per goderci l'ultima gara della stagione e deve essere così".
È stato però piuttosto diretto quando gli è stato chiesto se ha qualche rimpianto: "Mi dispiace solamente di non aver finito la gara per la mia squadra, perché io stavo solo cercando di piazzarmi terzo. Come ho già detto, in ogni gara io provo a fare del mio meglio: l'ho fatto in Giappone, l'ho fatto in Australia, l'ho fatto in Malesia e lo rifarò questo fine settimana".
Marc poi non ha potuto negare che quanto accaduto a Sepang sia stato comunque il culmine di una stagione difficile dopo due anni di dominio: "È stata un'esperienza dura, perché non è facile una situazione di questo tipo per un pilota, specialmente se ha solo 22 anni. Sicuramente voglio provare ad imparare dagli errori che ho commesso quest'anno e tornare a lottare per il Mondiale nel 2016".
Quando poi gli è stato chiesto nello specifico cosa può aver imparato dal 2015, ha aggiunto: "Ho capito che il quarto posto può essere un buon piazzamento per il campionato quando le cose vanno male, perché la stagione è molto lunga. Alla fine a penalizzarmi quest'anno sono state soprattutto le prime sei gare, nelle quali la moto non era al top. Da Assen in avanti siamo stati sempre competitivi, quindi forse se avessi gestito meglio la situazione nelle prime gare avrei potuto lottare per il titolo".
Per il momento non c'è ancora stato un tentativo di dialogo con i due piloti della Yamaha, ma "El Cabronsito" spera che si possano parlare presto: "No, non ho avuto modo di parlare con nessuno dei due, ma spero prima o poi di riuscire a parlare sia con Jorge che con Valentino".
Ma ha anche ribadito che è pronto a battagliare con entrambi domenica se si presenterà l'occasione: "L'avevo già detto al sabato in Malesia: se devo lottare con il mio compagno di squadra, allora lo farò. E lo stesso discorso vale anche con Jorge e Valentino. A me interessa solo ottenere il miglior risultato possibile per me e per la mia squadra".
Dopo la penalità, Valentino Rossi dovrà partire ultimo domenica. Marc ha un precedente importante, perché in Moto2 ha vinto in questa condizione proprio a Valencia. Dunque, ha detto la sua: "È vero, qui a Valencia in Moto2 ho vinto partendo ultimo. Ma è altrettanto vero che quest'anno in Qatar ero ultimo alla prima curva ed ho rimontato solo al quinto posto. Questo perché in MotoGp è tutto più difficile. Però preferisco non pensare a queste cose, perché non è la mia condizione per questo weekend".
La cosa che si augura più di tutte comunque è che la gara di domenica possa essere un grande spettacolo per i tanti spettatori attesi sulle tribune del Ricardo Tormo: "Quello che è certo è che gli spettatori che verranno qui domenica amano la MotoGp come me. Ricordo quando ero un bambino e venivo in pista per godermi lo show delle moto. Deve essere una grande festa per il motociclismo e i tifosi devono solo pensare a divertirsi. Sappiamo che ci saranno tanti tifosi miei, di Valentino e di Lorenzo, ma alla fine la cosa più importante è che sono tutti qui per godersi lo spettacolo in pista".
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