MotoGP | Test Valencia: Marini è il più veloce e precede Vinales
Brillano le Ducati GP22 della Mooney VR46, con Marini primo e Bezzecchi terzo, ma tra di loro si infila l'Aprilia di un Vinales particolarmente pimpante. Ottimo debutto sulla RS-GP per Oliveira, quarto davanti ad Aleix Espargaro. Tante novità per Ducati, Yamaha e Honda, ma i piloti più soddisfatti sembrano quelli del marchio campione del mondo.
Sono state otto ore di intensissimo lavoro per tutti quelle che hanno caratterizzato la giornata dei test collettivi di Valencia della MotoGP, che ha spento i motori per la stagione 2022, ma di fatto ha già dato il via alla prossima, con tanti cambi di casacca e novità tecniche.
Anche oggi è proseguito il trend favorevole alla Ducati e non è un caso che davanti a tutti ci siano le due moto con cui hanno concluso la stagione i piloti ufficiali, passate ora nel box della Mooney VR46, che hanno permesso a Luca Marini e Marco Bezzecchi di chiudere con il primo e con il terzo tempo.
Marini è andato vicino ad infrangere il muro dell'1'30" con un crono di 1'30"032. Oltre ad aver deliziato con uno stoppie veramente d'autore alla fine di uno dei suoi ultimi run, non è stato tanto da meno Bezzecchi, oggi alla prima uscita sulla GP22, perché ha chiuso staccato di 230 millesimi dal vicino di box.
Tra le due Desmosedici GP22 si è infilato Maverick Vinales, che con i suoi 89 giri è stato tra i più attivi di giornata, realizzando un crono di 1'30"257. Il pilota dell'Aprilia ha lavorato soprattutto su alcune novità di ciclistica della sua RS-GP, tra cui un nuovo forcellone, ma ha ricominciato anche a lavorare con Manuel Cazeaux, nuovo capo tecnico con cui aveva già diviso il box ai tempi della Suzuki.
Nelle prime posizioni però sono ben tre le moto della Casa di Noale. Se non stupisce vedere quinto Aleix Espargaro, che a fine giornata si è detto molto soddisfatto del nuovo forcellone, la vera sorpresa è stata Miguel Oliveira, che ha immediatamente instaurato un grande feeling con la RS-GP della RNF Racing. Il portoghese ha infatti chiuso con il quarto tempo con un ottimo 1'30"367.
La competitività raggiunta dalle GP22 è confermata anche dal sesto tempo di Fabio Di Giannantonio, che proprio nel suo ultimo run è riuscito a stampare un buonissimo 1'30"483. Settimo tempo invece per Brad Binder, che ha portato a termine un intenso programma di sviluppo sulla KTM, provando anche una nuova veste aerodinamica che in pratica va a riprendere il concetto del gradino sulla carena lanciato dall'Aprilia.
Il sudafricano ha avuto anche un piccolo inconveniente nel corso del pomeriggio, quando sulla sua RC16 si è danneggiato il parafango posteriore, andando a strappare la gomma posteriore. La cosa curiosa è che poco più tardi la stessa cosa è capitata anche al nuovo arrivato Jack Miller, autore di 70 giri alla sua prima presa di contatto con la moto austriaca con un best di 1'30"787, che lo ha posto in 17° posizione.
Veniamo ora alle Ducati 2023, che si sono attestate tutte tra l'ottava e la 12° posizione. La novità più rilevante era probabilmente quella che non si poteva vedere, ovvero il motore. Jorge Martin, che ha chiuso ottavo in 1'30"576, ne ha parlato in maniera entusiasta, dicendo che riduce lo spinning e migliora decisamente la trazione.
Sono state provate anche un paio di vesti aerodinamiche. Una diversa per quanto riguarda la forma del cupolino, che secondo il campione del mondo Pecco Bagnaia, oggi 12°, ha migliorato l'handling, ma fa arrivare più aria al pilota. L'altra invece era differente nella parte inferiore della carena, dove è apparso un gradino in stile Aprilia ed è sparito però il condotto che da tempo caratterizzava la Desmosedici GP.
Positiva la prima giornata da pilota ufficiale di Enea Bastianini, anche se il riminese è stato anche l'unico pilota a finire ruote all'aria con una scivolata alla curva 6. "Bestia" ha messo insieme 54 giri, completando tutto il suo programma di lavoro con un best di 1'30"592, che gli è valso la decima posizione alle spalle della Yamaha di Fabio Quartararo.
La Casa di Iwata aveva portato tantissimo materiale da provare, al punto che tra lui e Franco Morbidelli, alla fine 14°, avevano ben sette moto da provare. Il vice-campione del mondo ha provato il nuovo telaio, diverse specifiche di aerodinamica ed il nuovo motore realizzato con la collaborazione di Luca Marmorini, ma bisogna dire che è parso piuttosto perplesso a fine giornata, non nascondendo che si sarebbe aspettato di più. E non si può di certo dire che non ci abbia messo impegno, perché ha completato ben 92 tornate, con un crono di 1'30"578.
Se Quartararo è parso perplesso, probabilmente Marc Marquez è andato anche oltre. Bisogna infatti scendere fino alla 13° posizione per trovare l'otto volte campione del mondo, che oggi nel suo box aveva due versioni differenti della RC213V 2023. Il suo bilancio non ha lasciato spazio all'immaginazione, visto che ha detto senza girarci troppo intorno che con questa base non è pensabile lottare per il Mondiale, aggiungendo però di essere certo che in Giappone lavoreranno duramente per presentarsi in condizioni migliori a febbraio.
Ovviamente c'era grande attesa anche per l'esordio di Joan Mir ed Alex Rins in sella alla Honda. Per entrambi, dopo una carriera in MotoGP passata per intero alla Suzuki, si trattava anche del debutto su una V4, quindi è normale che ci abbiano messo un po' a prendere le misure. Il maiorchino comunque non se l'è cavata neanche troppo male: se da una parte è solo 18°, è altrettanto vero che ha chiuso solo ad un paio di decimi da Marquez. Leggermente più impacciato invece Rins, 21° a 1"1.
Oggi è stato anche il giorno del debutto ufficiale del marchio GasGas in MotoGP, anche se di fatto parliamo di due KTM rebrandizzate. Pol Espargaro è parso piuttosto soddisfatto del suo ritorno in sella alla RC16, soprattutto per il feeling che ha trovato. A fine giornata si è piazzato 16°, ma staccato di soli sette decimi dalla vetta e alle spalle di un altro fratello d'arte come Alex Marquez, a sua volta sorridente dopo la prima uscita sulla Ducati del Gresini Racing.
Esordio assoluto in MotoGP per il campione del mondo della Moto2 Augusto Fernandez: 83 giri per lo spagnolo, che chiude il gruppo con il 22° tempo, seguito solamente dal collaudatore Ducati Michele Pirro, che in mattinata aveva fatto lo shakedown delle due moto 2023 per Bagnaia e Bastianini.
MotoGP - Test Valencia: i tempi a fine giornata
Pos. | Pilota | Moto | Tempo/Gap | Giri |
1 | Luca Marini | Ducati | 1'30"032 | 76 |
2 | Maverick Viñales | Aprilia | 0"225 | 89 |
3 | Marco Bezzecchi | Ducati | 0"230 | 78 |
4 | Miguel Oliveira | Aprilia | 0"335 | 75 |
5 | Aleix Espargaró | Aprilia | 0"366 | 56 |
6 | Fabio Di Giannantonio | Ducati | 0"451 | 68 |
7 | Brad Binder | KTM | 0"464 | 63 |
8 | Jorge Martín | Ducati | 0"544 | 76 |
9 | Fabio Quartararo | Yamaha | 0"546 | 92 |
10 | Enea Bastianini | Ducati | 0"560 | 54 |
11 | Johann Zarco | Ducati | 0"594 | 55 |
12 | Pecco Bagnaia | Ducati | 0"623 | 59 |
13 | Marc Márquez | Honda | 0"644 | 50 |
14 | Franco Morbidelli | Yamaha | 0"659 | 88 |
15 | Álex Márquez | Ducati | 0"680 | 73 |
16 | Pol Espargaró | KTM | 0"725 | 85 |
17 | Jack Miller | KTM | 0"755 | 70 |
18 | Joan Mir | Honda | 0"882 | 73 |
19 | Takaaki Nakagami | Honda | 1"049 | 64 |
20 | Raúl Fernández | Aprilia | 1"196 | 89 |
21 | Álex Rins | Honda | 1"308 | 78 |
22 | Augusto Fernández | KTM | 1"698 | 83 |
23 |
Michele Pirro | Ducati | 2"773 | 16 |
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