MotoGP | Simulazioni Sprint Race: brilla Bagnaia, vicino Quartararo
Il campione del mondo sembra il riferimento in tutte le condizioni al momento, compresa l'attesissima Sprint Race. Nelle simulazioni andate in scena ieri però il ritmo di Quartararo e di Bastianini non sembra troppo distante, anche se forse Pecco ha chiesto troppo alla gomma nei primissimi giri. Anche su questo fronte invece la Honda sembra avere parecchio terreno da recuperare.
I test di Portimao hanno mandato in archivio il pre-campionato della MotoGP e la giornata conclusiva ha permesso di iniziare a fare qualche prima analisi sulla grande novità della stagione 2023, la Sprint Race.
Domenica, infatti, quasi tutti i piloti della griglia hanno speso parte del tempo a loro disposizione per fare una simulazione completa della gara breve che andrà in scena al sabato pomeriggio, sulla distanza della metà della gara lunga domenicale. Nel caso del circuito dell'Algarve, dunque, su 12 giri.
Abbiamo provato quindi a confrontare le simulazioni di quelli che sono attesi al via del campionato come principali protagonisti: il campione del mondo Pecco Bagnaia ed il suo compagno di squadra in Ducati Enea Bastianini, la Yamaha di Fabio Quartararo e la Honda di Marc Marquez.
Non abbiamo preso in considerazione le Aprilia, ma il motivo è semplice: le RS-GP ufficiali non hanno fatto questa prova ieri. Il run più lungo di Aleix Espargaro, alle prese con un problema di fibrosi muscolare ad un braccio che molto probabilmente lo obbligherà ad operarsi, è stato di soli 7 giri. Maverick Vinales invece è andato più vicino ad una simulazione di gara vera e propria, mettendo in fila la bellezza di 19 tornate, quindi la differenza di ritmo era troppo ampia in questo run.
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Bagnaia sembra il riferimento
Bagnaia 1° run | Bagnaia 2° run | |
---|---|---|
Giro | Tempo | Tempo |
1 | 1’38”706 | 1’41”509 |
2 | 1’38”501 | 1’39”784 |
3 | 1’38”154 | 1’43”809 |
4 | 1’40”201 | 1’39”476 |
5 | 1’38”849 | 1’39”585 |
6 | 1’39”144 | 1’39”394 |
7 | 1’38”928 | 1’39”281 |
8 | 1’39”032 | 1’39”371 |
9 | 1’39”162 | 1’39”342 |
10 | 1’39”348 | 1’39”387 |
11 | 1’39”591 | 1’39”585 |
12 | 1’39”523 | 1’39”197 |
Media | 1’39”094 | 1’39”440 |
A dettare il ritmo, anche in questo caso, è Pecco Bagnaia, che è anche l'unico ad aver tentato due simulazioni con due approcci differenti. Nella prima, che è risultata anche la migliore, il pilota della Ducati ha provato ad attaccare dall'inizio alla fine con una gomma soft al posteriore ed ha chiuso il suo run di 12 giri con un tempo medio di 1'39"094.
Il tutto nonostante, per sua stessa ammissione, sia stato costretto a rallentare a causa del calo della gomma per aver spinto forse un po' troppo all'inizio. Si spiega così l'1'40"201 del quarto giro, dopo il quale però ha ripreso il passo tra l'1'38" alto e l'1'39" basso. Va sottolineato infatti che è l'unico ad aver inanellato ben cinque giri sotto all'1'39" in questa sequenza, con il best al terzo passaggio che è stato addirittura un 1'38"154.
"Qui con la soft c'è un drop importante della gomma, quindi bisogna stare un po' più attenti. Forse ho un po' esagerato ed ho dovuto rallentare nella prima simulazione che ho provato, ma nella seconda sono stato molto costante e veloce anche con la gomma media", ha spiegato il piemontese, anticipando che la seconda l'ha completata quindi con una gomma diversa e con un tempo medio di 1'39"440, non tenendo conto però di un 1'41" e di un 1'43" condizionati probabilmente dal traffico.
Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Quartararo e Bastianini non sono troppo distanti
Quartararo | Bastianini | |
---|---|---|
Giro | Tempo | Tempo |
1 | 1’39”303 | 1’39”102 |
2 | 1’39”035 | 1’39”011 |
3 | 1’38”832 | 1’38”889 |
4 | 1’39”324 | 1’39”082 |
5 | 1’39”006 | 1’39”311 |
6 | 1’39”215 | 1’39”086 |
7 | 1’39”227 | 1’39”200 |
8 | 1’39”451 | 1’39”303 |
9 | 1’39”130 | 1’39”355 |
10 | 1’39”035 | 1’39”348 |
11 | 1’39”901 | 1’39”251 |
12 | 1’38”824 | 1’39”371 |
Media | 1’39”190 | 1’39”192 |
Non sono troppo distanti però Quartararo e Bastianini, che hanno evidenziato un passo pressoché identico tra loro con la gomma soft: il pilota della Yamaha ha chiuso i suoi 12 giri con un tempo medio di 1'39"190, mentre il riminese della Ducati sul ritmo dell'1'39"192.
La differenza più interessante risiede nel fatto che il ducatista ha firmato l'unico 1'38" della sua sequenza nelle primissime fasi, al terzo dei 12 passaggi. "El Diablo" invece ha chiuso in crescendo, perché il suo giro più veloce è arrivato proprio in quello conclusivo, nel quale è riuscito a piazzare un 1'38"824 migliore sia dell'1'39"523 finale di Bagnaia che dell'1'39"371 di Bastianini. Anche se va ricordato che Pecco ha ammesso di aver chiesto troppo alle sue gomme nelle primissime tornate essendo costretto a calare il ritmo, ma pure che la simulazione del rivale della Yamaha lo aveva impressionato.
"Non è andata male, il ritmo era abbastanza buono. Ma sì, ho scelto la soft e i primi giri sono stato un po' troppo conservativo. Avrei potuto spingere un po' di più, perché il mio ultimo giro è stato di 1'38"8 con 12 giri sulle gomme. Quindi, non è andata male", è stato il bilancio del vice-campione del mondo a fine giornata.
Si potrebbe quasi trarre la conclusione che la M1 riesca ad essere meno aggressiva sulle gomme, anche se per esempio "Bestia" ha evidenziato che secondo lui l'usura non sarà un fattore determinante nella gara breve del sabato: "La Sprint Race ovviamente è diversa, oggi ho fatto la mia prima simulazione e bisogna cercare di fregarsene delle gomme, perché in 12 giri il consumo non è drastico". Pensiero su cui non sembra essere d'accordo al 100% il compagno di box, che però è anche l'unico ad averla provata con approcci differenti: "Penso che bisognerà valutare come affrontarla circuito per circuito".
Marc Marquez, Squadra Repsol Honda
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
I limiti Honda emergono anche sulla Sprint Race
Marquez | |
---|---|
Giro | Tempo |
1 | 1’39”805 |
2 | 1’39”258 |
3 | 1’39”266 |
4 | 1’39”301 |
5 | 1’39”328 |
6 | 1’39”636 |
7 | 1’39”740 |
8 | 1’39”416 |
9 | 1’39”122 |
10 | 1’39”337 |
11 | 1’39”410 |
Media | 1’39”419 |
Oltre che nella classifica assoluta dei tempi, che lo vede lontano dalla top 10, Marc Marquez ha confermato le difficoltà tecniche che sta attraversando la Honda anche quando è stato il momento di andare ad affrontare la prima simulazione della Sprint Race.
Nel suo caso, il run si è fermato ad 11 giri, ma possiamo subito notare che l'otto volte campione del mondo nella sua sequenza non è mai riuscito ad infrangere il muro dell'1'39", visto che il suo giro veloce è stato un 1'39"122 realizzato al nono passaggio. Segno che almeno la RC213V non sembra accusare un drop della prestazione della gomma, anche se la differenza di ritmo è abbastanza grande: il tempo medio del #93 è infatti 1'39"419.
Il distacco medio da Bagnaia è quindi di 325 millesimi e se riproposto sui 12 giri arriverebbe a sommare quasi 4". Un gap pesante in una gara così breve, nella quale tendenzialmente si potrà spingere quasi per l'intera distanza.
E' chiaro che, come hanno ribadito più volte tutti i protagonisti negli ultimi due giorni, non è facile trarre delle conclusioni definitive dai test e che per farlo bisognerà attendere almeno la settimana prossima e la prima gara. Però anche i passi della simulazione della Sprint Race sembrano confermare che Ducati in questo momento abbia qualcosina in più rispetto alla concorrenza, ma che non deve commettere l'errore di sottovalutare Fabio.
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