MotoGP, Test Jerez: Quartararo chiude davanti a tutti. Valentino 17°
Fuori dalla Top 10 tutte le Ducati. Honda prova con Marquez un telaio con carbonio e la Suzuki fa esordire lo spoiler, che però finisce in frantumi dopo pochi giri.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Le M1 2018 si confermano strepitose sul giro secco anche nella giornata di test collettivi sul tracciato di Jerez de la Frontera, pista su cui Fabio Quartararo ha centrato la prima pole della carriera nella classe regina del Motomondiale appena due giorni fa. Proprio Quartararo ha ottenuto il miglior tempo di giornata in 1'36"379, infliggendo distacchi pesanti a tutti gli altri avversari.
In seconda posizione troviamo la prima Honda che, in questo caso, non è quella di Marc Marquez ma quella del team LCR affidata a Cal Crutchlow. Il pilota britannico è risultato più lento di 4 decimi rispetto a Quartararo, ma più rapido di 3 decimi rispetto a Franco Morbidelli.
Il pilota italiano ha confermato le ottime prestazioni delle Yamaha M1 2018 firmando il terzo tempo, lasciando a sandwich la Honda LCR di Crutchlow. Ha sorpreso il quarto posto della KTM di Pol Espargaro, ottenuto nell'ultima ora di test. Appena 21 i millesimi di ritardo dalla Yamaha SRT Petronas di Morbidelli.
Maverick Vinales ha confermato le ottime prestazioni di ieri con il quinto tempo a soli 7 millesimi dalla KTM del connazionale, precedendo un altro spagnolo, Joan Mir, autore del sesto tempo davanti a Marc Marquez. Proprio il campione del mondo della MotoGP è stato tra i più spiati oggi perché ha svolto un lavoro di comparazione molto importante per la Honda.
Oggi Marc ha provato due RC213V. La prima è stata quella che ha usato ieri, con cui ha trionfato al GP di Spagna. La seconda, invece, era una moto prototipo, dotata di un telaio in alluminio con alcuni punti ricoperti da carbonio. L'obiettivo di Honda è alleggerire la struttura e renderla più flessibile. Il miglior tempo di Marquez ottenuto oggi è stato firmato proprio con la moto laboratorio.
HRC Honda Team, telaio in fibra di carbonio
Photo by: Miquel Liso
Rimanendo in casa Honda, la giornata di Jorge Lorenzo sembrava partita nel migliore dei modi dopo aver occupato a lungo le posizioni di vertice, poi è scivolato inesorabilmente sino a chiudere la giornata in nona posizione. Jorge è stato anche protagonista di due cadute, fortunatamente senza riportare alcuna conseguenza fisica.
Tra le due Honda HRC c'è la Suzuki GSX-RR di Alex Rins. Questa, assieme alla Honda laboratorio di Marquez, è stata la più attesa e studiata. Suzuki ha infatti deciso di far esordire l'ormai celebre e chiacchierato spoiler davanti alla ruota posteriore. Peccato che dopo pochi chilometri il profilo orizzontale dei tre che lo formano sia andato in frantumi.
Il nuovo dispositivo è risultato troppo basso e, dopo una piega, questo è entrato in contatto con l'asfalto. L'impatto ha fatto cedere il profilo più grande, rovinando così la prima parte delle prove comparative. Rins ha comunque chiuso all'ottavo posto, mentre la Top 10 è stata completata dalla Honda di Takaaki Nakagami.
Team Suzuki MotoGP, dettaglio dello spoiler
Photo by: Miquel Liso
Fuori dalla Top 10 tutte le Ducati. E questa sarebbe un'altra notizia, ma le Rosse ufficiali non hanno cercato la prestazione finalizzata alla pista di Jerez, bensì ai prossimi appuntamenti del Mondiale. Ecco perché Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci sono così indietro in classifica. Il forlivese ha chiuso in 11esima piazza, mentre Petrucci in 14esima. 17esimo posto per Valentino Rossi, che anche oggi è risultato molto attardato rispetto al compagno di squadra Maverick Vinales. Il "Dottore" aveva già detto di non trovarsi a suo agio a Jerez con la M1 2019 e anche la giornata odierna ha confermato queste difficoltà.
Da segnalare che Andrea Iannone ha deciso di non girare perché ancora dolorante alla caviglia. Il pilota di Vasto era stato ritenuto "fit" per girare oggi dopo la visita medica fatta questa mattina, ma il dolore è risultato ancora troppo forte e così l'ex Suzuki e Ducati ha deciso di non girare in sella alla sua Aprilia.
Pos. | Pilota | Moto | Tempo | Gap | Giri |
1 | Fabio Quartararo | Yamaha | 1:36.379 | 73 | |
2 | Cal Crutchlow | Honda | 1:36.797 | 0.418 | 78 |
3 | Franco Morbidelli | Yamaha | 1:37.093 | 0.714 | 82 |
4 | Pol Espargaro | KTM | 1:37.114 | 0.735 | 63 |
5 | Maverick Vinales | Yamaha | 1:37.226 | 0.847 | 94 |
6 | Joan Mir | Suzuki | 1:37.233 | 0.854 | 85 |
7 | Marc Marquez | Honda | 1:37.260 | 0.881 | 75 |
8 | Alex Rins | Suzuki | 1:37.275 | 0.896 | 69 |
9 | Jorge Lorenzo | Honda | 1:37.466 | 1.087 | 93 |
10 | Takaaki Nakagami | Honda | 1:37.468 | 1.089 | 63 |
11 | Andrea Dovizioso | Ducati | 1:37.601 | 1.222 | 52 |
12 | Francesco Bagnaia | Ducati | 1:37.698 | 1.319 | 60 |
13 | Jack Miller | Ducati | 1:37.701 | 1.322 | 85 |
14 | Danilo Petrucci | Ducati | 1:37.720 | 1.341 | 61 |
15 | Aleix Espargaro | Aprilia | 1:37.758 | 1.379 | 80 |
16 | Johann Zarco | KTM | 1:37.895 | 1.516 | 71 |
17 | Valentino Rossi | Yamaha | 1:38.056 | 1.677 | 74 |
18 | Tito Rabat | Ducati | 1:38.061 | 1.682 | 79 |
19 | Karel Abraham | Ducati | 1:38.075 | 1.696 | 67 |
20 | Bradley Smith | Aprilia | 1:38.077 | 1.698 | 82 |
21 | Miguel Oliveira | KTM | 1:38.649 | 2.270 | 77 |
22 | Hafizh Syahrin | KTM | 1:39.053 | 2.674 | 57 |
23 | Sylvain Guintoli | Suzuki | 1:39.637 | 3.258 | 79 |
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