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Marquez: "Troppe cadute in questi due giorni"

Secondo Marc la Michelin deve lavorare per migliorare l'anteriore, ma il fronte più importante è l'elettronica

Marc Marquez e Dani Pedrosa, Repsol Honda Team

Marc Marquez e Dani Pedrosa, Repsol Honda Team

Repsol Media

Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing and Marc Marquez, Repsol Honda Team and Dani Pedrosa, Repsol Ho
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing e Marc Marquez, Repsol Honda Team e Dani Pedrosa, Repsol Honda

Marc Marquez è risultato il più veloce alla fine della due giorni di test di Valencia, nei quali i piloti della MotoGp erano chiamati a familiarizzare con le gomme Michelin, che calzeranno tutte le moto dall'anno prossimo, ma soprattutto con il nuovo software unico di elettronica.

Il pilota della Honda però non ha nascosto di aver incontrato in qualche difficoltà, anche perché ieri è incappato in una seconda scivolata, anche questa innocua come quella della prima giornata: "Si, sono caduto frenando quasi da dritto. Non stavo spingendo molto, ma si è bloccato il davanti. Dobbiamo ancora capire bene come si comportano queste gomme Michelin. Sembra però che quando provi qualcosa sulla moto, reagisca in maniera più sensibile, quindi bisogna andarci un po' cauti".

Secondo Marc i tecnici francesi dovranno continuare a lavorare perché in questi due giorni si sono viste un po' troppe cadute: "Logicamente la Michelin continuerà a lavorare. Durante il weekend di gara abbiamo visto in tutto due o tre cadute, mentre nei test siamo andati ad una media di oltre 10 al giorno. Comunque, come ho detto ieri, fare il tempo sul giro è molto facile, il difficile è mantenere il passo alla distanza, quando la gomma cala".

Lo spagnolo poi ha sottolineato comunque che il fronte su cui bisogna lavorare tanto è l'elettronica: "Più che sulle gomme ed il telaio è sul software nuovo che dobbiamo lavorare. Nel secondo giorno l'abbiamo usata sempre, ma il problema dell'elettronica è che per fare delle modifiche ci vuole molto tempo, perché devi farlo curva per curva. Dobbiamo migliorare tantissimo, ma penso che valga lo stesso anche per la Yamaha e la Ducati. Per il momento diciamo che ha delle reazioni un po' lente e poi questo porta a dei tagli molto bruschi che fanno muovere la moto".

Infine, ha fatto anche un accenno al possibile ritorno di Casey Stoner in Ducati nei panni di collaudatore: "Casey si è ritarato molto presto, ma sono sicuro che possa riproporsi come pilota competitivo se avrà modo di fare tanti test. Se ha ritrovato le motivazioni sono contento per lui".

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