MotoGP, Test Jerez: Vinales precede le Suzuki
Il pilota della Yamaha è stato il più veloce ed anche quello che ha fatto più giri, sopperendo all'assenza forzata del compagno Quartararo. Bene Rins e Mir, che lo seguono con le GSX-RR. Solo 12 giri per Aleix Espargaro e 7 per Marquez. Solo lavoro di setting per le Ducati. Piccolo passo avanti per Rossi.
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Circuito de Jerez
Maverick Vinales è stato il più veloce nella giornata di test collettivi di MotoGP che si è svolta oggi a Jerez de la Frontera. Il pilota della Yamaha è stato uno degli appena due che sono stati capaci di infrangere il muro dell'1'37", realizzando un crono di 1'36"879 all'83esimo dei suoi ben 101 giri odierni, che lo pongono al primo posto anche per chilometri coperti.
Del resto, lo spagnolo ha avuto tutto il lavoro del box ufficiale Yamaha sulle sue spalle, visto che il compagno di squadra Fabio Quartararo è stato costretto a saltare l'impegno odierno dopo il problema al braccio destro patito ieri. "El Diablo" ha preferito rientrare in Francia per un consulto medico volto a capire come risolvere quello che sembra essere un problema di arm pump.
Vinales invece si è concentrato su un lavoro di set-up, anche se ha avuto modo di riprovare il parafango molto particolare che la Yamaha aveva fatto debuttare nei test in Qatar per una comparativa. In mattinata ha anche accusato una perdita d'olio in prossimità della curva 6, che fortunatamente per lui non è derivata da un problema importante al motore.
Per assurdo, a farne le spese è stato invece Aleix Espargaro, che con la sua Aprilia è scivolato sull'olio perso dalla M1. Niente di preoccupante per il pilota di Granollers, che però ha deciso di interrompere il suo programma di prove dopo appena 12 giri per recarsi a Barcellona e sottoporsi ad un controllo al braccio destro, anche lui per il riacutizzarsi di un problema di arm pump.
Un altro che ha girato davvero poco, anzi, ancora meno, è Marc Marquez. Il pilota della Honda era ancora dolorante alla cervicale dopo la brutta caduta della FP3 e quindi ha completato appena 7 giri. Era già nelle previsioni che oggi non avrebbe esagerato, ma è un peccato visto che ieri aveva detto di aver capito quali sono gli aspetti su cui lavorare e perché c'era da provare una nuova carena in stile Yamaha per la RC213V, che poi è stata utilizzata da Takaaki Nakagami, che ha concluso la giornata al quarto posto, provando anche un telaio inedito.
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Photo by: Circuito de Jerez
Davanti al giapponese si sono inserite invece le due Suzuki di Alex Rins e di Joan Mir, che hanno portato avanti in maniera proficua le prove comparative con il motore 2022 della GSX-RR, ma hanno avuto buoni riscontri anche a livello di setting. Tuttavia, anche Rins ha dovuto interrompere anzitempo il suo programma, perché dopo la caduta di ieri ha accusato un po' di dolore alla spalla infortunata l'anno scorso e quindi ha deciso di muoversi in anticipo per un controllo medico.
E' stata una giornata molto tranquilla per i mattatori della giornata di ieri, ovvero per i ducatisti. Non c'erano grandi cose da provare, quindi Pecco Bagnaia ha sfruttato l'occasione per porare avanti un lavoro di setting che aveva cominciato nei test in Qatar. Sia lui che Jack Miller comunque hanno completato appena una quarantina di giri, rimanendo lontani dalle posizioni che contano.
Un passettino in avanti invece sembra averlo fatto Valentino Rossi, pur avendo chiuso solamente 12esimo e con un ritardo di oltre otto decimi. Il "Dottore" ha lavorato sul setting della forcella e sul bilanciamento dei pesi per migliorare l'inserimento ed ha chiuso la giornata con un feeling migliore ed un sorriso.
Tanto lavoro nel box Petronas anche per Franco Morbidelli, che ha chiuso non a 748 millesimi. 67 giri per il vice-campione del mondo che ha provato un diverso forcellone in carbonio e raccolto dati per conto della Yamaha con alcune nuove parti. A fine giornata però era soddisfatto per essere riuscito a rendere la sua frenata più profonda.
In casa KTM sembra aver fatto un passetto in avanti Miguel Oliveira, risalito fino alla settima posizione, mentre le altre RC16 sono rimaste più attardate. In particolare, Danilo Petrucci non è riuscito a trovare le risposte che sperava per sfruttare meglio la gomma nuova. Il pilota di Terni comunque ha fatto tanti chilometri e si approccia al GP di Francia con fiducia.
Per quanto riguarda gli altri italiani, è stata positiva la giornata di Luca Marini, che è andato ad infilare la sua Ducati della VR46 Avintia addirittura in ottava posizione. Più indietro invece Enea Bastianini, che si è dovuto accontentare della 13esima piazza, pur essendo più lento di appena un paio di decimi. In coda al gruppo, con il 21esimo tempo, l'Aprilia di Lorenzo Savadori, incappato anche in una scivolata alla curva 11.
Tra i piloti finiti ruote all'aria poi c'è anche Pol Espargaro, sesto a fine giornata con la Honda. Lo spagnolo ha portato al debutto anche un nuovo cupolino per la RC213V, anche questo con una forma dell'airbox che ricorda molto da vicino quello della Yamaha.
Pos | Pilota | Moto | Tempo | Gap | Giri |
1 | Maverick Vinales | Yamaha | 1'36.879 | 101 | |
2 | Alex Rins | Suzuki | 1'36.913 | 0.034 | 59 |
3 | Joan Mir | Suzuki | 1'37.310 | 0.431 | 64 |
4 | Takaaki Nakagami | Honda | 1'37.348 | 0.469 | 71 |
5 | Johann Zarco | Ducati | 1'37.435 | 0.556 | 75 |
6 | Pol Espargaro | Honda | 1'37.506 | 0.627 | 89 |
7 | Miguel Oliveira | KTM | 1'37.508 | 0.629 | 72 |
8 | Luca Marini | Ducati | 1'37.559 | 0.680 | 66 |
9 | Franco Morbidelli | Yamaha | 1'37.627 | 0.748 | 67 |
10 | Francesco Bagnaia | Ducati | 1'37.690 | 0.811 | 40 |
11 | Brad Binder | KTM | 1'37.698 | 0.819 | 66 |
12 | Valentino Rossi | Yamaha | 1'37.700 | 0.821 | 73 |
13 | Enea Bastianini | Ducati | 1'37.717 | 0.838 | 54 |
14 | Aleix Espargaro | Aprilia | 1'37.885 | 1.006 | 12 |
15 | Alex Marquez | Honda | 1'38.170 | 1.291 | 75 |
16 | Marc Marquez | Honda | 1'38.303 | 1.424 | 7 |
17 | Iker Lecuona | KTM | 1'38.374 | 1.495 | 64 |
18 | Jack Miller | Ducati | 1'38.455 | 1.576 | 44 |
19 | Danilo Petrucci | KTM | 1'38.608 | 1.729 | 63 |
20 | Tito Rabat | Ducati | 1'38.826 | 1.947 | 65 |
21 | Lorenzo Savadori | Aprilia | 1'39.024 | 2.145 | 54 |
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