MotoGP | Suzuki organizza uno strano test privato a Motegi

La casa di Hamamatsu ha annunciato mesi fa che lascerà il campionato alla fine di questa stagione, con una decisione che ha colto di sorpresa tutti i membri del team ed anche la Dorna, promoter del campionato, con cui Suzuki aveva già raggiunto un accordo per rimanere nella classe regina fino al 2026.

Tuttavia, il costruttore della grande S non ha rispettato l'impegno preso e ha ufficializzato la sua uscita dal Campionato del Mondo, che diventerà effettiva tre anni dopo aver vinto il titolo della classe regina con Joan Mir.

Una volta resa pubblica l'informazione, entrambi i piloti ed il resto dei membri della squadra si sono concentrati sul tentativo di trovare una soluzione per il loro futuro. Sia Mir che Rins saranno in sella a una Honda nel 2023, il primo nel team ufficiale e il secondo nel team LCR.

Diversi membri della squadra attuale hanno trovato posto in altri box. Ad esempio, Juan Manuel Cazeaux, responsabile tecnico di Rins, tornerà a lavorare al fianco di Maverick Viñales. Frankie Carchedi, il suo omologo di Mir, si unirà al Gresini Racing, dove sarà responsabile di Fabio Di Giannantonio.

Tuttavia, molti dei tecnici Suzuki non sanno ancora quale sarà la loro posizione quando si concluderà l'ultimo Gran Premio della stagione a Valencia, all'inizio del mese prossimo.

Proprio per questo motivo, la notizia dei due giorni di test di Tsuda in Giappone la prossima settimana non è piaciuta al personale, che la considera una spesa del tutto inutile alla luce dell'addio di Suzuki.

L'intento di questo test è quello di verificare una serie di elementi aerodinamici, oltre ad altri componenti che, per mancanza di tempo, probabilmente non verranno mai introdotti sui prototipi di Mir e Rins.