MotoGP | Test Sepang, Giorno 3: Marini al top, 7 Ducati nei primi 9
Le Ducati chiudono la tre giorni malese come evidente punto di riferimento, con il pilota della Mooney VR46 ed il campione del mondo Bagnaia che sono gli unici a scendere sotto all'1'58". Ma le Desmosedici GP monopolizzano la top 10, intervallate solo dalle Aprilia di Vinales ed Aleix Espargaro, terzo e sesto. Marc Marquez piazza la Honda al decimo posto, ma con quasi otto decimi di ritardo, e Mir si avvicina ancora a lui. Molto attardate le Yamaha, con Quartararo 19° ad un secondo.
La Ducati ha mandato un messaggio forte e chiaro a tutta la concorrenza: non sembra aver alcuna intenzione di abdicare al trono della MotoGP conquistato nella scorsa stagione dopo una lunga rincorsa. Può essere questo il bilancio della tre giorni di test collettivi di Sepang, che nella giornata conclusiva ha visto la bellezza di ben sette Desmosedici GP piazzarsi nelle prime nove posizioni.
E' vero che la pioggia arrivata nella fase conclusiva della sessione ha impedito a tutti gli altri di rispondere con un ultimo time attack, ma la sensazione è che anche questo non avrebbe modificato troppo gli equilibri.
A svettare alla fine è stato Luca Marini, che con la GP22 della Mooney VR46 è stato il primo ad infrangere il muro dell'1'58" in questi tre giorni, scendendo fino ad un 1'57"889 che lo ha posto ad appena un decimo dal record della pista, firmato da Jorge Martin in occasione delle qualifiche del GP della Malesia dello scorso anno.
Non è stato tanto da meno il campione del mondo in carica Pecco Bagnaia, unico a scendere sotto all'1'58" oltre al fratello d'arte con il suo 1'57"969. E forse è questo il segnale che deve preoccupare di più gli avversari, perché lo scorso anno il piemontese è stato capace di portarsi a casa il Mondiale nonostante un avvio complicato, nel quale aveva faticato a mettere a punto la GP22. Ora invece sembra aver già trovato una grande sintonia con la GP23.
Il dominio delle Rosse è interrotto da Maverick Vinales, su un'Aprilia che al momento ha dato la sensazione di poter essere la principale alternativa ai rivali di Borgo Panigale, nonostante abbia accusato anche un problema tecnico in mattinata. Lo spagnolo si è piazzato a soli 147 millesimi dalla vetta, sottolineando i progressi fatti dalla RS-GP in versione 2023. Che però secondo il compagno Aleix Espargaro, oggi sesto a 418 millesimi, non sono ancora sufficienti per provare a lottare ad armi pari con l'armata Ducati.
Non a caso, tra i due portacolori della Casa di Noale ci sono altre due GP23, quelle del nuovo arrivato nel team ufficiale Enea Bastianini, alla fine distanziato di 180 millesimi da Bagnaia, e di Martin, che nel pomeriggio non è riuscito a ritoccare l'1'58"204 con cui aveva comandato in mattinata con la moto del Prima Pramac Racing.
Continuando a scorrere la classifica, in settima posizione c'è un ottimo Fabio Di Giannantonio, che apre un terzetto di GP22 del quale fanno parte anche Marco Bezzecchi ed il suo nuovo compagno di squadra nel Gresini Racing, lo spagnolo Alex Marquez. E tutto questo gruppetto è racchiuso nello spazio di poco meno di mezzo secondo.
Il più giovane dei piloti di Cervera ha avuto la meglio sul fratello Marc, decimo con la sua Honda. L'otto volte campione del mondo, che ieri ha scartato una delle tre RC213V che aveva a disposizione in questo test, è riuscito a migliorarsi rispetto a ieri con il decimo tempo, anche se il suo gap rimane di 777 millesimi. Nel box HRC però è interessante l'adattamento alla moto di Joan Mir, perché il campione 2020 è riuscito a piazzarsi 12°, a poco più di un decimo da Marc.
E' arretrata parecchio la GasGas di Pol Espargaro, solo 13° a fine giornata. Lo spagnolo, che ha lavorato a lungo con la nuova aerodinamica della RC16, si è messo dietro quelle griffate KTM, anche se le prestazioni di Brad Binder e Jack Miller sono piuttosto vicine alla sua, nonostante l'australiano sia incappato anche in una scivolata nelle prime fasi della mattinata.
A stupire però è il clamoroso passo indietro delle Yamaha: Fabio Quartararo e Franco Morbidelli non sono neppure riusciti a replicare le prestazioni che avevano ottenuto ieri e si ritrovano entrambi ad oltre un secondo, solamente in 19° ed in 20° posizione. Tra le altre cose, il gap oggi è tornato a crescere parecchio nel T4, quello su cui conta il motore. Per quanto riguarda le M1, inoltre, c'è stata anche la scivolata del collaudatore Cal Crutchlow.
Ora ci sarà un mese di pausa, per analizzare tutti i dati e presentarsi a Portimao, l'11 e 12 marzo, con il pacchetto tecnico con cui le squadre dovrebbero iniziare la stagione due settimane più tardi, sempre sul tracciato portoghese.
MotoGP 2023 | Test Sepang, Giorno 3: la classifica finale
Pos | Pilota | Moto | Tempo | Giri |
---|---|---|---|---|
1 | Luca Marini | Ducati | 1'57”889 | 54 |
2 | Pecco Bagnaia | Ducati | 1'57”969 | 43 |
3 | Maverick Vinales | Aprilia | 1'58”036 | 56 |
4 | Enea Bastianini | Ducati | 1'58”149 | 42 |
5 | Jorge Martin | Ducati | 1'58”204 | 46 |
6 | Aleix Espargaro | Aprilia | 1'58”307 | 32 |
7 | Fabio Di Giannantonio | Ducati | 1'58”344 | 50 |
8 | Marco Bezzecchi | Ducati | 1'58”363 | 61 |
9 | Alex Marquez | Ducati | 1'58”385 | 49 |
10 | Marc Marquez | Honda | 1'58”666 | 55 |
11 | Raul Fernandez | Aprilia | 1'58”710 | 47 |
12 | Joan Mir | Honda | 1'58”784 | 45 |
13 | Pol Espargaro | GasGas | 1'58”797 | 37 |
14 | Brad Binder | KTM | 1'58”812 | 52 |
15 | Johann Zarco | Ducati | 1'58”852 | 50 |
16 | Jack Miller | KTM | 1'58”901 | 54 |
17 | Miguel Oliveira | Aprilia | 1'58”922 | 52 |
18 | Alex Rins | Honda | 1'58”932 | 55 |
19 | Fabio Quartararo | Yamaha | 1'58”986 | 63 |
20 | Franco Morbidelli | Yamaha | 1'58”986 | 44 |
21 | Takaaki Nakagami | Honda | 1'59”535 | 44 |
22 | Augusto Fernandez | GasGas | 1'59”660 | 46 |
23 | Cal Crutchlow | Yamaha | 1'59”923 | 40 |
24 | Stefan Bradl | Honda | 2'00”435 | 43 |
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