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MotoGP | Taramasso: "Una sorpresa veder vincere l'anteriore soft"

Il responsabile della Michelin ha tracciato un bilancio molto positivo del Gran Premio d'Olanda, nel quale sono stati battuti tutti i primati del tracciato di Assen, con la scelta delle gomme posteriori divise tra soft e dura. La sorpresa per lui però è stata il successo di Pecco Bagnaia con la soft anteriore, visto che ormai le MotoGP sembrano indirizzate verso l'utilizzo di mescole sempre più dure sul davanti.

Piero Taramasso

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

La MotoGP ha mandato in archivio la prima parte della stagione 2022 e ora si godrà una lunghissima pausa estiva, che vedrà i motori riaccendersi nel weekend del 7 agosto a Silverstone. Prima di congedarsi, però, ha regalato un fine settimana ricco di emozioni ad Assen, con il ritorno alla vittoria di Pecco Bagnaia, il primo podio di Marco Bezzecchi, ma anche la prima volta nella top 3 con l'Aprilia di Maverick Vinales e la clamorosa rimonta di Aleix Espargaro, risalito dal 15° al 4° posto dopo il contatto con il leader iridato Fabio Quartararo.

Un cocktail esplosivo, che però ha dato anche ottime indicazioni sul fronte degli pneumatici agli uomini della Michelin, come ci ha confermato il responsabile dell'azienda francese, Piero Taramasso, che ha analizzato quanto accaduto nel fine settimana del Gran Premio d'Olanda.

"Quello di Assen è stato un buon weekend dal punto di vista delle gomme. Le performance ci hanno permesso di migliorare tutti i record della pista, quello assoluto, quello del miglior giro in gara, e quello della durata della gara. Questo vuol dire che, oltre ad avere delle buone prestazioni, gli pneumatici sono stati anche molto costanti", ha detto Taramasso a Motorsport.com.

"Sia con la soft che con la dura il calo è stato molto leggero al posteriore. Questo sicuramente è stato un pregio delle gomme, ma possiamo ringraziare anche la qualità dell'asfalto di Assen, che era stato rifatto l'anno scorso. Il grip era molto buono, anzi direi quasi eccellente, e quando è così facilita molto la vita non solo a noi gommisti, ma anche alle squadre ed ai piloti. Penso che si sia visto nell'arco di tutto il weekend, perché anche dopo la sessione bagnata la pista ha subito ritrovato un buon grip, non c'è voluto troppo tempo per gommare di nuovo il fondo", ha aggiunto.

Tra le altre cose, questo ha anche permesso ai piloti di fare delle scelte differenziate...
"La scelta non è stata facile, ma abbastanza chiara, perché le specifiche si comportavano bene. Al posteriore c'è stato il dubbio tra la soft e la dura per la gara, perché entrambe avevano buone prestazioni e non avevano problemi di usura o di temperatura. Quello che cambiava era il comportamento, quindi i piloti erano chiamati a scegliere quella che si adattava meglio al proprio stile di guida".

Che differenza c'era tra la soft e la dura?
"La soft pativa qualche movimento in più, ma offriva un po' più di grip all'inizio e soprattutto più grip sull'edge. La dura invece garantiva un po' più di stabilità, che è un aspetto importante su una pista con tanti cambi di direzione ad alta velocità come Assen. Questa dava un po' più di confidenza ai piloti e infatti è stata anche la soluzione che è stata utilizzata dalla maggior parte della griglia. Ma nelle prime due posizioni Bagnaia ha utilizzato la dura e Bezzecchi la soft, a riprova che le due gomme erano allo stesso livello. Inoltre non ci sono state lamentele, neppure da parte dei piloti che hanno chiuso nelle retrovie, e questo è sicuramente il segnale più importante".

Come mai invece non c'è stato nessuno che ha montato la media?
"La media era un compromesso tra queste due soluzioni, ma non offriva vantaggi, perché aveva meno grip della soft e meno stabilità della dura. Questo è il motivo che l'ha portata a non essere utilizzata in gara".

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Sappiamo però che c'è una scelta in particolare che ti ha stupito ad Assen...
"E' stata la soft anteriore, che ha vinto la gara con Bagnaia. Quest'anno è difficile che le squadre e i piloti facciano una scelta di questo tipo, perché la tendenza è sempre di avere una gomma più dura davanti, essendoci impianti frenanti sempre più prestazionali ed il carico aerodinamico in costante aumento. Assen però è un circuito che non è troppo impegnativo per la gomma anteriore, quindi è stato possibile utilizzare anche la soft, che su certe moto ha funzionato molto bene, garantendo un miglior turning ed aiutando quindi la moto a girare. Comunque anche in questo caso Bezzecchi aveva fatto una scelta diversa, con la media, quindi avevamo quattro gomme differenti nelle prime due posizioni e questo è importante per noi".

Questo quadro che hai delineato ha permesso di dare vita ad una gara spettacolare...
"Tutti si aspettavano una battaglia tra Quartararo e Pecco, ma poi c'è stato l'incidente tra Fabio ed Aleix Espargaro, cosa che non ha impedito a quest'ultimo di fare davvero una bellissima rimonta, coronata da quel favoloso doppio sorpasso all'ultima chicane. E' stato anche l'autore del giro veloce, facendo 1'32"5 al 15° giro e al penultimo ha fatto ancora 1'32"7. Segno che aveva un passo che valeva la vittoria o almeno il podio. Inoltre la sua risalita ha animato un po' la gara. Ma è stato un piacere anche vedere il primo podio di Bezzecchi e Vinales che lo ha ritrovato dopo un po' di tempo. E' stato un buon modo di chiudere la prima parte di stagione prima della pausa estiva".

Per tracciare un piccolo bilancio di questa prima metà di campionato cosa ci puoi dire?
"Per Michelin questa prima metà ha avuto due passaggi difficili a Barcellona e al Sachsenring, a causa del caldo infernale e del poco grip della pista, ma sono situazioni che comunque siamo stati in grado di gestire. In generale però credo che sia stata una buona prima parte di stagione dal punto di vista delle gomme".

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