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Marquez: "Pronto a stringere la mano a Vale in futuro"

Marc continua a non condividere il pensiero di Rossi sulla gara di domenica, ma prova a calmare gli animi

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Foto di: Honda Racing

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team

Oggi era giornata di test, ma Marc Marquez non si è tirato indietro dal rispondere anche alle domande relative alle enormi polemiche che hanno caratterizzato gli ultimi giorni ed in particolare le accuse di Valentino Rossi di aver aiutato Jorge Lorenzo a portarsi a casa il suo quinto titolo iridato proprio ai danni del pesarese.

Marc è ritornato sui fatti del weekend, ribadendo che purtroppo sapeva che sarebbe finita così se non avesse battuto Lorenzo, ma che purtroppo il maiorchino è stato troppo forte domenica: "Le ultime settimane sono state un momento davvero difficile. Ribadisco che quello che è successo al giovedì in Malesia è strano, dopo che in Australia avevo vinto la gara e portato via cinque punti a Jorge. Dopo Sepang mi sono detto che la cosa migliore da fare fosse venire a Valencia e vincere la gara. Devo dire che qui è stato molto difficile rimanere concentrato, perché non sono stupido e già prima della gara sapevo che se non avessi vinto si sarebbe alzato un polverone. Sfortunatamente non sono riuscito a vincere semplicemente perché Jorge era il più veloce e lo ha dimostrato facendo il giro più veloce della gara, ma il record sulla distanza di gare".

Poi ha ribadito di non condividere quello che dice il "Dottore", ma di essere pronto a seppellire l'ascia di guerra e a stringergli la mano in futuro: "Non posso dire altro, ma non posso condividere quello che ha detto Valentino, perché ha rivolto accuse a me, a Dani, alla Honda, a Jorge, a tutti quanti. Ma io posso dire che per il futuro sono pronto a stringergli la mano".

Poi ha argomentato dicendo di sentirsi a posto con la sua coscienza e di non avere problemi quindi a cercare un punto di incontro con Rossi se dovesse tornare sui suoi passi: "Credo che Valentino parli di cose che ha visto solo lui, ma sicuramente nelle ultime settimane deve aver sentito molto la tensione per la lotta per il titolo e magari tra tre settimane o un mese capirà. Ovviamente non mi piace questa situazione che si è venuta a creare, ma io penso di avere la coscienza pulita: se avessi potuto vincere lo avrei fatto, perché sapevo che se non lo avessi fatto sarebbe finita così".

Infine, ha ammesso che sicuramente le dichiarazioni a caldo di Lorenzo, che ha parlato di aiuto da parte degli spagnoli (frasi che poi si è rimangiato in conferenza), hanno gettato benzina sul fuoco e che non fossero particolarmente comprensibili per lui: "Si, ho fatto fatica a capire quello che ha detto Jorge subito dopo la gara, perché la MotoGp è uno sport individuale. Basta guardare alla gara di Phillip Island, dove un pilota spagnolo ha rubato 5 punti ad un connazionale ed un italiano ne ha presi 3 ad un altro. Come è giusto che sia, ognuno deve pensare alla sua gara".

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