MotoGP | Taramasso: "Aragon tosta: senza dati su un nuovo asfalto aggressivo"
La MotoGP questo fine settimana torna ad Aragon, ma rispetto all'ultima visita del 2022 trova un nuovo asfalto, sul quale non ci sono ancora dati. Per questo la Michelin porterà una soluzione in più al posteriore, mentre all'anteriore metterà a disposizione 7 gomme medie a differenza delle 5 di cui dispongono i piloti abitualmente.
Piero Taramasso, Michelin
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Dopo aver chiuso l'impegnativo weekend del Red Bull Ring con la bellissima doppietta di Pecco Bagnaia e riscontri confortanti, la Michelin si appresta ad affrontare un altro appuntamento complicato dal punto di vista degli pneumatici. Dopo un anno d'assenza, la MotoGP torna a fare tappa a Motorland Aragon e rispetto al 2022 ritrova un asfalto completamente rinnovato. Una bella incognita su un circuito che già di per sé presenta delle caratteristiche piuttosto sfidanti, come ci ha spiegato il responsabile dell'azienda francese, Piero Taramasso.
"Sarà un weekend difficile perché c'è un nuovo asfalto. L'anno scorso non abbiamo corso ad Aragon, quindi gli unici dati di cui disponiamo sono del 2022, quando c'era ancora il vecchio manto. Non abbiamo avuto modo di fare dei test, quindi porteremo una specifica in più per il posteriore: avremo una soft, una media ed una dura. Credo che le ultime due funzioneranno sicuramente, mentre con la soft ci sarà parecchio lavoro da fare per gestire la temperatura e l'usura, perché sappiamo che gli asfalti nuovi di solito tendono ad essere parecchio aggressivi. Per validarla nell'eventualità di farci la Sprint o la gara, bisognerà farci davvero tanti giri ed analizzarla bene, perché potrebbe essere una scelta un po' rischiosa", ha detto Taramasso a Motorsport.com.
Porterete una soluzione extra anche per l'anteriore?
"No, abbiamo confermato soft, media e dura perché riteniamo che queste soluzioni siano ben centrate a livello di rigidità e che non fosse necessario portare una mescola ancora più dura, che probabilmente nessuno avrebbe adoperato. Abbiamo deciso di offrire a tutti due unità in più della soluzione media, che è un po' la gomma di riferimento per tutti i piloti, quella che funziona bene dappertutto. Invece di averne a disposizione 5 come nell'allocazione standard, in questo caso ne avranno 7. In questo modo, i piloti dovrebbero riuscire a gestire bene il weekend anche se l'asfalto dovesse presentare dei livello di usura elevati. Ma è stato deciso di allargare anche l'allocazione, quindi nel corso del fine settimana potranno utilizzare 11 gomme anteriori e 13 posteriori, una in più rispetto al solito in entrambi i casi".
Quali sono le insidie che temete di più?
"Aragon è già un circuito complicato già di per sé, perché è sinistrorso. Inoltre ci sono delle curve come le ultime due, la 16 e la 17, che sono molto veloci e generano tanto carico sulla gomma. Poi è sempre delicata anche la curva 2, che è la prima a destra dopo due rettilinei lunghi. A tutto questo dobbiamo sommare che sono previsti 35-36 gradi a livello di temperatura dell'aria, questo vuol dire che la pista arriverà facilmente a 50 ed anche oltre. Qualche pilota poi ha fatto degli allenamenti con le moto stradali e pneumatici commerciali. Abbiamo visto delle foto sia delle gomme Michelin che di quelle di altri marchi e si vede che il circuito è aggressivo. Si potevano notare graining ed usura sul lato destro, ma anche blister su quello sinistro. E le gomme commerciali sono piuttosto rigide, quindi sarà un weekend nel quale sarà fondamentale studiare bene i dati e trovare dei buoni setting alle moto per aiutare gli pneumatici".
Alla luce di tutte queste insidie, temete che possa essere complicata la gestione delle pressioni per le squadre? Anche perché qui appunto non si è corso da quando è stata introdotta la regola dei valori minimi da rispettare...
"Se si può lavorare bene il venerdì ed il sabato, con condizioni stabili, credo che si avranno abbastanza dati per trovare le basi giuste. E' più complicato quando trovi condizioni miste o sbalzi di temperatura, ma se venerdì fila tutto liscio con 45 minuti di turno alla mattina ed un'ora al pomeriggio si riescono ad ottenere dei buoni dati".
Pedro Acosta, Tech3 GASGAS Factory Racing
Foto di: Rob Gray / Polarity Photo
Facendo un passo indietro al Gran Premio d'Austria, che bilancio puoi tracciare?
"E' bene ricordare che il Red Bull Ring è un circuito molto complicato, non solo per le gomme, ma anche per il consumo della benzina e per i freni. Per me è uno dei più duri della stagione, insieme a Phillip Island, a Buriram ed al Sachsenring. E' davvero molto impegnativo per le gomme e considerato questo, devo dire che abbiamo vissuto un buon weekend. Ha sempre fatto caldo e la temperatura dell'asfalto era sempre superiore a 40 gradi, ma siamo anche arrivati vicini ai 50 per la gara lunga. Le gomme però si sono sempre comportate bene".
Per l'anteriore le scelte sono state abbastanza univoche...
"La media è stata utilizzata sia nella Sprint che nella gara lunga, perché era quella che offriva il miglior feeling ed il miglior grip. Alcuni hanno provato anche a lavorare con la dura, sia al venerdì che al sabato, e ci è mancato poco affinché venisse utilizzata anche in gara, perché dava molta più stabilità e dava meno sensazione di locking in staccata, che è una sorta di bloccaggio che si verifica quando la gomma si scalda troppo. Con quella mescola, le temperature erano più sotto controllo, ma la situazione era un po' al limite nelle curve a sinistra. Questo però è dovuto al layout del circuito, che ha solo tre curve da quella parte".
Venerdì abbiamo assistito a diverse cadute dei piloti che montavano questa soluzione e qualcuno l'ha additata come la causa. E' stato effettivamente così?
"Non tutte, diciamo la metà. Bisognava fare parecchia attenzione sul lato sinistro nei primi giri. Ma in altri casi ci sono stati degli errori, oppure i piloti stessi hanno ammesso di essere andati in maniera troppo aggressiva sul cordolo. Però è vero che alcune di quelle cadute sono state dovute alla gestione della temperatura sul lato sinistro della gomma dura. In ogni caso, sulla griglia della gara lunga piloti come Marini e Bastianini hanno pensato fino all'ultimo secondo alla possibilità di utilizzare questa soluzione. Probabilmente in gara avrebbe funzionato meglio, perché con il serbatoio pieno avrebbero messo più stress sulla gomma davanti, inoltre in gara non fai mai dei cooling lap, quindi si riesce a mantenere la temperatura. Inoltre, in questo caso, lo stare in scia ad altre moto avrebbe potuto essere anche un aiuto. Quindi poteva anche non essere una scelta azzardata, ma visto che la media si è comportate bene, non c'è stata quella necessità. Comunque abbiamo raccolto dati importanti, che serviranno per le prossime gare, perché questa gomma la riporteremo su altri circuiti sollecitanti e con alte temperature. Per esempio, ci sarà anche ad Aragon".
Sulle gomme posteriori invece cosa ci puoi dire?
"Entrambe le soluzioni hanno funzionato bene. La soft è stata utile per fare i time attack, le qualifiche e la Sprint, nella quale ha avuto una buona performance, anche se un terzo della griglia ha deciso di montare la media già dal sabato. Nella gara lunga poi sono passati tutti sulla media, che è stata costante, con un ritmo molto elevato se rapportato alle temperature piuttosto alte. Non si è sentito un drop ed ancora una volta sono stati battuti tutti i record della pista. In qualifica, Martin e Bagnaia hanno fatto dei tempi spettacolari, perché sono riusciti addirittura a scendere sotto all'1'28". Alla fine quindi possiamo dire che è stato un weekend davvero buono".
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Top Comments
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.