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MotoGP: ufficiale la cancellazione del GP del Giappone

Dopo Silverstone e Phillip Island, arriva la cancellazione del GP del Giappone a Motegi, a causa dell’incompatibilità con un eventuale calendario extraeuropeo.

Marc Marquez, Repsol Honda Team, al comando

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Il nuovo calendario della stagione 2020 prende forma ed inizia a delinearsi anche il destino delle tappe extraeuropee. Dopo la cancellazione di Phillip Island infatti, arriva anche la conferma ufficiale dell’uscita del Gran Premio del Giappone dal calendario di questo campionato così scombussolato dalla pandemia del Coronavirus.

L’evento si sarebbe dovuto tenere dal 16 al 18 ottobre sulla pista Twin Ring Motegi. Salta così la gara di casa per i costruttori nipponici Honda, Yamaha e Suzuki. Sarà la prima volta dopo più di trent’anni che il Giappone non è presente in calendario, l’ultima assenza è datata 1986. La MotoGP però in questi mesi non è nuova a revisioni e stravolgimenti del calendario, con un campionato che sulla carta dovrebbe iniziare il 19 luglio a Jerez de la Frontera.

Se le date europee sembrano essere sulla via della conferma (ad eccezione di Silverstone, cancellata pochi giorni fa), le tappe extraeuropee sono in bilico, data la difficoltà ad organizzare un calendario. Ezpeleta infatti ha dichiarato che si correrà nel vecchio continente fino a metà novembre, per poi stabilire un eventuale calendario di gare oltreoceano, qualora fosse possibile.

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Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, commenta la notizia: “È con grande tristezza che annunciamo la cancellazione del Gran Premio del Giappone sulla pista unica di Motegi. Questo vuol dire che non ci sarà il Giappone nel calendario per la prima volta dal 1986. La famiglia della MotoGP sta lavorando duramente per riuscire a far ripartire la stagione e poter avere il maggior numero di eventi possibile nel massimo della sicurezza”.

“Per questo motivo, FIM e Dorna, in accordo con IRTA e MSMA, hanno deciso che fino a metà novembre la MotoGP resterà in Europa per fare quante più possibili gare nel vecchio continente – prosegue Ezpeleta parlando del calendario – gli eventi extraeuropei, se possibile, saranno decisi dopo la metà di novembre, e sarebbe troppo tardi per far sì che il Gran Premio del Giappone possa svolgersi. Per questo motivo è stato deciso, in accordo con Mobilityland, che il Gran Premio del Giappone non si terrà nel 2020. Ringrazio molto Mobilityland per il supporto dato alla MotoGP. Da parte di Dorna, vorrei anche ringraziare tutti i fan che hanno pazienza e comprensione nell’attesa che la situazione migliori. Non vediamo l’ora di tornare a Motegi il prossimo anno”.

Anche Kaoru Tanaka, Presidente di Mobilityland Corporation dichiara: “Mobilityland si stava preparando per l’edizione 2020 del Gran Premio del Giappone, ma la situazione nel nostro paese ed in Europa è imprevedibile e ci si aspetta uno stop all’estensione dei viaggi internazionali. Come risultato delle discussioni con Dorna, promotore della MotoGP, siamo d’accordo sul fatto che non abbiamo altra scelta che cancellare il Gran Premio del Giappone. Capiamo che sia una grande delusione per i fan e per tutte le parti coinvolte. Vi ringraziamo per la comprensione.

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