Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

MotoGP | Test Portimao, Giorno 2: Bagnaia super, ma Quartararo cresce

Il campione del mondo è il solo a scendere sotto al muro dell'1'38" e guida una classifica che vede la bellezza di sette Ducati nelle prime otto posizioni. L'unico "intruso" è il pilota della Yamaha, che nel pomeriggio sembra aver trovato un netto miglioramento per risalire fino al terzo posto. Le Aprilia scivolano ai margini della top 10, alle spalle anche della KTM di Binder, mentre la miglior Honda è solo 13° con Mir.

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

La Ducati ha chiuso nel migliore dei modi la due giorni di test collettivi della MotoGP in Portogallo, ma la notizia che arriva oggi da Portimao è che per la prima volta in questo pre-campionato c'è stato un sussulto anche da parte di Fabio Quartararo e della Yamaha.

Le Rosse hanno fatto il bello ed il cattivo tempo, occupando sette delle prime otto posizioni, con Pecco Bagnaia che ha letteralmente polverizzato il precedente record della pista dell'Algarve, battendolo di quasi otto decimi. Il campione del mondo ha addirittura infranto il muro dell'1'38", arrivando a realizzare un clamoroso 1'37"968. Per il feeling che sembra aver instaurato con la sua GP23, viene facile indicarlo come grande favorito in vista della gara di apertura, che si disputerà sempre a Portimao tra due settimane.

Come detto, il suo ormai storico rivale Quartararo sembra aver trovato il bandolo della matassa nell'ultimo paio d'ore di oggi. "El Diablo", che ha portato al debutto anche un'inedita ala posteriore simile a quella di una F1, è riuscito a scendere fino a 1'38"302 e in questo modo si è portato in terza posizione. Puro ossigeno al termine di un pre-campionato travagliato, che non lasciava presagire nulla di buono ed oggi aveva svelato anche il problema della carena non omologabile perché più grande delle misure regolamentari.

Purtroppo non ha trovato la strada per uscire dalle sabbie mobili invece Franco Morbidelli, che rimane molto distante con la seconda M1 ufficiale. Anche l'italiano ha fatto esperimenti di aerodinamica, ma il distacco di un secondo dalla vetta è troppo e lo ha relegato al 19° posto in classifica.

Tornando alle Ducati, nonostante un problema tecnico che lo ha rallentato in mattinata, in seconda posizione si è issato un ottimo Johann Zarco, staccato di 296 millesimi con la GP23 del Pramac Racing. Molto buona però anche la prestazione del duo della Mooney VR46, con Luca Marini e Marco Bezzecchi che occupano la quarta e la quinta posizione, nonostante il primo sia rimasto fermo lungo la pista per problemi tecnici per ben due volte con la sua GP22.

Rispetto a ieri ha fatto un passo avanti deciso Enea Bastianini, pur avendo incassato oltre quattro decimi dal nuovo compagno di squadra Bagnaia. Va detto però che ieri non era neppure riuscito a scendere sotto all'1'40", mentre l'1'38"373 firmato oggi lo rende uno dei ben 12 piloti che oggi sono stati capaci di abbattere il precedente primato della pista.

Nonostante sia incappato in ben due cadute, va etichettata come positiva la giornata di Alex Marquez, perché il pilota del Gresini Racing si è piazzato settimo a 434 millesimi, segno che ha già preso molto bene le misure alla sua GP22. L'armata Ducati si completa poi con l'ottavo tempo di Jorge Martin, pochi millesimi più indietro, perché oggi non è sceso in pista Fabio Di Giannantonio, dichiarato unfit dopo la caduta di ieri alla curva 7 e polemico per le dimensioni della ghiaia delle via di fuga che gli sono costate lo stop.

Due volte a terra c'è finito anche Brad Binder, che però nel finale è riuscito a raddrizzare il bilancio della KTM. Le RC16 sono rimaste indietro per l'intera due giorni, almeno fino alla zampata del sudafricano, che con il suo 1'38"480 si è portato in nona posizione. Decisamente più attardato invece Jack Miller, 17°, così come le due RC16 griffate GasGas di Pol Espargaro e del rookie Augusto Fernandez, che ha perso tempo per un problema tecnico.

Dopo aver brillato ed introdotto interessanti novità dal punto di vista aerodinamico, come le ali montate sulla forcella, sono quindi arretrate le Aprilia nel finale di questa seconda giornata. Le due RS-GP ufficiali di Aleix Espargaro e Maverick Vinales sono in decima ed in 12° posizione, intervallate da quella in versione 2022 con i colori RNF Racing affidata a Miguel Oliveira, vittima anche di una scivolata. Va sottolineato comunque che anche questo terzetto fa parte dei piloti scesi sotto il record della pista e alla fine il gap è di soli sei decimi dalla vetta.

Purtroppo c'è una notizia negativa per quanto riguarda Espargaro, che molto probabilmente dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico perché accusa un problema di fibrosi muscolare al braccio che rende molto doloroso guidare la sua moto. Domani mattina avrà un ultimo consulto, ma la strada ormai sembra abbastanza tracciata.

Bisogna scendere fino al 13° posto invece per trovare la prima delle Honda e ancora una volta non si tratta di quella di Marc Marquez. La migliore delle RC213V è stata quella di Joan Mir, anche se l'otto volte campione del mondo è appena 16 millesimi più lento e 4 millesimi più indietro c'è anche Alex Rins. La sensazione, dunque, è che nonostante i numerosi esperimenti (oggi si è rivista anche la carena con il gradino) siano già piuttosto vicini al limite di una moto che non sembra essere nata nel migliore dei modi.

Leggi anche:

MotoGP | Test Portimao: i tempi della seconda giornata

Pos Pilota Moto Tempo Giri
1 Pecco Bagnaia Ducati 1'37”968 61
2 Johann Zarco Ducati 1'38”264 69
3 Fabio Quartararo Yamaha 1'38”302 88
4 Luca Marini Ducati 1'38”310 63
5 Marco Bezzecchi Ducati 1'38”351 86
6 Enea Bastianini Ducati 1'38”373 66
7 Alex Marquez Ducati 1'38”402 72
8 Jorge Martin Ducati 1'38”434 77
9 Brad Binder KTM 1'38”480 62
10 Aleix Espargaro Aprilia 1'38”569 52
11 Miguel Oliveira Aprilia 1'38”584 72
12 Maverick Vinales Aprilia 1'38”678 82
13 Joan Mir Honda 1'38”762 61
14 Marc Marquez Honda 1'38”778 76
15 Alex Rins Honda 1'38”782 85
16 Raul Fernandez Aprilia 1'38”854 63
17 Jack Miller KTM 1'38”909 80
18 Pol Espargaro GasGas 1'38”974 79
19 Franco Morbidelli Yamaha 1'39”066 89
20 Takaaki Nakagami Honda 1'39”309 72
21 Augusto Fernandez GasGas 1'39”667 64
22 Michele Pirro Ducati 1'40”099 62

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente MotoGP | Yamaha: sulla M1 spunta anche un alettone posteriore da F1!
Prossimo Articolo MotoGP | Aleix Espargaro: “Dovrò operarmi per una fibrosi al braccio”

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia