MotoGP | Taramasso: "Martin non aveva bisogno di rischiare la soft"
Oltre a presentare la prossima tappa di Buriram, il responsabile della Michelin è tornato su quella australiana, nella quale ha fatto discutere soprattutto la scelta di Jorge Martin della gomma posteriore soft, che è crollata, facendolo precipitare dal primo al quinto posto nel corso dell'ultimo giro. Secondo Taramasso, lo spagnolo aveva le carte in regola per vincere anche con la media, ma non aver avuto a disposizione i dati della Sprint non è stato d'aiuto.
La tripletta asiatica della MotoGP volge al termine e ormai manca solo l'appuntamento thailandese, sul Chang International Circuit di Buriram, per concluderla. Dopo il weekend atipico dell'Australia, con la gara lunga disputata al sabato per prevenire il vento che poi ha portato alla cancellazione della Sprint, si spera che questa volta possa filare tutto per il verso giusto, anche se le previsioni meteo non lasciano presagire nulla di buono.
C'è di positivo che lo scorso anno il Gran Premio di Thailandia si è già disputato sotto una pioggia piuttosto battente, quindi le squadre dispongono già di una discreta quantità di dati in queste condizioni. Stesso discorso che vale anche per la Michelin, come ci ha spiegato il responsabile Piero Taramasso, che ha fatto il punto della situazione in vista del 17° round della stagione, oltre a tornare sulle complicazioni che ha creato il programma modificato del weekend di Phillip Island.
"Buriram è un circuito impegnativo, piuttosto complicato per le gomme, perché ha caratteristiche molto simili al Red Bull Ring a livello di Layout. Per questo utilizziamo la stessa costruzione rinforzata per il posteriore, che è pensata per contrastare le alte temperature", ha detto Taramasso a Motorsport.com.
Che scelte avete fatto a livello di mescole?
"Per l'anteriore abbiamo tre soluzioni simmetriche e rispetto al 2022 abbiamo modificato la soft, confermando la media e la dura. Per quanto riguarda la soft, l'abbiamo resa un pelino più rigida, perché quest'anno le moto sono un po' più esigenti sull'anteriore. Al posteriore invece abbiamo confermato la soft e la media dell'anno scorso, entrambe asimmetriche, che si erano comportate bene. L'unica differenza è che quest'anno si chiameranno media e dura".
Il rischio però è di dover usare soprattutto le gomme da bagnato, che comunque avete avuto modo di sperimentare nel 2022...
"L'anno scorso la gara è stata disputata sul bagnato, ma le nostre gomme rain si erano comportate molto bene, perché i tempi erano stati velocissimi. Ovviamente la speranza è che quest'anno possa essere asciutto, ma dalle previsioni non si direbbe, perché sono previsti temporali per tutte e tre le giornate. Ma non è una sorpresa, perché Buriram è un posto che si presta a questo tipo di meteo, poi quest'anno ci andiamo anche più tardi, a fine ottobre, mentre nel 2022 avevamo corso all'inizio del mese".
Nella Sprint pensi che vedremo la maggior parte dei piloti con la mescola più morbida a disposizione per il posteriore?
"Sì, credo che la media possa fare la Sprint e che la dura possa fare la gara lunga, in base ai dati di cui disponiamo. L'anno scorso, se la gara si fosse disputata sull'asciutto, la scelta era divisa 50-50 anche per la gara lunga. Quindi ci potrebbe anche stare che la media possa fare pure la gara di domenica".
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Piero Taramasso
Ora facciamo un passo indietro a Phillip Island. Un weekend che è stato reso molto complicato dalle condizioni meteo, che con l'inversione tra la Sprint e la gara lunga vi ha creato qualche grattacapo in più...
"Venerdì c'era molto caldo ed è una cosa che non è usuale per il Gran Premio in Australia: l'asfalto era a 30 gradi alla mattina ed addirittura a 50 al pomeriggio. L'unica cosa chiara alla fine della prima giornata era che la soft anteriore non era adatta al circuito ed alle condizioni, ma la media e la dura funzionavano bene. Anche la soft e la media posteriore funzionavano, ma abbiamo avuto dati e pareri contrastanti: il problema è che sulle gomme posteriori nessuno era andato oltre i 20-21 giri, quindi era complicato anticiparne il comportamento fino ai 27 della distanza di gara. Sabato le temperature si sono abbassate di parecchio ed è stato importante che nella FP2 siamo riusciti a provare soprattutto la gomma posteriore media, perché quella poteva essere la soluzione giusta per la gara lunga, visto che è stata anticipata. La difficoltà era fare delle previsioni per la gara lunga non avendo a disposizione i dati della Sprint. Ormai ci eravamo abituati tutti quanti a disporne e ovviamente sono un bell'aiuto. Abbiamo dovuto analizzare i dati il più velocemente possibile e la buona notizia è stata che fin dal mattino la media non ha evidenziato problemi di Warm-Up, perché si portava in temperatura abbastanza facilmente.
Possiamo dire quindi che la soluzione ideale al posteriore era piuttosto chiaramente la media?
"Non avendo potuto fare dei long run fino a 27 giri, dunque, era la scelta più logica. Per questo, abbiamo cercato di indirizzare tutti i piloti e tutti i team verso quella scelta. Della soft sapevamo che aveva un grip iniziale maggiore, ma non sapevamo quando sarebbe arrivato il drop. Però era scontato che sarebbe arrivato prima rispetto alla media, perché c'era una differenza tra il 20% ed il 30% in termini d'usura. Montare la soft quindi era una scelta molto azzardata e rischiosa. Per l'anteriore invece era più una questione di feeling la scelta tra la media e la dura".
Alla fine però è stato proprio Jorge Martin, uno dei candidati al titolo, a montare la soft ed ha accusato un crollo nel finale, finendo quinto dopo aver comandato fino all'ultimo giro. La cosa che mi ha stupito dopo la gara è che ha detto di non essere stato troppo indirizzato verso la media...
"Noi lo abbiamo detto a tutti i team e a tutti i piloti, poi sulla moto ci vanno loro, quindi sono loro che devono prendere la decisione finale. Devo dire che Jorge l'ha gestita benissimo, perché portarla fino a 24-25 giri con i tempi che riusciva a fare vuol dire aver fatto un lavoro straordinario. Noi ci aspettavamo che il drop arrivasse intorno al 15° giro, quindi è stato molto bravo, però gli sono mancati quel paio di giri in più che servivano per vincere".
Credi che se il format fosse stato il solito, con la Sprint prima della gara lunga, avrebbe capito che la soft non era una scelta corretta?
"Se ci fosse stata la Sprint, l'avrebbe capito che quella non era la scelta giusta, anche perché avrebbe avuto a disposizione molti più dati affidabili. Il punto è che lui era veloce in tutte le condizioni, con qualsiasi gomma, quindi anche se avesse messo la media, avrebbe vinto senza problemi. Però lui si sentiva bene con la soft ed era convinto di poter fare tutta la gara. Con la media però sarebbe stato veloce, quindi non c'era motivo per rischiare. Quella era una scelta che potevano fare piloti che partivano più indietro e non si stanno giocando il campionato, come ha fatto ad esempio Marc Marquez".
Tra le altre cose, sicuramente non lo ha aiutato il fatto che la gara è stata molto più veloce di quella dell'anno scorso, come ha sottolineato proprio Marquez, che lo scorso anno con la stessa gomma fece secondo e invece si è ritrovato 15°...
"Il passo è stato velocissimo. In qualifica il record della pista è stato abbassato di mezzo secondo, un miglioramento enorme, soprattutto se si considera che la pista era in condizioni peggiori quest'anno. In base alle nostre rilevazioni, la macrorugosità è aumentata tantissimo e la microrugosità invece si è ridotta, e tutto questo ovviamente fa aumentare l'usura, riducendo anche il grip. Considerando anche che non hanno avuto la Sprint per preparare la gara lunga, sono andati davvero forte".
Dopo l'annullamento della Sprint a causa del vento, alcuni piloti hanno invocato un cambio di date, magari portando la gara nella fase iniziale del calendario. C'è qualche altro accorgimento che potrebbe aiutare?
"Mi hanno detto che dovrebbero riasfaltare per l'anno prossimo, perché i piloti si sono lamentati tanto anche delle buche, che sono aumentate rispetto all'anno scorso. Della possibilità di spostare la gara all'inizio dell'anno invece se ne parla sempre, ma credo che non si farà mai".
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