MotoGP | Valencia, Libere 2: Marini nel tris Ducati, Bagnaia risale 9°
Le Ducati tornano a dettare legge nel time attack, con Marini davanti a Martin e Miller. Quarto c'è un buon Marquez nonostante una scivolata. Quartararo continua a brillare sul passo, ma sul giro secco arretra all'ottavo posto, con un Bagnaia in ripresa ad appena 5 millesimi da lui. Nella battaglia per il terzo posto nel Mondiale, Bastianini è quinto, mentre Aleix Espargaro cade ed è solo 13°.
E' stato un venerdì tribolato quello del leader iridato Pecco Bagnaia, ma il bilancio a fine giornata è meno peggio di quello che si sarebbe potuto temere ad un certo punto. Con il nono tempo, il ducatista si è guadagnato un posto tra i piloti che al momento affronterebbero la Q2, ma soprattutto ha ridotto a soli 5 millesimi il suo distacco nei confronti del rivale Fabio Quartararo.
Il pilota della Yamaha è parso quello messo meglio di tutti in ottica passo gara, ma il punto debole della Yamaha è venuto fuori quando è stato il momento di andare ad affrontare il time attack e la classifica della FP2 del Gran Premio della Comunità Valenciana ha visto le Desmosedici GP tornare a fare da padrone, visto che sono sei nelle prime nove posizioni e che "El Diablo" è arretrato fino all'ottavo posto.
A dettare il passo è stato uno strepitoso Luca Marini, che probabilmente da quando è in MotoGP non si era mai mostrato tanto competitivo come oggi, visto che comandava la classifica già prima che iniziasse il time attack con la sua Ducati della Mooney VR46. Con la gomma soft, però, ha avuto il merito di riuscire a scendere fino a 1'30"217, staccando di 105 millesimi Jorge Martin del Prima Pramac Racing.
A completare la prima fila virtuale poi c'è Jack Miller, pure lui vicinissimo a soli 128 millesimi. Come detto, sono sei le Ducati nelle primissime posizioni, perché in quinta posizione c'è anche quella di Enea Bastianini ed in settima quella di Johann Zarco. Bagnaia invece è appunto nono, ma va detto che sembra aver trovato una svolta positiva anche in termini di passo quando ha cominciato ad utilizzare la gomma dura sull'anteriore, dopo una prima parte del turno nella quale si era lamentato di una moto molto nervosa.
In mezzo al consueto dominio Ducati c'è spazio anche per Marc Marquez, uno degli specialisti del Circuito Ricardo Tormo. Il pilota della Honda è incappato nella seconda scivolata del weekend, questa volta alla curva 1, ma ha ribadito ancora nuovamente che bisognerà fare i conti anche con lui domenica, perché a dispetto di un anteriore ballerino è sempre molto veloce.
Buona però anche la sessione delle KTM, perché le due RC16 del Factory Team al momento sarebbero entrambe in Q2. Questa volta il più veloce è stato Miguel Oliveira, sesto a soli 205 millesimi dalla vetta. Ma non è troppo distante Brad Binder, che completa una top 10 tutta racchiusa nello spazio di appena 302 millesimi. E bisogna dire che i valori sono ravvicinatissimi, perché sono addirittura 17 i piloti racchiusi nello spazio di meno di un secondo.
Al momento sarebbero quindi costrette a passare dalla Q1 sia le Suzuki che le Aprilia. All'ultima gara in sella alla GSX-RR, Alex Rins ha chiuso con l'11° tempo, più lento di Binder di 188 millesimi. Il suo compagno Joan Mir è invece in 14° piazza, ma decisamente più staccato, visto che è a quasi otto decimi.
Tra le due moto della Casa di Hamamatsu si sono infilate le due RS-GP di Maverick Vinales ed Aleix Espargaro, quest'ultimo caduto alla curva 5, che non sembrano riuscire ad uscire dal turbine di difficoltà in cui si sono infilate nelle gare asiatiche, anche su una pista come Valencia dove dovrebbero avere più dati confrontabili con la moto attuale. Per Aleix, dunque, al momento sembra complicato potersi difendere nella lotta per il terzo posto nel Mondiale, visto che ha solo un punto di margine su Bastianini.
Sono più attardati gli altri italiani, con Marco Bezzecchi in 15° posizione, seguito da un Franco Morbidelli autore di una scivolata alla curva 1. A terra c'è finito anche Fabio Di Giannantonio, 23°, ma alla curva 2. Stesso punto in cui è finito ruote all'aria anche Cal Crutchlow. Tutti quanti comunque si sono rialzati senza particolari conseguenze.
Cla | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | Luca Marini | Ducati | 21 | 1'30.217 | 159.814 | ||
2 | Jorge Martin | Ducati | 20 | 1'30.322 | 0.105 | 0.105 | 159.628 |
3 | Jack Miller | Ducati | 18 | 1'30.345 | 0.128 | 0.023 | 159.588 |
4 | Marc Marquez | Honda | 19 | 1'30.390 | 0.173 | 0.045 | 159.508 |
5 | Enea Bastianini | Ducati | 20 | 1'30.394 | 0.177 | 0.004 | 159.501 |
6 | Miguel Oliveira | KTM | 21 | 1'30.422 | 0.205 | 0.028 | 159.452 |
7 | Johann Zarco | Ducati | 21 | 1'30.424 | 0.207 | 0.002 | 159.448 |
8 | Fabio Quartararo | Yamaha | 21 | 1'30.442 | 0.225 | 0.018 | 159.417 |
9 | Francesco Bagnaia | Ducati | 20 | 1'30.447 | 0.230 | 0.005 | 159.408 |
10 | Brad Binder | KTM | 20 | 1'30.519 | 0.302 | 0.072 | 159.281 |
11 | Alex Rins | Suzuki | 22 | 1'30.707 | 0.490 | 0.188 | 158.951 |
12 | Maverick Viñales | Aprilia | 19 | 1'30.814 | 0.597 | 0.107 | 158.764 |
13 | Aleix Espargaro | Aprilia | 17 | 1'30.890 | 0.673 | 0.076 | 158.631 |
14 | Joan Mir | Suzuki | 18 | 1'31.004 | 0.787 | 0.114 | 158.432 |
15 | Marco Bezzecchi | Ducati | 21 | 1'31.014 | 0.797 | 0.010 | 158.415 |
16 | Franco Morbidelli | Yamaha | 15 | 1'31.016 | 0.799 | 0.002 | 158.411 |
17 | Alex Marquez | Honda | 19 | 1'31.148 | 0.931 | 0.132 | 158.182 |
18 | Pol Espargaro | Honda | 19 | 1'31.249 | 1.032 | 0.101 | 158.007 |
19 | Cal Crutchlow | Yamaha | 19 | 1'31.345 | 1.128 | 0.096 | 157.841 |
20 | Raul Fernandez | KTM | 19 | 1'31.598 | 1.381 | 0.253 | 157.405 |
21 | Remy Gardner | KTM | 20 | 1'31.621 | 1.404 | 0.023 | 157.365 |
22 | Takaaki Nakagami | Honda | 21 | 1'31.672 | 1.455 | 0.051 | 157.278 |
23 | Fabio Di Giannantonio | Ducati | 13 | 1'31.762 | 1.545 | 0.090 | 157.123 |
24 | Darryn Binder | Yamaha | 20 | 1'32.420 | 2.203 | 0.658 | 156.005 |
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