Nakamoto: "Marc ha resettato, spero anche Vale"
Il boss della HRC torna sul finale polemico del 2015 e rifila una stoccata a Rossi: "Ha sempre bisogno di nemici"
Foto di: Repsol Media
La Honda è stata tra le moto la dominatrice di questi primi giorni della Dakar 2016. Dopo diversi anni marchiati KTM, quest'anno, complice anche l'assenza di un favorito assoluto, la Casa giapponese ha deciso di dare un assalto deciso alla grande classica dei rally raid. Non bisogna stupirsi, dunque, se in Argentina in questi primi giorni si è visto anche Shuhei Nakamoto, vice-presidente esecutivo della HRC.
Per il manager giapponese però questa è stata anche l'occasione per tornare a parlare di MotoGP e quindi inevitabilmente della faida tra Valentino Rossi e Marc Marquez che ha animato il finale del 2015. Nakamoto non ha potuto negare che, vista la popolarità del "Dottore", la cosa potrebbe anche aver creato un danno d'immagine alla Honda.
"Forse" ha detto in un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport. "Il fatto è che Valentino ha detto certe cose e che più del 50% degli appassionati ci ha creduto. Se Valentino parla per danneggiare l'immagine della Honda, è una cosa che non possiamo controllare. Nella sua carriera ha sempre avuto bisogno di nemici: Gibernau, Biaggi, Stoner. E' fatto così, ma anche questo mi piace di lui. Dimostra che è normale, non è Dio".
Quando poi gli è stato chiesto se crede che quella di Marc sia stata soprattutto una battaglia personale in Malesia, ha aggiunto: "Non penso. Marc corre sempre per vincere e quando c'è la possibilità di passare, ci prova. A Sepang hanno sbagliato entrambi, si sono rallentati a vicenda e Pedrosa e Lorenzo se ne sono andati".
Ovviamente, la sua speranza è che la stagione 2016 possa iniziare con auspici migliori e con l'ascia di guerra sepolta per tutti i protagonisti della vicenda: "Mi aspetto una lotta pulita in pista. Con le vacanze Marc ha resettato. Spero sia lo stesso per Valentino". Ma per il futuro secondo lui serve anche un cambio d'atteggiamento: "Occorre un'applicazione più rigorosa delle regole ed una direzione di gara neutrale e professionale".
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