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Intervista
MotoGP GP d'Austria

MotoGP | Taramasso: "Il segreto di Bastianini? Non aggredisce la gomma nuova"

Il responsabile della Michelin ci ha introdotto le soluzioni che l'azienda francese ha scelto per il Red Bull Ring, uno dei tracciati più impegnativi del calendario MotoGP per gli pneumatici, ma è tornato anche sulla gara di Silverstone, rivelando qual è l'arma che secondo lui permette ad Enea Bastianini di gestire le gomme in maniera magistrale.

Piero Taramasso, Michelin

Piero Taramasso, Michelin

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Dopo la bellissima doppietta di Enea Bastianini a Silverstone, la MotoGP si appresta ad affrontare la sua seconda tappa del mese di agosto. Questo fine settimana, infatti, va in scena una classica estiva, il Gran Premio d'Austria. La cornice sarà quella del Red Bull Ring, un circuito che ad un primo impatto può sembrare addirittura banale, visto che ha solo 11 curve.

Questa sensazione però non potrebbe essere più distante dalla realtà, perché si tratta di una pista particolarmente stressante per la meccanica e per gli impianti frenanti, ma non solo. Non a caso, sul saliscendi di Spielberg la Michelin porta delle gomme posteriori dedicate, come ci ha spiegato il responsabile Piero Taramasso, raccontandoci anche quali sono le insidie con cui si dovranno confrontare questo fine settimana squadre e piloti.

"Il Red Bull Ring ha un layout molto particolare, con molti rettilinei, quindi grandi accelerazioni e frenate molto decise. Sono caratteristiche che mettono abbastanza in crisi sia la gomma anteriore che la posteriore, anche se è quest'ultima a soffrire maggiormente, perché è sottoposta a molto carico per via delle accelerazioni. Questo porta la temperatura ad alzarsi parecchio nella parte centrale del battistrada ed è per questo che utilizziamo una costruzione specifica per l'Austria", ha detto Taramasso a Motorsport.com.

"La adoperiamo già da parecchie stagioni e funziona per tenere le temperature un po' più sotto controllo: rispetto alla carcassa standard questa è in grado di generare circa 10 gradi di meno. Ovviamente poi, tenere sotto controllo la temperatura, permette anche di avere delle performance migliori. Comunque è una pista impegnativa, perché sappiamo che quando la temperatura dell'asfalto arriva a 38-40 gradi, si può generare anche del front lock. Dunque, è un tracciato che va preso con le molle, ma ormai lo conosciamo da tanti anni e sappiamo che le nostre soluzioni sono ben centrate", ha aggiunto.

Per quanto riguarda le mescole che tipo di scelte avete fatto?
"La novità è che quest'anno le tre mescole anteriori sono tutte di uno step più duro. Praticamente abbiamo eliminato la soft del 2023 e confermato la media e la dura, aggiungendo una terza mescola un po' più rigida, perché sappiamo che le moto sono sempre più esigenti sull'anteriore a causa del carico aerodinamico. Inoltre, nel fare questa scelta abbiamo tenuto in considerazione che nel mese di agosto potrebbe fare piuttosto caldo, oltre al fatto che la Brembo utilizza i dischi maggiorati su questa pista, che a loro volta generano temperature più alte. Si tratta di tre soluzioni simmetriche, mentre le due posteriori sono asimmetriche, con la spalla destra più rigida, e con un centraggio di mescole in linea con quello dell'anno scorso".

In passato è capitato di dover fare i conti anche con la pioggia, che è sempre piuttosto fastidiosa su un saliscendi come quello austriaco...
"Le previsioni parlano di qualche temporale sia per la giornata di sabato che per quella di domenica e sul bagnato può essere una pista un po' 'maligna', perché con tante salite e discese si formano dei veri e propri rivoletti che attraversano la pista. In ogni caso, se arriverà la pioggia proporremo l'allocazione standard delle gomme rain, che si sono sempre comportate bene quando sono state chiamate in causa in passato al Red Bull Ring".

Enea Bastianini, Ducati Team

Enea Bastianini, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Facciamo un passo indietro al Gran Premio di Gran Bretagna, quando si sono riaccesi i motori dopo la pausa estiva...
"La ripresa a Silverstone è stata positiva. Le condizioni della pista sono state buone per tutto il weekend, sia a livello di temperature che di grip, che fin da venerdì era buono e poi è progredito senza alti e bassi. Già da venerdì eravamo solo a due decimi dal record della pista, poi la qualifica di sabato è stata velocissima, con ben quattro piloti sotto al precedente primato. Le performance sono state buone e credo che anche lo spettacolo non sia mancato. Oltre ai record battuti, con la distanza di gara ridotta di 18 secondi rispetto al precedente del 2022, non ci sono stati problemi di usura o di temperatura: a Silverstone a volte si può generare del blister al posteriore, invece quest'anno era tutto sotto controllo".

So che c'è una cosa che ti ha reso particolarmente orgoglioso nel weekend britannico...
"La bella notizia è che nella Sprint sono state utilizzate tutte le cinque specifiche che avevamo messo a disposizione. Questo vuol dire che funzionavano tutte bene, anche se la maggior parte dei piloti ha utilizzato la media all'anteriore e la soft al posteriore. Nella gara lunga invece la scelta che è andata per la maggiore è stata quella di una coppia di gomme medie, proprio per una questione di stabilità e di costanza di rendimento".

Uno di quelli che hanno utilizzato la dura all'anteriore è stato Aleix Espargaro, e lo ha fatto dicendo che l'Aprilia non poteva permettersi di montare la media. E' realmente così?
"L'Aprilia ed Aleix hanno bisogno di molto sostegno davanti. Per me è più una questione di feeling del pilota, infatti non l'hanno presa tutte le Aprilia. Ce l'avevano solamente lui e Raul Fernandez. Io credo che possano utilizzare la media, ma è più una cosa legata al pilota, a cui piace avere tanto sostegno in frenata. Per me avrebbe potuto usare anche la media, ma non avrebbe potuto fare la gara che ha fatto. Avrebbe dovuto stare più sulla difensiva, invece con la dura ha potuto attaccare, rimanendo vicino ai primi per più di mezza gara".

Il weekend di Silverstone è stato forse il primo quest'anno in cui i piloti hanno dovuto provare a gestire un po' le gomme e in queste condizioni è venuto fuori Enea Bastianini. Secondo te, qual è il segreto che permette al riminese di fare la differenza ogni volta che si devono affrontare situazioni di questo tipo?
"Lo avevamo già visto nelle stagioni passate che Enea è uno che sa gestire bene le gomme. Per me il suo segreto è che riesce a non aggredire la gomma nei primi 3-4 giri, quando è nuova. Diciamo che la accomoda, poi quando è stabilizzata ed è in temperatura, allora comincia ad attaccare e la gomma resiste molto meglio. Quando la gomma è nuova, è più fragile. Quindi se tu l'aggredisci troppo nei primi 2-3 giri, la rovini in superficie ed è più difficile mantenerla in buono stato. Ma questo lo avevamo già visto dalle prime volte che Enea utilizzava le nostre gomme e credo che sia il fattore che gli garantisce la sua extra performance. Ma ci sono anche altri piloti che sono in grado di farlo: per esempio penso a Bagnaia, che però a volte è obbligato ad aggredire la gomma per stare davanti perché si sta giocando il campionato, pagandone le spese in certi casi".

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