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MotoGP | Taramasso: "Ancora qualche GP di prova prima delle penalità"

Il responsabile della Michelin ha spiegato che ora il sistema di rilevazione delle pressioni è funzionante al 100%, ma che ci sarà ancora qualche gara di prova prima di andare ad introdurre le penalità.

Piero Taramasso

Dopo le prime cinque gare, la MotoGP ha conosciuto la prima pausa della stagione 2023. I motori sono rimasti spenti per tre domeniche, ma torneranno ad accendersi questo fine settimana al Mugello. Una delle piste più amate dai piloti in griglia, ma anche la nostra gara di casa, che quest'anno potrebbe avere un peso importante in ottica campionato, visto che aprirà la tripletta che condurrà alla pausa estiva vera e propria.

Ne abbiamo discusso con Piero Taramasso, responsabile della Michelin, che ha fatto per Motorsport.com il punto dal punto di vista degli pneumatici, anticipando cosa ci attende sul saliscendi toscano, ma facendo anche un passo indietro a quanto accaduto quattro settimane fa nel Gran Premio di Francia.

Che tipo di scelte avete fatto per il Gran Premio d'Italia?
"Rispetto all'allocazione dell'anno scorso, l'unica novità è che, in base al nuovo regolamento che prevede solo due mescole, abbiamo eliminato la posteriore dura, che non era stata utilizzata. Abbiamo quindi confermato la soft e la media, che sono entrambe asimmetriche con il lato destro che è quello più duro. All'anteriore invece sono esattemente le stesse tre mescole dell'anno scorso, che curiosamente sono anche le stesse che abbiamo proposto nella gara scorsa a Le Mans".

Hai già un'idea di quali potrebbero essere le mescole più utilizzate?
"Viste le caratteristiche della pista, all'anteriore ci aspettiamo che vengano utilizzate soprattutto la media e la dura, perché è una pista molto sollecitante, con tante staccate forti e in discesa. La soft invece credo che la vedremo solo in caso di temperature molto basse al mattino, anche se non dovrebbe essere così, visto che si parla di minime intorno ai 15 gradi, con le previsioni che sono in miglioramento dopo che fino a qualche giorno fa minacciavano pioggia. Per fare un esempio, l'anno scorso il 60% della griglia aveva usato la media e tutti gli altri la dura. Forse quest'anno vedremo anche più dure, perché le moto sono più esigenti sull'anteriore".

Per quanto riguarda il posteriore invece?
"Nel 2022 la gomma più gettonata era stata la media, l'avevano usata ben 17 piloti, direi per una questione di stabilità, che è un qualcosa di molto utile al Mugello, visto che ci sono tante curve veloci e tanti cambi di direzione. Devo dire però che anche i cinque piloti che avevano scelto di correre con la soft erano soddisfatti alla fine della gara, quindi non sarei stupito se qualcuno dovesse usarla anche quest'anno".

A che punto è arrivato il sistema di rilevazione delle pressioni?
"Da quello che so io, il sistema sarà finalmente operativo nella sua versione definitiva. Prima di introdurre il discorso delle penalità credo che si faranno ancora due o tre gare di prova con il software funzionante al 100%. Probabilmente, sarebbe una cosa logica fare ancora così le ultime tre gare prima della pausa estiva e poi ripartire da Silverstone applicando anche le penalità".

Piero Taramasso

Piero Taramasso

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Dopo Le Mans ci sono state tre settimane senza gare, ma il GP di Francia, che ha visto la vittoria di Marco Bezzecchi, non è stato certamente adatto ai deboli di cuore...
"E' stata una gran bella gara, che ha regalato spettacolo, davanti ad un pubblico splendido. Abbiamo visto tante cadute, ma anche tanti sorpassi e alla fine è venuto fuori un podio senza quelli che erano i favoriti della vigilia. Quindi devo dire che è stata proprio una bella corsa".

Dal punto di vista delle gomme, che tipo di indicazioni avete raccolto al Circuito Bugatti?
"La posteriore soft ha offerto una buona performance, ma soprattutto una buona costanza. Lo si è visto nella gara lunga di domenica, perché i piloti hanno potuto spingere dall'inizio alla fine, facendo sempre dei tempi molto buoni. Avevamo portato anche la media, che offriva un po' più di stabilità, ma aveva anche meno grip. In generale, comunque, abbiamo avuto una buona performance di entrambi gli pneumatici posteriori. La maggior parte dei piloti ha utilizzato la soft anche all'anteriore, poi ce ne sono stati quattro che hanno utilizzato la media ed altrettanti che invece sono andati con la dura, quindi in gara sono state montate tutte e tre le soluzioni. Questo vuol dire che le nostre scelte erano ben centrate".

C'è stato anche qualche piccolo intoppo da segnalare?
"L'unica trappola è stata la giornata di venerdì, perché la temperatura era bassa e c'era il vento freddo, quindi l'unica gomma che funzionava all'anteriore era la soft e i team non ne avevano a sufficienza. Ma succede spesso a Le Mans di trovare delle situazioni del genere, così come a Phillip Island: quando l'aria è fredda, la gomma anteriore tende a raffreddarsi e quindi per i piloti è difficile mantenerla nel giusto range di temperatura".

Durante il weekend hai spiegato che Michelin sarebbe disponibile anche a concedere che siano le squadre stesse a scegliersi l'allocazione delle gomme anteriori per ovviare a questi problemi, ma che sono proprio loro a fare muro da questo punto di vista. C'è una soluzione alternativa per questi casi?
"Ne avevamo già parlato con i team, ma non sono molto aperti ad andare in quella direzione. Resta una seconda opzione, che proporrò ai team, ai piloti ed alla Dorna, che è quella che ci autorizzino a portare una gomma soft in più ed una gomma dura in meno (quindi 6 soft, 5 medie e 4 dure) sulle piste come Le Mans e Phillip Island, che sono quelle dove questa situazione si verifica più spesso. Lo avevamo già fatto due anni fa e devo dire che aveva funzionato. Questa è una soluzione che può venire incontro alle esigenze dei piloti in caso di temperature molto basse. Inoltre, è un'opzione che non penalizza nessuno, perché credo che quattro dure su queste piste possano bastare, perché le userebbero solo al pomeriggio nel caso che faccia molto caldo, quindi ne avrebbero una per la Sprint ed una per la gara lunga della domenica, più una da provare in FP2 ed una di back-up. Quindi penso che quest'anno riproporremo questa cosa per l'Australia".

A Le Mans c'è stata anche la prima gara dell'era Ducati della MotoE: com'è andata?
"Nuova moto e nuova gamma di pneumatici, con la posteriore con il 52% di materiali sostenibili. I tempi sono stati da subito buoni rispetto ai riferimenti dell'anno scorso e la gomma posteriore è stata anche piuttosto costante. Sull'anteriore invece ci sono ancora diversi piloti che cercano il feeling, ma credo che ci vorranno un paio di gare affinché tutti capiscano bene la moto ed il setting. La Ducati è più agile e più leggera, quindi penso che il suo punto di forza comunque sia la maneggevolezza. Al Mugello ci sarà il secondo appuntamento e le gomme saranno le stesse che avevano a disposizione a Le Mans, anche se avranno del lavoro da fare sulla messa a punto perché la pista ha caratteristiche molto diverse. Sicuramente però è un circuito che ci darà delle ottime informazioni su questa nuova gamma di pneumatici".

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Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

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