Silverstone, Libere 4: Marquez spaventa tutti quanti
Marc detta un ritmo impressionanti e rifila otto decimi a Iannone. Lorenzo è quarto e Valentino invece settimo
Foto di: Repsol Media
Impressionante: è questo l'unico aggettivo che si può utilizzare per descrivere quello che Marc Marquez ha fatto nel quarto ed ultimo turno di prove libere del Gp di Gran Bretagna. Il pilota della Honda ha girato in 2'01"491, rifilando quasi un secondo al resto del gruppo, ma soprattutto ha girato con una costanza imbarazzante sotto al muro del 2'02".
La sensazione quindi è che "El Cabronsito" possa aver trovato una grande messa a punto per la sua RC213V anche in ottica gara, oltre che dal punto di vista velocistico. A sorpresa alle sue spalle si è issata la Ducati di Andrea Iannone, distanziata però du 847 millesimi. Poco più indietro l'altra Honda di Dani Pedrosa.
Delude un pochino invece Jorge Lorenzo: questa volta il maiorchino non è riuscito ad andare oltre al quarto tempo, ma la distanza è stata grande anche a livello di passo. Quello che bisogna capire quindi è quanto fossero usate le gomme del pilota della Yamaha e quelle del suo rivale.
La top five si completa con la Yamaha Tech 3 di Pol Espargaro, tallonata dall'altra Ducati di Andrea Dovizioso, che oggi pomeriggio non è riuscito a riproporsi sull'ottimo livello mostrato questa mattina nella FP4. Solo settimo invece Valentino Rossi, che ancora una volta è parso attardato pure nel confronto con la M1 gemella di Lorenzo.
Finalmente si torna a vedere nella top ten anche una Suzuki con l'ottavo tempo di Aleix Espargaro. La GSX-RR dello spagnolo ha preceduto il terzetto tutto britannico composto da Scott Redding, Bradley Smith e Cal Crutchlow. Per quanto riguarda le "Open", a svettare è stato Jack Miller, 14esimo con la Honda del Team LCR.
Scala ancora la classifica l'Aprilia RS-GP di Alvaro Bautista, che questa volta si è arrampicata fino al 16esimo posto, alle spalle della Ducati Pramac di Danilo Petrucci. Solo 21esimo invece Stefan Bradl, che ha fatto peggio pure di un redivivo Claudio Corti, risalito 19esimo con la Forward Yamaha. Da segnalare anche la caduta senza conseguenze di Hector Barbera, finito ruote all'aria alla curva 16.
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