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MotoGP | Taramasso: "Una nuova mescola anteriore nei test"

Dopo le buone indicazioni raccolte in Austria con il nuovo layout, la Michelin è pronta per la sfida del GP di San Marino, con il meteo che potrebbe rappresentare un'incognita a Misano. Ne abbiamo parlato con Piero Taramasso, che ci ha dato anche una piccola anticipazione sui test della settimana prossima in Romagna.

Piero Taramasso, Michelin

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

La Romagna è la terra del sole, ma questo fine settimana potrebbe regalare delle sorprese ai piloti della MotoGP. Il meteo è incerto per il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, che questo fine settimana saluterà anche la conclusione della carriera di Andrea Dovizioso, ma la cosa sembra preoccupare meno rispetto al passato, quando il fondo del tracciato di Misano era molto scivoloso in caso di pioggia.

Oggi il manto offre un grip migliore e per questo in casa Michelin c'è tranquillità in vista del secondo appuntamento tricolore della stagione, che sarà anche seguito da una due giorni di test nella quale l'azienda francese porterà anche in pista una succosa novità in ottica 2023, quando faranno il loro esordio le Sprint Race della classe regina. Di tutto questo, ma anche di come si sono comportati gli pneumatici nella gara scorsa in Austria, ci ha parlato il responsabile Piero Taramasso.

"L'asfalto di Misano è stato rifatto nel 2020 e l'anno scorso abbiamo avuto modo di vedere che offriva un buon grip, quindi ci aspettiamo la stessa situazione per questo weekend, sia sull'asciutto che sul bagnato. L'anno scorso le due gare a Misano sono state fatte a fine stagione, quindi corriamo in un altro periodo dell'anno, ma abbiamo confermato quasi per intero l'allocazione dell'anno scorso", ha detto Taramasso a Motorsport.com.

Nello specifico, che soluzioni porterete in Romagna?
"All'anteriore abbiamo confermato le tre soluzioni simmetriche che avevamo portato nel 2021, quando le scelte dei piloti si erano orientate tra la media e la dura. Al posteriore invece ci sono tre pneumatici asimmetrici, con la dura e la media che sono le stesse dell'anno scorso, mentre abbiamo irrigidito leggermente la soft, perché era già troppo morbida con la temperatura della pista che era intorno ai 24 gradi. Quest'anno invece ci aspettiamo che sia più alta e per questo abbiamo deciso di andare un pelo più rigidi, anche perché le scelte erano già divise tra la soft e la media".

Le temperature più alte potrebbero aiutare alla penultima curva, la prima a sinistra dopo una sequenza di curve a destra, dove l'anno scorso avevano perso l'anteriore in diversi, compreso Pecco Bagnaia quando era al comando...
"Quello è un punto delicato del circuito e senz'altro le temperature più alte aiuteranno. Ma anche le moto quest'anno sono più aggressive sull'anteriore, è facilmente visibile nei dati, quindi anche quello sta aiutando a portare gli pneumatici anteriori in temperatura più velocemente".

Pneumatici Michelin

Pneumatici Michelin

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Le settimana prossima, martedì e mercoledì, ci saranno due giornate di test collettivi. Introdurrete qualche novità?
"Approfittando del fatto che Misano è una pista stressante per la gomma anteriore, proporremo una nuova mescola che, se darà dei riscontri positivi, potremmo introdurre già nella prossima stagione. La caratteristica di questa mescola anteriore è che offre il grip di una media, ma anche il supporto e la stabilità di una mescola dura. Si tratta di una soluzione che può essere utile per quei piloti che a volte esitano a montare la dura o che magari hanno un po' di difficoltà a metterla in temperatura. Dunque, può essere adatta alle moto o agli stili di guida che sono meno aggressivi sull'anteriore. Inoltre, penso che potrebbe essere una buona opzione per le Sprint Race che debutteranno nel format dell'anno prossimo, perché il feeling di una media e la rigidità di una dura possono essere il giusto compromesso per una gara di 10-12 giri".

A tal proposito, durante la conferenza che le ha annunciate, il presidente dell'IRTA Hervé Poncharal si è detto certo che l'introduzione delle Sprint Race non porterà ad una modifica dell'allocazione delle gomme. Ce lo confermi?
"Sì, si riuscirà a fare il weekend senza problemi. Per il 2023 c'era già l'accordo con Dorna, FIM ed IRTA per ridurre a due le specifiche posteriori, con sette soft e cinque medie. Credo che sette soft siano sufficienti per portare a termine il nuovo programma di gara".

Per voi cambia qualcosa con questo nuovo format o resta tutto uguale?
"Direi che non cambia molto, perché non modificheremo l'allocazione sia per quanto riguarda la qualità che la quantità delle gomme. Anzi, credo che sia un qualcosa di positivo, perché la Sprint Race aumenterà la visibilità della giornata di sabato, con più gente in circuito e migliori ascolti televisivi. L'altro aspetto è che nella giornata di venerdì avremo due sessioni di un'ora e questo permetterà di fare dei long run che possono portare una gomma alla distanza di gara, o almeno molto vicina, per poterne valutare meglio il decadimento e l'usura. Prima era impossibile farlo, perché c'erano solo 45 minuti a disposizione, inoltre bisognava fare i time attack, quindi non era pensabile di fare run di 10-12 giri. L'anno prossimo invece credo che capiterà spesso".

La FP3, che diventa l'equivalente dell'attuale FP4, non rischia di essere una sessione un po' "inutile", visto che si disputerà con temperature sulla carta molto diverse da quelle delle due gare?
"Penso che servirà comunque a quei piloti che hanno ancora qualche dubbio o che devono apportare delle modifiche dopo la FP2. Le temperature saranno diverse da quelle delle gare, ma è sempre meglio girare ed accumulare dati ed esperienza".

Jack Miller, Ducati Team, Francesco Bagnaia, Ducati Team

Jack Miller, Ducati Team, Francesco Bagnaia, Ducati Team

Photo by: Dorna

Due settimana fa si è disputato il GP d'Austria con un disegno rinnovato per il Red Bull Ring. Le Ducati hanno continuato a fare la differenza e a vincere è stato Pecco Bagnaia, voi invece che tipo di indicazioni avete portato a casa?
"La novità era il debutto del layout con la chicane. Ovviamente ci eravamo preparati con delle simulazioni, ma è solo dopo la corsa che si può tirare le conclusioni. Dal punto di vista degli pneumatici non è stata penalizzante. Anzi, ha aiutato un pochino, soprattutto per quanto riguarda il mettere in temperatura il lato sinistro delle gomme. Inoltre è stata un pelino meno sollecitante per il lato destro. Anche in gara è andato tutto per il meglio, perché all'anteriore sono state portate in gara tutte e tre le specifiche, mentre al posteriore si sono divisi tutti tra la media e la soft. Poi in corsa abbiamo visto che il comportamento delle gomme, logicamente, era diverso: le soft hanno avuto un degrado dopo la metà della gara, mentre la media posteriore e la dura anteriore si sono dimostrate un po' più stabili e costanti. Ma se scegli la soft è chiaro che non puoi fare una gara d'attacco dall'inizio alla fine, è una gomma che andrà gestita ad un certo punto. Che è quello che ha fatto Bagnaia, che ha preso un buon vantaggio all'inizio e poi ha amministrato bene l'anteriore soft nel finale, andando a vincere la gara".

Partendo dal presupposto che non avevate riferimenti reali con questo layout fino a venerdì, il passo di gara è stato migliore, peggiore o come ve lo aspettavate?
"Diciamo come ce lo aspettavamo, forse un pelo più veloce. Bisogna dire che domenica le condizioni erano migliori, perché c'era più caldo rispetto a venerdì e sabato, quindi questo ha cambiato un po' i riferimenti. Tanti piloti poi hanno cambiato la scelta all'ultimo momento sulla griglia. Tenendo conto di tutti questi fattori, credo il ritmo tenuto domenica sia stato buono".

I piloti sono sembrati tutti abbastanza soddisfatti. Forse giusto Aleix Espargaro ha sottolineato le difficoltà di adattamento dell'Aprilia alla carcassa posteriore da alte temperature...
"Non ci sono state grandi lamentele, anche se è normale che ci possa essere qualche commento da parte dei piloti. La carcassa che portiamo in Austria, e che avremo anche in Thailandia, è un po' più rigida, quindi richiede una messa a punto particolare e ci può stare che ci siano alcune moto che soffrono più di altre per adattarsi. Anche Zarco si è lamentato della pressione e della temperatura della gomma anteriore che si sono alzate, ma non lo ha fatto con cattiveria. La spiegazioni era semplice: in Austria si utilizzano dei dischi freno più grandi, che generano temperature più elevate, e in diversi li hanno utilizzati poco nel corso del weekend prima di metterli in gara. Ma è stata una tendenza un po' generalizzata, perché abbiamo visto che con questi dischi le pressioni e le temperature erano un po' più elevate del solito. Infine, Brad Binder ha detto di aver avuto delle vibrazioni all'anteriore, ma a fine gara abbiamo visto che aveva perso i pesi dell'equilibratura. Le lamentele fanno parte del gioco, ma c'è sempre una spiegazione logica e tecnica".

Questo fine settimana ci sarà anche il doppio appuntamento conclusivo per la MotoE, poi si entrerà nell'era Ducati che inizierà l'anno prossimo...
"Una volta finita la stagione, analizzeremo tutti i dati e poi vedremo cosa fare per l'anno prossimo, anche perché la moto sarà diversa. La Ducati sta già facendo dei test con le gomme attuali, quindi abbiamo delle indicazioni anche in questo senso. Ma quando avremo le informazioni di tutte le corse faremo un bilancio per decidere la strategia 2023. Sostanzialmente, la base dovrebbe rimanere quella di quest'anno e dobbiamo solo decidere se incrementare la percentuale dei materiali sostenibili o meno".

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