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Intervista
MotoGP GP del Qatar

MotoGP | Taramasso: "A Lusail meno grip rispetto ai test dopo la gara del WEC"

Avendo corso a Lusail lo scorso novembre ed avendo disputato i test appena due settimane fa, la Michelin dispone di una grande mole di dati sul circuito del Qatar, dove si apre la MotoGP 2024. La gara del WEC dello scorso fine settimana però dovrebbe aver peggiorato le condizioni di grip rispetto a quello ottimale offerto a fine febbraio.

Piero Taramasso

Finalmente ci siamo. Dopo un lungo inverno è arrivato anche per i protagonisti della MotoGP il momento della verità, quello della prima gara della stagione. Il Gran Premio del Qatar però non sarà un appuntamento importante solamente per le squadre ed i piloti, ma anche per la Michelin, che entra nella sua nona stagione da fornitore unico di pneumatici della classe regina. E si parte da una gara che, nonostante tanti riferimenti, non è mai semplice, perché Lusail è una pista che ha una grande evoluzione ed anche la gara in notturna racchiude sempre delle incognite, come ci ha spiegato il responsabile dell'azienda francese, Piero Taramasso.

"Aver fatto la gara alla fine del 2023 ed i test un paio di settimane fa dovrebbe aiutarci, perché abbiamo parecchie indicazioni. Per quanto riguarda la nostra gamma 2024, le mescole hanno lo stesse centraggio ma abbiamo cambiato un pochino la tecnologia per offrire più costanza. Visti anche i risultati dei test, qualche pilota dice che sente anche un po' più di grip, quindi sembra che siamo andati nella direzione giusta a livello di performance e di feeling", ha detto Taramasso a Motorsport.com.

Che tipo di soluzioni avete deciso di portare per l'anteriore?
"Proponiamo tre gomme simmetriche, la soft, la media e la dura. La media è quella che sembra più indicata, perché è quella che aveva funzionato meglio durante i test, ma anche durante il weekend dello scorso novembre. Probabilmente, dunque, utilizzeranno quella sia per la Sprint che per la gara lunga".

E per il posteriore invece?
"Abbiamo due soluzioni: la soft, che è asimmetrica ed ha la spalla destra un po' più dura, e la media, che invece è simmetrica. Quest'ultima è quella che l'anno scorso era stata utilizzata sia nella Sprint che nella gara lunga. I piloti l'avevano scelta perché offriva un buon grip, ma aveva anche un rendimento costante".

Secondo te quindi dobbiamo aspettarci delle scelte simili anche questo fine settimana?
"Bisognerà capire se si potrà fare la Sprint con la soft, ma quello si deciderà proprio all'ultimo momento in base alle condizioni, perché l'anno scorso e durante i test il degrado era un po' eccessivo, ma sappiamo che in Qatar la pista ha un'evoluzione molto rapida e ogni volta che andiamo è sempre un po' una sorpresa: può variare la quantità di sabbia in pista, poi si comincia a lavorare con il caldo e si finisce con temperature più basse, quindi è sempre un'incognita e spesso e volentieri in Qatar ci sono delle sorprese che a volte non sai neanche spiegare".

Pneumatico Michelin

Pneumatico Michelin

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Quest'anno c'è anche un'incognita in più, perché lo scorso anno c'è stata la gara del FIA WEC che può aver cambiato le condizioni dopo che i piloti si erano detti molto soddisfatti del grip trovato nei test...
"Purtroppo temo che possa averle cambiate in peggio, soprattutto quando c'è una gara con così tante macchine, che fanno tanti giri e con tanti tipi di gomme differenti. E' una condizione che potrebbe durare per tutto il weekend, anche se sicuramente venerdì sarà la giornata peggiore: se il vento avrà portato anche della sabbia in pista, credo che ci sarà poco grip ed anche un po' di graining sulla gomma anteriore, perché è una cosa abbastanza tipica di Lusail. Poi di solito la pista evolve nel corso del weekend, ma non so se arriveremo a ritrovare l'ottimo livello di grip che c'era stato durante i test. Comunque le indicazioni che abbiamo avuto dal WEC sono positive, perché i piloti che usavano gomme Michelin erano contenti del grip della pista e i tempi sono stati buoni. Alcune vetture sono state in grado di fare tre stint di fila con lo stesso set, completando più di 100 giri, quindi vediamo cosa succede, perché è un circuito veramente difficile da anticipare".

Le pressioni sono state un tema caldo negli ultimi mesi, ma durante l'inverno avete deciso di andare incontro alle squadre abbassando il valore minimo anteriore da 1,88 a 1,80 bar. Ci avevi già anticipato che in questo modo vi aspettate di non vedere più sanzioni o almeno di vederne meno...
"Con questo abbassamento gli abbiamo dato un buon margine per evitare che la pressione possa arrivare a 2,2-2,3 bar in caso di surriscaldamento, quindi sarà facile rispettare il valore ed offrire un buon feeling ai piloti. Ma poi bisogna dire che su tanti circuiti non hai interesse a girare con una pressione troppo bassa e il Qatar è uno di questi, perché si corre in notturna e la temperatura è relativamente fresca, quindi non hai vantaggi a farlo. Le piste dove il target è il minimo sono quelle tipo Buriram, Sepang e Mandalika, dove devi fare il conto con delle temperature infernali ed hai la tendenza a scaldare molto la gomma anteriore. Come tutte le regolazioni comunque, si tratta sempre di trovare un compromesso".

Che aspettative hai per questo primo fine settimana del 2024?
"Siamo sempre molto eccitati quando si arriva alla prima gara della stagione, ma la cosa che mi ha colpito sia nei test di Sepang che in quelli in Qatar è stato vedere che ci sono tanti piloti veramente motivati e convinti di poter fare bene: penso ovviamente a Bagnaia, che è il campione del mondo, ma anche a Martin, a Bastianini, che mi sembra ritrovato, a Marc Marquez. Ma anche quelli della Yamaha e della Honda li ho visti vogliosi di ricominciare, quindi penso che ci sarà una bella battaglia. Credo che ci siano almeno una decina di piloti che possono essere lì a battagliare per il podio".

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