C'è grande soddisfazione in casa
Bridgestone al termine delle tre giornate di test svolte a
Phillip Island con lo scopo di trovare una gomma adatta ad evitare i grandi problemi dello scorso anno, quando a causa del nuovo asfalto le soluzioni portare dall'azienda giapponese non sono state in grado di garantire la distanza di gara, imponendo un'accorciamento della corsa ed un pit stop obbligatorio per il cambio moto.
Dopo aver lavorato molto intensamente con
Honda, Yamaha e Ducati sulle sei soluzioni sperimentali portate in Australia, i tecnici giapponesi i sono detti certi di aver risolto una volta per tutte il problema. O almeno questo è il pensiero di
Shinji Aoki, responsabile dello sviluppo di
Bridgestone Motorsport.
"
E' stato un test molto positivo per la Bridgestone, abbiamo raggiunto tutti i nostri obiettivi. Per questo vorrei ringraziare tutte le squadre ed i piloti per il duro lavoro svolto negli ultimi tre giorni. Senza il loro supporto non avremmo potuto raggiungere questi risultati" ha detto
Aoki.
Come detto, alle squadre è stato chiesto di provare sei differenti pneumatici e tre alla fine sono stati promossi: "
Il nostro obiettivo primario era quello di trovare alcune opzioni adatte a questo tracciato per quanto riguarda la gomma posteriore e bisogna dire che, delle sei specifiche sperimentali che abbiamo portato qui, tre hanno dato dei risultati molto interessanti".
Ora quindi c'è grande ottimismo in vista del Gp: "
Queste tre opzioni ci serviranno per guidare lo sviluppo degli pneumatici che porteremo ad ottobre, in occasione del Gp d'Austalia. Dopo questi tre giorni di test siamo certi di poter fornire una dotazione di pneumatici in grado di garantire la distanza di gara, mantenendo altissimi livelli di sicurezza e prestazioni".
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