MotoGP | Taramasso: "Pecco? Situazione strana: se una gomma non funziona, lo fa dall'inizio alla fine"
Il responsabile della Michelin ha spiegato che per il momento non c'è ancora una spiegazione alle difficoltà accusate dal pilota della Ducati nella seconda gara di Misano, ma che si tratta di una situazione strana, perché dalle prime indicazioni non sembrerebbe una gomma difettosa o un problema legato al warm-up.
Piero Taramasso, Michelin
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
La Michelin si aspettava un weekend semplice per la seconda gara a Misano. Del resto, i piloti e le squadre avevano già disputato il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, inoltre si erano fermati in Romagna anche al lunedì per una giornata di test ufficiale. Dunque, tutti, compresa l'azienda francese, disponevano di una gran quantità di dati in vista del Gran Premio dell'Emilia Romagna.
In generale, le cose sono andate in linea con le aspettative, con prestazioni che hanno portato ad abbassare nuovamente tutti i record del tracciato intitolato a Marco Simoncelli. Nella giornata di domenica però c'è stata la macchia delle difficoltà accusate da Pecco Bagnaia, che il pilota della Ducati ha imputato ad una gomma posteriore che ci ha messo quasi metà gara ad iniziare ad avere il comportamento che avrebbe dovuto avere in condizioni normali.
"Lo stato d'animo è che sono incazzato nero, è molto facile. Non con la Michelin, loro non ne possono niente. Non posso essere arrabbiato con qualcuno che fa un qualcosa, ma non lo fa apposta. Però fa girare le palle: fai la pole, vinci la Sprint e in gara migliori la partenza, essendo primo al primo giro, e vederti passare, con gli altri che ti vanno via quasi tre secondi e mezzo perché non puoi spingere, è un qualcosa che me le fa girare veramente tanto", ha detto a caldo il pilota della Ducati.
Poi su quelle che sono state le sue difficoltà, ha aggiunto: "Io non ho mai sentito nella storia una situazione simile a questa, anche se devo dire che l'anno scorso, quando mi stesi alla seconda curva a Barcellona, avevo avuto la stessa sensazione nel warm-up lap. Anche oggi, infatti, mi è successo all'ultima curva, che ho rischiato di cadere praticamente senza dare gas quasi. Il feeling non era il massimo, la differenza è che a Barcellona non c'è grip e qui il feeling è ottimo. La gomma ci ha solo messo 15 giri a funzionare".
Abbiamo quindi chiesto al responsabile dell'azienda del Bibendum, Piero Taramasso, di darci qualche prima indicazione su quello che potrebbe essere accaduto al campione del mondo in carica, anche se secondo lui al momento è ancora difficile poter dare una spiegazione.
"Pecco è stato davanti per i primi quattro giri, poi ha avuto un calo che non ci spieghiamo: per quattro o cinque giri ha perso tre decimi. Dobbiamo capire da dove viene questa cosa, se sia un qualcosa legato alla pista, alla moto o alle gomme. Ma a partire dal 12° giro il suo ritmo è tornato velocissimo e al 16° ha fatto il giro veloce in 1'30"8, a soli otto decimi dalla pole e dal record della pista. Veniva su forte e sembrava che potesse prendere Bastianini e Martin, poi è caduto. Stiamo analizzando la cosa, ma per il momento abbiamo solo i suoi commenti ed i tempi sul giro. Quando poi Ducati ci darà anche i dati, cercheremo di capire insieme da cosa è derivato quel calo. Ci vorrà del tempo, ma vorremmo capire a cosa è stato dovuto, perché ci sono sempre delle cose nuove da scoprire", ha detto Taramasso a Motorsport.com.
"La cosa strana è che i tempi sul giro non combaciano con i commenti di Pecco. Lui dice che la gomma non ha funzionato da subito e lo ha fatto solo dal 12° giro in poi. In realtà, i tempi dei primi 4 giri erano buoni, quindi è dopo che dobbiamo capire da dove viene il calo. Solo con i dati si potrà capire, ma non è il comportamento di una gomma che non funziona, perché quella lo fa dall'inizio alla fine e lo vedi dai tempi, che possono essere più lenti di 7-8 decimi. Non è stato neanche il comportamento di una gomma che ha problemi di temperatura, anche se con qualcuna è capitato questo weekend, specialmente con le posteriori medie sul lato sinistro. In alcuni casi ci sono voluti 6-7 giri, poi però entrava in temperatura e funzionava bene. Ma anche questa non sembra la descrizione che abbiamo avuto da Pecco. Da queste indicazioni non sembra un problema di gomma o di Warm-Up, ma spero che presto potremo dare una risposta a tutti", ha aggiunto.
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
E' chiaro che questo problema ha calamitato l'attenzione, ma in casa Michelin ci tengono anche a sottolineare che per il resto il fine settimana del GP dell'Emilia Romagna ha dato delle indicazioni positive.
"L'inizio del weekend è stato più facile, perché i team avevano tanti dati e i piloti conoscevano bene le specifiche, perché l'allocazione era la stessa della prima gara a Misano. Anche il meteo è stato clemente, perché la pioggia è cessata prima del previsto, quindi le sessioni si sono svolte tutte in buone condizioni. Il grip non era fantastico, ma la pista è migliorata nel corso del weekend", ha spiegato Taramasso.
"Fin da venerdì si è visto che i tempi erano buoni e sull'anteriore si è confermato che il feeling migliore era quello offerto dalla gomma media, che alla fine è stata quella che hanno scelto tutti i piloti sia per la Sprint che per la gara lunga, perché offriva un buon grip, ma anche buon supporto ed una certa costanza. In certe condizioni, era un po' delicata sul lato sinistro e bisognava fare un attenzione nei primi due giri, perché la temperatura non era troppo alta. Un po' come la media posteriore, che è una mescola fatta per delle temperature d'asfalto tra i 35 ed i 40 gradi, quindi per farla lavorare serve qualche giro", ha aggiunto.
"Ma questa volta ha funzionato bene, mentre nella prima gara a Misano alcune moto avevano sofferto di più e infatti in gara l'avevano usata solamente in nove. Questo fine settimana invece hanno capito come farla funzionare, a come caricarla di più, e infatti l'hanno scelta tutti ad eccezione di Bezzecchi, che ha corso con la soft. Resta comunque una gomma che ha bisogno di essere caricata e della giusta pressione per funzionare bene, quindi non devi mollare mai se vuoi sfruttarla al massimo del suo potenziale", ha proseguito.
Anche a livello di performance, le risposte sono state molto buone: "C'è stata anche una Sprint molto veloce, nella quale tutti hanno usato la soft al posteriore e che è durata ben sei secondi in meno rispetto a quella di due settimane fa. Tanto sulla distanza di appena 13 giri. Anche la gara lunga poi è stata velocissima, 19 secondi più veloce di quella del 2023 (nel GP di San Marino e della Riviera di Rimini c'è stata la pioggia per qualche giro ad allungare il tempo di gara, ndr), ma i piloti hanno imposto un ritmo davvero infernale fin dai primi giri", ha concluso.
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