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MotoGP | Uccio: "Diggia seguito turno per turno. Va forte davvero"

Il team director di VR46 ha spiegato come e perché la sua scelta è caduta su Fabio Di Giannantonio per sostituire il partente Luca Marini. Non per opportunità di mercato, quanto per la velocità mostrata dopo l'estate.

Fabio Di Giannantonio, VR46 Racing Team

Subito una bella impressione. E' quella che Fabio Di Giannantonio ha fatto al team VR46 nella prima e unica giornata di test post-stagionale andata in scena poche settimane fa al Ricardo Tormo di Valencia, teatro anche dell'ultima gara del Mondiale 2023 di MotoGP che ha incoronato Francesco Bagnaia 2 volte campione del mondo.

Il pilota romano, smessa la tuta del team Gresini Racing, ha indossato quella nera ed è salito sulla Ducati Desmosedici GP23 del team VR46 che sino a poche ore prima era appartenuta a Luca Marini. Dopo qualche ora d'apprendimento di moto e team, Di Giannantonio ha fatto segnare un importante riscontro cronometrico, lasciando al suo nuovo team ottime sensazioni per la stagione 2024.

Alessio Salucci, meglio noto come "Uccio" e oggi team director della VR46, ha spiegato perché abbia scelto Di Giannantonio per sostituire il partente Marini. Non una questione di mercato, con Fabio rimasto libero dopo l'arrivo di Marc Marquez in Gresini Racing, quanto perché impressionato dalle sue prestazioni negli ultimi 2 mesi della stagione.

"Io di Fabio sono stato molto contento subito e mi aspetto... che vada forte. Perché non è vero che è andato forte solo prima o dopo la firma. E' andato forte per due mesi di fila", ha spiegato Salucci ai microfoni della stampa, tra cui Motorsport.com.

Uccio, prima di fare la scelta e prendere Di Giannantonio, si è anche confrontato con Gigi Dall'Igna, direttore di Ducati Corse per cercare di spiegare i passi avanti fatti dall'ex pilota di Gresini nella seconda parte della stagione.

"Io analizzo le cose, gara per gara, turno per turno, e lui ha letteralmente cambiato marcia. Ho anche parlato con Dall'Igna di questo per capire anche la motivazione tecnica e lui mi ha detto che non è mai una sola motivazione".

"Sono sempre 3 o 4 aspetti a cambiare la situazione. E quindi lui ha messo insieme un ammortizzatore che funziona, una mappatura con il gas sotto che gli mancava. Lui ci ha messo un po' di motivazione. E considerate comunque che a quel livello tutti i piloti vanno davvero fortissimo- E quindi è arrivato Di Giannantonio".

Nell'unica giornata di test disputata con VR46, Di Giannantonio ha impressionato Salucci e il team non tanto per il (buon) giro secco, quanto per il ritmo che è riuscito a mantenere con gomma usata.

"Adesso vorrei che riprendesse da dove ha lasciato. Il primo test con noi è stato fantastico, un grande approccio, ha ottenuto il settimo tempo, ha fatto 1'30"2 con un set di gomme che aveva già qualche giro. Quello è l'aspetto da vedere, più che il time attack. Io sono molto contento, con il team si è trovato bene e speriamo continui ad andare forte", ha concluso Salucci.

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