MotoGP | Test Sepang, Giorno 2: Martin prima del diluvio
La seconda giornata dei test collettivi in Malesia è stata condizionata molto dalla pioggia e, nonostante una scivolata, il più veloce è stato il portacolori del Prima Pramac Racing, che ha migliorato di un millesimo il crono di ieri. Nella sua scia sorprendono l'Aprilia RNF di Oliveira e la GasGas di Pol Espargaro. Con la nuova aerodinamica Yamaha, Quartararo risale quarto davanti a Bagnaia, che sfrutta la pioggia per fare esperienza sul bagnato. Bene Rins, settimo con la Honda, mentre fatica Marquez.
La pioggia è stata purtroppo la grande protagonista della seconda giornata dei test collettivi di MotoGP a Sepang, riducendo di parecchio l'attività in pista. Quella caduta nel corso della notte ha fatto sì che i piloti si prendessero parecchio tempo prima di prendere la via della pista, a causa dell'asfalto che era ancora umido.
Come se non bastasse, quando finalmente si iniziavano a vedere dei tempi degni di nota, nel pomeriggio ha ricominciato a cadere copiosa sul tracciato malese, lasciando la classifica invariata, o quasi, rispetto al precedente aggiornamento che vi avevamo fornito. Se non altro, per alcuni è stata anche l'occasione per accumulare esperienza con il bagnata. Tra questi, per esempio, c'è anche il campione del mondo Pecco Bagnaia, che lo scorso anno aveva patito queste condizioni in diverse occasioni.
Al comando della classifica è rimasto quindi Jorge Martin, con il suo 1'58"736 che non è stato messo a rischio da nessuno. Il madrileno del Prima Pramac Racing è anche incappato in una scivolata nel pomeriggio, ma questo non rovina un ottimo avvio di pre-campionato per lui, nel quale sembra aver instaurato un ottimo feeling con la Desmosedici GP23, visto che è tra i pochi che hanno migliorato la propria prestazione di ieri.
Alle sue spalle c'è il pilota che si è dato maggiormente da fare in questa seconda giornata, ovvero Miguel Oliveira. Il portoghese sembra veramente nato per guidare l'Aprilia in versione 2022 della RNF Racing, con la quale ha completato la bellezza di oltre 50 giri, chiudendo a 103 millesimi da Martin.
Sorprende il passo avanti mostrato dalla GasGas con Pol Espargaro. Lo spagnolo è riuscito ad infrangere il muro dell'1'59" con un 1'58"881 e anche lui ha avuto modo di valutare la nuova carena della RC16, quella dotata del condotto nella parte inferiore che ricorda quello visto sulla Ducati nelle ultime stagioni. Novità che è stata valutata anche sulla KTM vera e propria di Brad Binder, autore del decimo tempo in 1'59"230.
Attenzione poi a Fabio Quartararo ed alla Yamaha: anche se ha completato solamente 34 giri, il vice-campione del mondo ha provato una nuova carena della M1, dotata del gradino che sta facendo scuola. Pure il francese è sceso sotto all'1'59", ma è il dato della velocità di punta a sorprendere, perché oggi è praticamente in linea con quello delle Ducati.
Detto del suo lavoro sul bagnato, Bagnaia ha chiuso con il quinto tempo, staccato di poco più di tre decimi. Questo vuol dire che non è riuscito a scendere sotto al muro dell'1'59" e quindi a migliorare il suo tempo di ieri. Stesso discorso che vale anche per il suo nuovo compagno di squadra Enea Bastianini, nono in 1'59"194.
La bontà delle Aprilia della RNF Racing è confermata anche dal sesto tempo messo a referto da Raul Fernandez in 1'59"112. Sono più attardate invece le due RS-GP ufficiali di Maverick Vinales ed Aleix Espargaro, rispettivamente 18° e 20°, con il pilota di Granollers che è anche incappato in una scivolata alla curva 12, dalla quale si è rialzato senza conseguenze.
Passando alla Honda, sembra aver fatto un click Alex Rins, ottavo alle spalle della Ducati di Luca Marini. L'ex pilota della Suzuki è stato il migliore tra le RC213V in pista, quindi sembra aver iniziato a prendere le misure alla sua nuova moto. Oggi infatti ha rifilato tre decimi anche a Marc Marquez, solo 13° a sette decimi, che oggi ha dato qualche segnale di insofferenza all'interno del suo box. Poco più indietro invece Joan Mir, 16°, che se non altro ha ridotto il ritardo dal compagno.
Davanti al #93 ci sono anche gli italiani Franco Morbidelli e Marco Bezzecchi, con quest'ultimo che è stato vittima con la sua Ducati della Mooney VR46 di una scivolata che gli ha impedito di concedere il bis della grande prestazione di ieri, che rimane comunque la migliore in assoluto della due giorni. A terra, ma alla curva 10, c'è finito poi anche il collaudatore della Yamaha Cal Crutchlow. Il quadro dei piloti di casa nostra poi si completa con il 14° tempo della Ducati di Fabio Di Giannantonio.
MotoGP 2023 | Test Sepang, Giorno 2: la classifica finale
Pos | Pilota | Moto | Tempo | Giri |
---|---|---|---|---|
1 | Jorge Martin | Ducati | 1'58”736 | 17 |
2 | Miguel Oliveira | Aprilia | 1'58”839 | 52 |
3 | Pol Espargaro | GasGas | 1'58”881 | 29 |
4 | Fabio Quartararo | Yamaha | 1'58”897 | 34 |
5 | Pecco Bagnaia | Ducati | 1'59”067 | 35 |
6 | Raul Fernandez | Aprilia | 1'59”112 | 35 |
7 | Luca Marini | Ducati | 1'59”118 | 50 |
8 | Alex Rins | Honda | 1'59”163 | 28 |
9 | Enea Bastianini | Ducati | 1'59”194 | 32 |
10 | Brad Binder | KTM | 1'59”230 | 30 |
11 | Franco Morbidelli | Yamaha | 1'59”289 | 44 |
12 | Marco Bezzecchi | Ducati | 1'59”361 | 31 |
13 | Marc Marquez | Honda | 1''59”450 | 36 |
14 | Fabio Di Giannantonio | Ducati | 1'59”502 | 40 |
15 | Johann Zarco | Ducati | 1'59”503 | 36 |
16 | Joan Mir | Honda | 1'59”632 | 36 |
17 | Alex Marquez | Ducati | 1'59”747 | 36 |
18 | Maverick Vinales | Aprilia | 1'59”770 | 35 |
19 | Jack Miller | KTM | 1'59”859 | 47 |
20 | Aleix Espargaro | Aprilia | 2'00”017 | 26 |
21 | Takaaki Nakagami | Honda | 2'00”223 | 32 |
22 | Cal Crutchlow | Yamaha | 2'00”354 | 41 |
23 | Augusto Fernandez | GasGas | 2'00”732 | 32 |
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