Test Honda: nuovo airbox per migliorare in accelerazione
Pol Espargaro nei test di Jerez ha provato un nuovo cupolino che adotta una presa d'aria del motore in stile Yamaha utile a migliorare l'erogazione del motore ai regimi medio-bassi. Marquez e Nakagami hanno usato anche la carena che si era vista nei collaudi pre-stagionali a Doha. La Honda, in attesa che Marc torni all'apice della forma, lavora sulla moto nella consapevolezza che non è più vincente.

Marc Marquez non è tornato al meglio della forma in MotoGP. Il campione di Cervera fatica a ritrovarsi (ieri nei test di Jerez ha percorso solo sette giri per i dolori al collo e alla spalla dopo la gara di domenica), ma la Honda RC213V ha dimostrato di non essere più la moto vincente nel confronto con Yamaha e Ducati.
La Casa giapponese è consapevole di aver perso il filo e si sta impegnando nel tentativo di ritrovarlo in più in fretta possibile, nella speranza che la moto torni a essere competitiva nel momento in cui lo spagnolo otto volte campione del mondo dimostrerà di poter lottare nuovamente per la vittoria.
I test di ieri in Andalusia, quindi, hanno assunto un valore importante per la Honda che cerca una soluzione ai propri problemi. Marquez è stato chiaro: “Gli avversari ci scappano in accelerazione e dobbiamo capire il comportamento della moto a centro e uscita di curva”.
Fatta la diagnosi, servono le soluzioni. Qualcosa si è già visto a Jerez, ma la sensazione è che il team HRC debba ancora trovare il giusto feeling con le gomme Michelin introdotte nella scorsa stagione.

Marc Marquez, Repsol Honda Team, con la carena sperimentale utilizzata nei test di Jerez
Photo by: Circuito de Jerez
Marc Marquez e Takaaki Nakagami hanno girato con la carena che nei test pre-campionato di Doha aveva utilizzato il collaudatore Stefan Bradl: la Honda sta lavorando sull’aerodinamica, visto che i nipponici finora hanno corso con una configurazione 2020, e hanno la possibilità di omologare un “vestito” nuovo.
Si sono riviste alette con un disegno diverso, più in stile Yamaha che fanno lavorare i flussi in modo diverso in modo da assicurare un po’ di downforce in più sull’anteriore evitando la tendenza all’impennata in accelerazione che poi si traduce in pattinamento sul posteriore a causa della mancanza di bilanciamento.
Ma la grande novità è data dal nuovo cupolino provato da Pol Espargaro. La presa d’aria dell’airbox dopo anni è stata cambiata: non è più rettangolare e piuttosto larga, ma è diventata più verticale e stretta, segno che c’è una modifica nella fluidodinamica interna dei condotti nel tentativo di dare una maggiore prontezza del motore ai regimi medio-bassi a parità di propulsore omologato.
Ed è interessante sottolineare come la Honda si orienti verso scelte portate avanti da altri, segnatamente la Yamaha…
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