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Valencia, Libere 1: Marquez davanti a Lorenzo

Subito veloci gli spagnoli. Più distanziato Valentino, che chiude quinto dietro a Pedrosa e Dovizioso

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Repsol Media

Marc Marquez, Repsol Honda Team
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team and Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Bradley Smith, Tech 3 davanti a Pol Espargaro, Tech 3
Michele Pirro, Ducati Team
Aleix Espargaro, Team Suzuki MotoGP
Aleix Espargaro, Team Suzuki MotoGP e Maverick Viñales, Team Suzuki MotoGP

Nella giornata di ieri Marc Marquez e la Honda hanno ripetuto allo sfinimento che il loro obiettivo per Valencia è quello di vincere la gara, senza voler entrare nella contesa tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo per il titolo iridato. Il primo segnale positivo in questo senso il campione del mondo uscente lo ha mandato nel primo turno di prove libere, portando la sua RC213V in cima alla lista dei tempi, regalandosi anche un bel brivido quando è stato quasi disarcionato a tempo scaduto.

"El Cabronsito" ha realizzato un 1'31"250, arrivando quindi a meno di mezzo secondo dalla pole position dello scorso anno. Segno che il weekend è partito subito con un ritmo importante. Anche Jorge Lorenzo non è stato troppo da meno, perché ha piazzato la sua Yamaha M1 in seconda posizione, distante di appena 184 millesimi, facendo diverse prove comparative tra la gomma anteriore simmetrica e quella soft.

In terza posizione c'è l'altra Honda HRC di Dani Pedrosa, che per buona parte del turno è rimasto agganciato ai primi due, perdendo poi qualche colpo nella parte conclusiva, anche se alla fine il suo gap dal compagno di squadra è stato di soli 303 millesimi.

Buono anche il quarto tempo della Ducati di Andrea Dovizioso, ottenuto però sfruttando la gomma soft al posteriore ed anche la scia di Valentino Rossi all'ultimo giro. Il forlivese precede proprio il "Dottore" che per il momento, ultimo posto in griglia a parte, ha dato la sensazione di essere un passettino indietro rispetto al terzetto di testa, come certificato anche dal gap di oltre quattro decimi.

Sesto tempo per la Yamaha Tech 3 di Pol Espargaro, che è l'ultimo ad essere rimasto al di sotto della barriera dell'1'32". Il primo al di sopra di questa soglia è invece l'altro ducatista Andrea Iannone, che ha montato tutte le alette a disposizione per la sua GP15, ma ha incassato un ritardo di quasi un secondo nei confronti del battistrada.

Il quadro dei piloti che ad oggi avrebbe accesso diretto alla Q2 se non ci fossero miglioramenti si completa con la Honda LCR di Cal Crutchlow, la Suzuki di Aleix Espargaro e la Ducati Pramac di Yonny Hernandez. Appena fuori dalla top ten c'è poi l'Aprilia RS-GP di un ottimo Stefan Bradl, rimasto alle spalle del colombiano per appena un decimo.

Subito alle sue spalle c'è il tandem italiano composto da Danilo Petrucci e dalla wild card Michele Pirro, che per ora non è riuscito a riproporsi sull'ottimo livello mostrato a Mugello e Misano. Continuando a scorrere la classifica, la 14esima piazza è occupata dall'altra Aprilia di Alvaro Bautista, mentre il 15esimo tempo è valso il primato tra le "Open" a Mike Di Meglio, che si appresta a salutare la classe regina dopo la gara di domenica.

Stupisce vedere solamente in 16esima posizione l'altra Suzuki GSX-RR di Maverick Vinales, ma va detto che lo spagnolo è anche incappato in una scivolata nei primi minuti del turno. Non se la passa bene neppure Bradley Smith, staccato di 1"5 ed addirittura 17esimo con la sua Yamaha Tech 3.

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